Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Intendimenti relativi al fenomeno dell'indebitamento degli enti locali che hanno fatto ricorso agli strumenti finanziari derivati - n. 3-01366)
PRESIDENTE. La deputata Mungo ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01366, concernente intendimenti relativi al fenomeno dell'indebitamento degli enti locali che hanno fatto ricorso agli strumenti finanziari derivati (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).
DONATELLA MUNGO. Signor Presidente, l'oggetto della mia interrogazione è simile a quello dell'interrogazione del collega Leo, appena svoltasi.
La trasmissione televisiva Report, trasmessa su una rete nazionale, ha informato i cittadini su ciò che stava avvenendo in diverse amministrazioni locali, molte delle quali hanno fatto ricorso all'utilizzo di strumenti finanziari derivati altamente rischiosi (il collega Leo poc'anzi faceva riferimento al contratto collar, che è uno dei più rischiosi).
Questo tema non è nuovo perché di esso si erano già occupate riviste specializzate e Il Sole 24 Ore aveva svolto, più di un mese fa, un'inchiesta giornalistica.
Con la presente interrogazione chiedo se, alla luce di quanto sta avvenendo, il Ministero dell'economia e delle finanze sia intenzionato ad accogliere alcune proposte, attualmente in corso di esame al Senato, circa la istituzione di una cabina di regia e sulla possibilità di valutare...
PRESIDENTE. Deputata Mungo, concluda.
DONATELLA MUNGO.... ex ante il rischio che deriva dall'utilizzo di tali prodotti in modo da impedirne la sottoscrizione da parte delle amministrazioni locali.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'economia e delle finanze, Tommaso Padoa Schioppa, ha facoltà di rispondere.
TOMMASO PADOA SCHIOPPA, Ministro dell'economia e delle finanze. Signor Presidente, quanto ho detto poc'anzi rispondendo alla precedente interrogazione del deputato Leo, vertente sullo stesso tema, vale anche per quella in esame.
Siamo in un ambito nel quale il potere dei comuni e delle regioni è tutelato dalla Costituzione, pertanto spazi di avocazione al centro di poteri autorizzativi o addirittura di divieti non esistono nella misura in cui gli interroganti li hanno delineati.
All'onorevole Mungo, che chiede quali iniziative si intendano adottare in ordine a tali strumenti, faccio presente, ancora una volta, che i derivati sono strumenti di gestione del debito e che, quindi, nessun derivato è, di per sé, una passività, che è il presupposto ribadito anche di recente nella circolare del 22 giugno 2007 del dipartimento del Ministero dell'economia e delle finanze in tema di non applicabilità delle delegazioni di pagamento alle operazioni in derivati concluse da enti territoriali. Perciò l'utilizzo di questi strumenti non comporta incremento del debito. Con riferimento poi al Patto di stabilità interno, i flussi generati dagli strumenti derivati, che gli enti locali pongono in essere, hanno già evidenza in termini di variazione della spesa per interessi. Inoltre, tutta l'articolazione normativa primaria e secondaria definisce con chiarezza i criteri di prudenza cui gli amministratori devono ispirarsi e dettaglia adeguatamente i limiti all'utilizzo dei derivati.
Si ritiene, infine, di evidenziare che non risulta, dagli atti in nostro possesso, che l'utilizzo di strumenti derivati abbia comportato direttamente il dissesto finanziario e il conseguente fallimento, anche se valutazioni più puntuali potranno essere espresse dalla Corte dei conti.
In questo quadro ogni iniziativa volta a favorire la trasparenza dell'operazione e la piena conoscibilità dei rischi ad essa associati è considerata dal Governo con attenzione e in maniera favorevole, compresi gli emendamenti presentati in questo senso al decreto-legge in materia economica e finanziaria attualmente all'esame del Senato.
PRESIDENTE. La deputata Mungo ha facoltà di replicare.
DONATELLA MUNGO. Signor Presidente, sono parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal Ministro. Prendo atto comunque che il Governo prenda in considerazione la possibile adozione di misure correttive per far fronte alla situazione attuale.
Faccio presente che non possiamo contare sulla competenza del singolo amministratore, anche se vi sono amministratori molto accorti che non hanno fatto uso di questi strumenti ed altri che ne hanno fatto uso solo a fini di riequilibrio del debito (che sarebbe la finalità precipua); tuttavia, vi sono anche amministratori meno accorti, oppure anche in malafede, che hanno fatto ricorso a tali strumenti ben sapendo che poi ne avrebbero scaricato gli effetti negativi sui bilanci successivi.
Non possiamo lasciare al buon cuore, alla buona competenza o alla capacità degli amministratori la decisone del ricorso o meno a tali strumenti derivati. Inoltre - e concordo con quanto diceva poc'anzi il collega Leo - si pone un problema che coinvolge direttamente il sistema bancario (Applausi del deputato Leo).
Sono lieta che l'ABI stia svolgendo un lavoro al riguardo. Immagino che, attraverso i suoi associati, farà un'opera di moralizzazione, ma ritengo che ciò non possa essere sufficiente.
Penso sia necessario che le banche spieghino con accuratezza quali siano i rischi cui si va incontro. Ciò vale anche per i singoli, per i privati, ma a maggior ragione quando c'è di mezzo il denaro pubblico. Dopodiché lei dice che non c'è contezza che ci sia una relazione fra l'uso di questi strumenti e alcuni dissesti, alcuni dei quali probabilmente non sono ancora tali, ma potrebbero diventarlo. Quindi, chiedo anche che ci sia una collaborazione con il Ministero dell'interno e un monitoraggio dal punto di vista finanziario, che ci deve essere sugli enti locali affinché si vengano a conoscere i possibili rischi per i bilanci degli anni futuri degli enti locali.
PRESIDENTE. Deputata Mungo, la prego di concludere.
DONATELLA MUNGO. Dopodiché, credo sia stato utile che sia Report sia Il Sole 24 Ore abbiano reso noto l'entità del fenomeno, in quanto è giusto che i cittadini del nostro Paese siano informati di ciò che sta avvenendo.