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Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
FRANCESCO BOSI (UDC). Illustra la sua mozione n. 1-00143, osservando che le Forze armate rappresentano una ragione di vanto per il nostro Paese ed uno strumento indispensabile per l'efficacia della politica estera italiana.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
FRANCESCO BOSI (UDC). Nel rilevare che le risorse attualmente destinate alla difesa in Italia sono tra le più basse d'Europa, paventa le deleterie conseguenze che deriverebbero dalla prevista riduzione degli organici delle Forze armate. Chiede, pertanto, che il Governo si impegni ad Pag. VIIIadottare le opportune iniziative volte ad incrementare le risorse destinate al comparto difesa.
FILIPPO ASCIERTO (AN). Illustra la sua mozione n. 1-00259, sottolineando l'elevata professionalità delle Forze armate e la necessità che alle stesse siano garantite unità sufficienti per l'espletamento dei fondamentali compiti in favore della sicurezza, della difesa e della pace, anche attraverso il reclutamento di personale giovane e ben addestrato. Rileva, inoltre, l'assoluta inadeguatezza delle risorse finanziarie destinate al trattamento economico ed al rinnovo del contratto del comparto difesa. Invita, pertanto, il Governo ad adottare le necessarie iniziative al fine di ripristinare gli equilibri di funzionalità e di operatività che consentano alle Forze armate di vedere riconosciuto il proprio prestigio anche a livello europeo.
DONATELLA DURANTI (RC-SE). Nell'esprimere contrarietà al nuovo modello di difesa definito a seguito dell'adeguamento dello strumento militare alle linee guida tracciate dal nuovo modello di difesa ed ai nuovi principi della NATO, giudica assolutamente irricevibili le mozioni in discussione, sottolineando la necessità di un'ulteriore ed approfondita riflessione sulle questioni inerenti alla funzionalità ed all'operatività delle Forze armate, con particolare riferimento alla stabilizzazione del personale precario civile e militare della difesa e alla definizione di idonee procedure di controllo parlamentare sulle spese destinate a tale settore.
MASSIMO NARDI (DCA-NPSI). Nel riconoscere alle mozioni presentate il merito di aver portato all'attenzione dell'Assemblea la necessità di incrementare le risorse finanziarie destinate al comparto della difesa, che oggi soffre di carenza di mezzi e di strumenti operativi - come, d'altra parte, è stato affermato dallo stesso Ministro della difesa -, evidenzia il fondamentale contributo fornito dalle Forze armate italiane a favore della pacificazione e della normalizzazione nelle aree di crisi. Preannunzia, pertanto, l'orientamento favorevole del suo gruppo sulle mozioni in discussione.
ENRICO BUEMI (SocRad-RnP). Nell'auspicare l'abbandono da parte dell'opposizione di atteggiamenti strumentali in ordine ad un settore delicato come la difesa, giudicando indispensabile uno sforzo da parte dell'intera Assemblea al fine di pervenire ad una visione più unitaria delle problematiche ad essa attinenti, esprime condivisione per alcune parti delle mozioni presentate. Auspica, infine, una più approfondita riflessione sulle questioni relative al trattamento economico e agli avanzamenti di carriera degli appartenenti alle Forze armate, così come al reclutamento, stante la funzionalità strategica delle stesse in ambito di politica internazionale.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Cossiga n. 1-00260 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Nel preannunziare che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sulle mozioni Bosi n. 1-00143, Ascierto n. 1-00259 e Cossiga n. 1-00260, rileva che l'esame di tali documenti di indirizzo avrebbe dovuto essere più opportunamente calendarizzato prima dell'inizio della sessione di bilancio, al fine di consentire al Parlamento di adeguare le risorse destinate alle Forze armate all'importanza dei compiti alle stesse affidati.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel condividere le preoccupazioni riguardanti gli addetti alle Forze armate, ai quali occorre prestare la giusta attenzione, giudica tuttavia pretestuosi i documenti di indirizzo presentati, così come gli interventi dei deputati dell'opposizione. Ricordate, quindi, le considerevoli risorse stanziate per il comparto sicurezza dall'attuale Esecutivo, osserva che le inefficienze rilevate dal Ministero della difesa sono imputabili ai tagli operati nella scorsa legislatura. Nel Pag. IXsottolineare, infine, che la problematica in esame non può essere risolta in tempi brevi, preannunzia il voto contrario del suo gruppo sulle mozioni in discussione.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
ROBERTO SALERNO (Misto-Destra). Nel preannunziare il voto favorevole della sua componente politica sulle mozioni Bosi n. 1-00143, Ascierto n. 1-00259 e Cossiga n. 1-00260, formula ai militari italiani impegnati in difficili missioni internazionali umanitarie e di difesa della pace gli auguri per le prossime festività natalizie.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Illustra la sua mozione n. 1-00260, evidenziando come il momento più idoneo per discutere delle misure a sostegno della funzionalità e dell'operatività delle Forze armate avrebbe dovuto essere quello dell'esame del disegno di legge finanziaria, reperendo in quella sede le risorse economiche in grado di conferire dignità e riconoscimento adeguati al ruolo svolto dalle Forze armate, quale strumento insostituibile per garantire sicurezza e sviluppo all'estero e per confermare il livello di impegno dell'Italia sulla scena internazionale.
ANTONIO RUGGHIA (PD-U). Nel preannunziare, a nome del suo gruppo, voto contrario su tutti gli atti di indirizzo in discussione, ricorda la sensibile riduzione degli stanziamenti di bilancio per il comparto della difesa operata dal Governo Berlusconi, segnatamente sul finire della precedente legislatura. Riconosciuto, quindi, il grande sforzo compiuto dall'attuale Esecutivo per risanare il bilancio del suddetto comparto, a cui la legge finanziaria per il 2008 destina ingenti risorse, sebbene non ancora sufficienti, giudica non più rinviabile una discussione in Parlamento sul modello militare necessario per il nostro Paese.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
GIOVANNI LORENZO FORCIERI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Nel ringraziare i deputati intervenuti nella discussione, rileva preliminarmente l'inidoneità delle mozioni in esame ad affrontare, nella sua complessità, la questione della spesa militare, tanto delicata e rilevante da richiedere una riflessione scevra da approcci ideologici, nonché da atteggiamenti propagandistici e strumentali che rischierebbero di trascinare inopportunamente le Forze armate nella polemica politica. Ricordato, quindi, che il Governo persegue gli obiettivi della sicurezza e della stabilità, in coerenza con un'azione di politica estera che riscuote apprezzamento in sede internazionale, esprime parere contrario sulle mozioni in esame, sottolineando che l'Esecutivo è pronto ad un aperto confronto in merito alla revisione graduale del settore della difesa, al fine di addivenire a soluzioni il più possibile condivise.
(Dichiarazioni di voto)
ELETTRA DEIANA (RC-SE) e TANA DE ZULUETA (Verdi). Chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo delle rispettive dichiarazioni di voto in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
MASSIMO NARDI (DCA-NPSI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni in esame.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Condanna l'atteggiamento tenuto dal rappresentante del Governo che, nell'esprimere il parere sulle mozioni presentate, ha paventato una inesistente strumentalità degli atti di indirizzo in discussione.
CARMINE SANTO PATARINO (AN). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione Pag. Xdel testo della sua dichiarazione di voto in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la mozione Bosi n. 1-00143.
NICOLA BONO (AN). Precisa che il suo gruppo avrebbe voluto chiedere la votazione nominale.
PRESIDENTE. Prende atto che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge le mozioni Ascierto n. 1-00259 e Cossiga n. 1-00260.