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Discussione delle mozioni La Russa n. 1-00011, Elio Vito n. 1-00013 e Sereni n. 1-00014: Missioni italiane all'estero.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta odierna.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Illustra la mozione La Russa n. 1-00011, volta ad impegnare il Governo a considerare favorevolmente la richiesta di integrazione della partecipazione italiana all'operazione Isaf in Afghanistan, evidenziando le profonde divergenze esistenti all'interno della maggioranza in materia di politica internazionale e di partecipazione di contingenti militari italiani a missioni di pace. Sottolinea quindi le palesi contraddizioni e le ipocrisie contenute nel dispositivo della mozione Sereni n. 1-00014, nel quale non si rinviene alcun riferimento alla necessità che l'Italia continui a contribuire alla lotta contro il terrorismo internazionale.
MARGHERITA BONIVER (FI). Illustra la mozione Elio Vito n. 1-00013, paventando il rischio di un'emarginazione dell' Italia in conseguenza dell'eventuale disimpegno dalla missione Isaf in Afghanistan; ribadisce inoltre la necessità di proseguire l'impegno per favorire la transizione democratica dei paesi in cui si diffonde l'islamismo radicale e per contrastare il terrorismo fondamentalista.
MARINA SERENI (Ulivo). Illustra la sua mozione n. 1-00014, richiamandoPag. VIl'impegno prioritario assunto dal Governo a favore del rilancio dell'Unione europea, quale protagonista nella promozione della pace e della democrazia, ed al fine di riaffermare il principio del multilateralismo e della cooperazione nella politica estera. Ritiene auspicabile, a tale proposito, un rafforzamento delle istituzioni internazionali in grado di prevenire i conflitti.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Rilevato che la persistente minaccia del fondamentalismo violento costituisce il principale fattore di instabilità e di conflittualità nel mondo, richiama l'apprezzabile impegno profuso, a favore della stabilizzazione democratica e del processo di pacificazione, dai militari italiani nelle aree interessate da conflitti etnici e religiosi.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Sottolinea, in particolare, la necessità di garantire la prosecuzione della missione militare in Afghanistan.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Osservato che la mozione Sereni n. 1-00014 è coerente con l'articolo 11 della Costituzione, rileva che le missioni internazionali in cui è impegnata l'Italia, segnatamente con riferimento a quella in Afghanistan, denominata Enduring freedom, si pongono in linea di continuità con i principi fissati dalla Carta fondamentale; auspica pertanto l'applicazione, in tali ambiti, del codice penale militare di pace.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Ricordata la minaccia rappresentata dal terrorismo islamico, invita il Governo a garantire continuità alla presenza italiana in Afghanistan e nei Balcani, mediante il rifinanziamento delle relative missioni; nel ritenere altresì essenziale che il disimpegno dall'Iraq sia concordato con gli alleati e si svolga in modo ordinato e dignitoso, giudica ipocrita ed incoerente la posizione assunta dalla maggioranza.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Manifestata piena condivisione per il contenuto della mozione Sereni n. 1-00014, ritiene che la politica estera italiana debba valorizzare la sua dimensione multilaterale; osservato, inoltre, che le missioni all'estero devono essere inscritte in un quadro di legalità e legittimità internazionale, rileva che quella in atto in Afghanistan è pienamente coerente con tali requisiti, essendo finalizzata a garantire sicurezza e rispetto dei diritti umani.
GIORGIO CARTA (Ulivo). Premesso che esprimerà voto favorevole sul disegno di legge recante il rifinanziamento delle missioni italiane all'estero, giudica superflua la mozione Sereni n. 1-00014, sulla quale preannunzia l'astensione, ritenendo che essa sia volta unicamente ad ottenere il consenso di tutti i gruppi della maggioranza.
SALVATORE CICU (FI). Sottolineata la necessità di procedere al rifinanziamento delle missioni italiane all'estero, delle quali ricorda i positivi risultati conseguiti, osserva che i documenti di indirizzo presentati dalla Casa delle libertà perseguono importanti obiettivi di politica estera e di difesa, mentre la mozione Sereni n. 1-00014 appare finalizzata unicamente ad obiettivi di politica interna, vale a dire contenere gli effetti divaricanti della posizione dei gruppi della sinistra radicale all'interno della maggioranza.
PIETRO MARCENARO (Ulivo). Rilevato che la mozione Sereni n. 1-00014 delinea una politica estera dell'Italia fondata sul multilateralismo, in totale discontinuità con la linea seguita dal precedente Governo, ritiene che tale documento di indirizzo non costituisca una semplice mediazione tra le diverse componenti del centrosinistra, ma indichi un contesto nel quale la dialettica politica può produrre risultati positivi per l'intero Paese.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Nel giudicare equilibrata la mozione Sereni n. 1-00014, ne sottolinea gli aspetti piùPag. VIIapprezzabili, sottolineando, tra l'altro, la necessità di un maggiore impegno dell'Italia nella lotta per l'abolizione generalizzata della pena di morte; preannunzia, al riguardo, la presentazione di un atto di indirizzo volto ad impegnare l'Esecutivo a presentare all'ONU una proposta di moratoria universale delle esecuzioni capitali.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Nel ritenere che la mozione Sereni n. 1-00014 indichi al Governo una politica estera ispirata ad una logica diversa da quella che ha informato l'azione del precedente Esecutivo relativamente agli impegni militari internazionali, ne richiama gli aspetti più innovativi, giudicando pienamente condivisibile, in particolare, il compromesso raggiunto sulla missione in Afghanistan.
TANA DE ZULUETA (Verdi). Nel prospettare la necessità di un rafforzamento delle organizzazioni internazionali quali sedi multilaterali di confronto al fine di favorire soluzioni diplomatiche dei conflitti, richiama gli aspetti più importanti della mozione Sereni n. 1-00014, auspicando una riflessione sulla presenza militare italiana in Afghanistan.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Ricordate le forti divergenze esistenti tra le forze politiche della maggioranza in tema di politica estera, sottolinea il carattere compromissorio della mozione Sereni n. 1-00014; nel ritenere altresì essenziale confermare la partecipazione italiana alla missione in Afghanistan, esprime apprezzamento per le posizioni recentemente assunte dal Presidente del Consiglio in occasione del vertice G8.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.