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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per dotare di una sede appropriata il commissariato di pubblica sicurezza di Castelvetrano (Trapani) - n. 3-01478)
PRESIDENTE. Il deputato Fundarò ha facoltà di illustrare per un minuto la sua interrogazione n. 3-01478, concernente iniziative per dotare di una sede appropriata il commissariato di pubblica sicurezza di Castelvetrano (Trapani) (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6).
MASSIMO SAVERIO ENNIO FUNDARÒ. Signor Presidente, signor Ministro, con questa interrogazione a risposta immediata ho voluto segnalare la vicenda che riguarda lo sfratto relativo alla sede del commissariato di polizia della città di Castelvetrano, in provincia di Trapani.
Tale vicenda presenta aspetti paradossali: Castelvetrano, che dovrebbe essere una delle città più controllate d'Italia, in quanto feudo del boss Matteo Messina Denaro considerato ai vertici di Cosa nostra, rischia di rimanere temporaneamente senza un presidio di polizia. Lunedì scorso, infatti, il tribunale di Palermo ha convalidato lo sfratto del commissariato, disponendo il rilascio dei locali al 30 giugno 2008.
Intendo sapere quali iniziative il suo Ministero intenda intraprendere per scongiurare tale esito, che rischierebbe di dare un segnale contraddittorio rispetto all'impegno del Governo nella lotta contro il fenomeno mafioso.
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, il commissariato di pubblica sicurezza di Castelvetrano è ubicatoPag. 36in uno stabile di proprietà privata, il cui contratto di locazione è scaduto in data 29 settembre 2002. A seguito di vari rinnovi, l'importo di locazione era stato fissato, da ultimo, in 38.500 euro. Il 9 marzo 2001, la proprietà ha formulato disdetta della locazione manifestando, comunque, la disponibilità al rinnovo del contratto, sulla base di un canone annuo rideterminato in regime di libero mercato. Le complesse trattative avviate a tal fine dalla prefettura di Trapani avevano portato, in sede di conciliazione amministrativa, ad ipotizzare il rinnovo della locazione in 65 mila euro. Tuttavia, la competente Agenzia del territorio, con parere del 26 luglio 2006, ha ritenuto congruo per l'immobile il pagamento di 35.200 euro annui per indennità extracontrattuale e di 46.300 euro annui a titolo di canone di locazione, una volta che fossero stati ultimati, da parte della proprietà, tutti i lavori manutentivi di cui l'immobile necessita.
Rifiutando tale determinazione, il proprietario, con atto del 24 ottobre scorso, ha quindi intimato lo sfratto per finita locazione, citando l'amministrazione anche per il risarcimento degli asseriti danni connessi all'occupazione sine titulo dell'edificio. Si precisa che nel periodo di occupazione successivo alla scadenza del contratto, l'amministrazione ha corrisposto alla proprietà apposita anticipazione delle indennità di occupazione dovute, calcolate sulla base dei pareri espressi dalla competente Agenzia del territorio.
La prefettura di Trapani ha riferito che da notizie assunte presso l'Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo risulta effettivamente che, come evidenziato dall'interrogante, lo sfratto nei giorni scorsi è stato convalidato dal giudice competente, con l'indicazione del 30 giugno 2008 quale termine per il rilascio dell'immobile.
Non appena si riceverà copia del verbale di convalida giudiziaria dello sfratto, peraltro recentissimo, l'amministrazione potrà valutare le eventuali ulteriori iniziative, compreso, qualora possibile, un ulteriore tentativo di accordo transattivo con la proprietà dell'attuale sede del commissariato di pubblica sicurezza. Nel frattempo, sono state intensificate le ricerche sul territorio di Castelvetrano per eventuali possibili sistemazioni, avviando anche specifici contatti con l'amministrazione comunale per l'individuazione di idonee soluzioni alternative.
Per quanto riguarda la realizzazione su un terreno confiscato alla criminalità organizzata di un immobile da destinare a nuova e definitiva sede del commissariato di pubblica sicurezza di Castelvetrano, si precisa che essa è oggetto di progettazione e finanziamento da parte del Ministero delle infrastrutture per un importo complessivo di 3 milioni di euro sul capitolo 7341 dello stesso dicastero. Acquisita la disponibilità dell'area in contrada Giallonghi, tale somma sarà erogata entro il 2008, una volta completata la costruzione ed eseguito il collaudo del fabbricato.
PRESIDENTE. Il deputato Fundarò ha facoltà di replicare.
MASSIMO SAVERIO ENNIO FUNDARÒ. Signor Presidente, prendo atto con soddisfazione che da parte del Ministero dell'interno vi è l'impegno di dare una risposta seria e adeguata alla vicenda. La popolazione della Sicilia e l'intera opinione pubblica nazionale non comprenderebbero né disinteresse, né ritardi.
Conosciamo bene lo stato di disagio delle forze di polizia, soprattutto al sud, per la scarsità e l'inadeguatezza delle risorse destinate allo svolgimento delle funzioni. Tuttavia, proprio mediante il pacchetto sicurezza e anche adesso mediante la legge finanziaria, la maggioranza ha predisposto un aumento di tali risorse. Pertanto, riteniamo che vi saranno risposte adeguate in tal senso.
Mi permetto di osservare che proprio in questo momento, in cui sono stati effettuati numerosi arresti di pericolosi latitanti, sarebbe un grave errore fornire un segnale contraddittorio nella lotta al fenomeno mafioso, anche in presenza di un altro evento rivoluzionario, cioè quello di Confindustria Sicilia che ha predisposto l'espulsione dei propri associati che paghino il pizzo.Pag. 37
Ritengo che solo recidendo i legami perversi tra la mafia, il sistema politico-finanziario e la politica ci si possa avviare verso una fondata prospettiva di vittoria contro il fenomeno mafioso. Pertanto, pensiamo che il Governo debba continuare con serietà in questa lotta in tutte le proprie articolazioni (Applausi dei deputati del gruppo Verdi).