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Seguito della discussione congiunta dei disegni di legge: S. 1817 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008) (approvato dal Senato) (A.C. 3256-A); S. 1818 - Bilancio di previsione dello Stato per il 2008 e bilancio pluriennale 2008-2010 (approvato dal Senato) (A.C. 3257-A); Note di variazioni (A.C. 3257-bis e 3257-ter).
Nella seduta del 10 dicembre 2007 è iniziata la discussione congiunta sulle linee generali.
REMIGIO CERONI (FI). Nel lamentare l'incapacità del Governo di adottare misure idonee a conseguire il risanamento dei conti, rileva che l'extragettito è stato utilizzato per alimentare irresponsabilmente la spesa pubblica. Evidenzia, inoltre, che la manovra finanziaria in discussione determinerà un grave peggioramento dei conti pubblici e, tradendo gli impegni elettorali, aumenterà peraltro il divario già esistente tra cittadini e classe politica.
ERMANNO VICHI (PD-U). Evidenziate le difficoltà procedurali connesse allo strumento della legge finanziaria, divenuta ormai un provvedimento-omnibus, il cui esame parlamentare, in particolare da parte delle Commissioni in sede consultiva, è ininfluente, provocando così lo svuotamento sostanziale del ruolo del Parlamento, rileva che il disegno di legge finanziaria per il 2008 risponde alle esigenze dei ceti più deboli e affronta i nodi economici strutturali più significativi per il Paese. Auspica, infine, ulteriori ed adeguate misure a sostegno delle famiglie.
LUIGI FEDELE (FI). Stigmatizzate la superficialità e l'irresponsabilità della politica economica del Governo, che porterà il Paese ad un rovinoso declino, esprime un giudizio negativo sulla manovra finanziaria in discussione, che non persegue l'obiettivo del risanamento economico ma aumenta la spesa corrente. Lamentato, inoltre, il disinteresse mostrato dal Governo verso il potenziamento infrastrutturale del Mezzogiorno, preannunzia il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge finanziaria.
STEFANO PEDICA (IdV). Evidenziato che il disegno di legge finanziaria risponde al lodevole intento di procedere alla redistribuzione delle risorse a favore delle categorie più deboli ed al ripristino delle condizioni di legalità e sicurezza nelle città, esprime netto dissenso in ordine al modo con cui viene disciplinata la class action, che ritiene non tuteli adeguatamente gli utenti; auspica, pertanto, l'approvazione degli emendamenti presentati in materia dal suo gruppo.
FRANCO CECCUZZI (PD-U). Nell'esprimere apprezzamento per il meticoloso lavoro svolto dalla Commissione di merito, sottolinea la coerenza della manovra finanziaria in discussione con le linee guida indicate nel DPEF, oltre che con la leggePag. VIfinanziaria per il 2007. Evidenziata, inoltre, l'efficace azione del Governo in materia di riduzione del debito pubblico e lotta all'evasione fiscale, giudica positivamente la nuova disciplina della fiscalità d'impresa prevista dal testo in discussione, che arrecherà grandi benefici al mondo delle imprese, anche grazie alle apprezzabili modifiche introdotte dalla V Commissione, con ciò portando il Paese al passo con i sistemi tributari più avanzati.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Giudicato un fatto positivo che la Commissione bilancio abbia approvato un testo definitivo della legge finanziaria, interrompendo così la catena di fallimenti degli anni precedenti e consentendo l'inserimento di diverse, pur se microsettoriali, proposte emendative, sottolinea le preoccupanti problematiche di carattere macroeconomico che l'impianto complessivo della manovra finanziaria per il 2008 determinerà, con particolare riferimento all'aleatorietà delle entrate, a fronte di spese rigide, soprattutto per quanto riguarda i lavori usuranti e quelli socialmente utili.
GIANCARLO LAURINI (FI). Nel ritenere quella in discussione una legge finanziaria prettamente elettoralistica, lamenta la totale assenza di misure che contribuiscano ad un reale sviluppo del Paese. Esprime, quindi, un giudizio negativo sull'istituto della class action, di difficile inserimento nell'ordinamento giuridico italiano, considerando complessivamente la manovra di finanza pubblica non rispondente alle esigenze della collettività.
MARIO BARBI (PD-U). Osserva che nell'ambito del disegno di legge finanziaria il settore dei trasporti è oggetto di un ampio complesso di disposizioni apprezzabili, in particolare per quanto riguarda la riforma del trasporto pubblico locale e gli impegni previsti per le infrastrutture e la mobilità sostenibile; auspica, pertanto, una sollecita conclusione dell'attuale protesta da parte degli autotrasportatori, che giudica assolutamente non condivisibile.
MANUELA GHIZZONI (PD-U). Esprime soddisfazione per le disposizioni del disegno di legge finanziaria in materia di scuola, università e cultura, settori che soffrono non solo della carenza di risorse ma anche di inefficienze sul piano gestionale. Nel ritenere, altresì, necessario l'elevamento del numero degli insegnanti di sostegno agli alunni diversamente abili e la previsione di appositi docenti per gli studenti alloglotti, giudica positivamente gli stanziamenti previsti per l'università e la ricerca ed i rilevanti provvedimenti in materia di beni culturali, esprimendo, più in generale, apprezzamento per l'intera manovra finanziaria.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Rilevato che l'esame del disegno di legge finanziaria non può essere disgiunto dalle valutazioni negative sulla portata del decreto-legge sul welfare, recentemente approvato, evidenzia il peggioramento dei saldi di bilancio derivante da una manovra economica per il 2008 la quale, peraltro, non risulta connotata dal dovuto rigore relativamente ai tagli dei costi della politica. Esprime, quindi, un giudizio critico sulle inconsistenti misure a sostegno delle fasce sociali più deboli, degli incapienti e delle famiglie; stigmatizza infine l'incapacità dell'Esecutivo di ottimizzare le risorse derivanti dal cosiddetto tesoretto, sollevando dubbi anche in ordine alla effettiva copertura finanziaria delle disposizioni previste.
GIAN LUIGI PEGOLO (RC-SE). Nel ritenere non condivisibili le numerose critiche avanzate dai gruppi di opposizione, manifesta un orientamento sostanzialmente favorevole alla manovra finanziaria in discussione, che tuttavia giudica connotata da un'eccessiva frammentazione e insufficiente con riferimento alle iniziative in materia sociale e di lavoro. Esprime, comunque, apprezzamento per le misure inerenti le politiche di sostegno al reddito, allo sviluppo e al sistema delle imprese, nonché per le disposizioni in materia ambientale e di razionalizzazione delle spese, segnatamente con riferimento alla riduzione dei costi della politica.
Pag. VIIFRANCO GRILLINI (Misto-SocpC). Nel rappresentare le istanze proprie delle associazioni di volontariato e dei cittadini omosessuali, auspica l'approvazione di alcune proposte emendative presentate dalla sua componente politica, in particolare quelle attinenti alla riduzione dell'IVA sui profilattici, alla salvaguardia delle compagnie di ballo in Italia e all'abrogazione della normativa riguardante i finanziamenti alla Chiesa cattolica.
RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD-U). Sottolineato che la manovra finanziaria per il 2008 costituisce il punto di svolta dell'azione di risanamento dei conti pubblici, mediante significativi interventi finalizzati alla tutela dei consumatori e delle famiglie, nonché alla realizzazione di una seria politica di lotta all'evasione fiscale che consenta una più equa redistribuzione del reddito, auspica una accelerazione del processo di riforma in materia di federalismo fiscale.
AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nell'auspicare profonde riforme legislative e regolamentari che modifichino l'impianto della sessione di bilancio, esprime il giudizio complessivamente positivo del suo gruppo sul disegno di legge finanziaria per il 2008, che determina una buona redistribuzione delle risorse a favore dei ceti più deboli, prevede un positivo piano di investimenti infrastrutturali e dà avvio ad una seria politica abitativa. Preannunzia infine la presentazione da parte del suo gruppo di apposite proposte di legge di cui auspica l'approvazione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
JOLE SANTELLI (FI). Rilevato come sul testo del disegno di legge finanziaria pesi la presumibile posizione della questione di fiducia da parte del Governo, che svilisce il ruolo del Parlamento, evidenzia il peggioramento dei saldi di bilancio derivante da un provvedimento che riflette le contraddizioni interne della maggioranza.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
JOLE SANTELLI (FI). Evidenziato quindi come la manovra economica in discussione non risponda ad alcuna delle istanze provenienti dal Paese, ritiene che il disegno di legge finanziaria sia carente prevalentemente dal punto di vista delle misure a favore della sicurezza, con ciò dimostrando il totale disinteresse dell'attuale Governo nei confronti del grido di allarme che più volte si è levato da parte degli operatori del settore.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Nel sottolineare il carattere dirigistico e centralistico di alcune disposizioni contenute nel disegno di legge finanziaria, che risponde unicamente alla logica di tenere salda una maggioranza ormai inesistente e sul quale presumibilmente sarà posta la questione di fiducia, svilendo ancora una volta il ruolo dell'istituzione parlamentare, stigmatizza il carattere clientelare della distribuzione delle risorse derivanti dall'extragettito.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI