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Si riprende la discussione.
(Ripresa discussione sulle linee generali - A.C. 2782)
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il rappresentante del Governo.
PATRIZIA SENTINELLI, Viceministro degli affari esteri. Signor Presidente, come è già stato evidenziato in modo compiuto e particolarmente significativo dal relatore, la firma del Protocollo rappresenta indubbiamente, anche per il Governo, un importante passo avanti nel campo del diritto umanitario. Il Protocollo ha un grande valore politico e simbolico, in quanto crea le premesse affinché la Croce rossa, la Mezzaluna rossa e lo Scudo di David rosso possano svolgere i loro altissimi compiti umanitari senza alcuna restrizione.
Abbiamo giudicato molto positivo procedere rapidamente alla ratifica, in quanto abbiamo creduto dall'inizio nella possibilità di pervenire a questo importante risultato e ci siamo impegnati attivamente in un'azione di sensibilizzazione, anche verso i Paesi islamici, per facilitare l'adozione del Protocollo.
Voglio solo ricordare, infine, che il Protocollo non pregiudica il diritto riconosciuto delle Parti di continuare ad utilizzare gli emblemi già esistenti ed è conforme ai principi costituzionali e comunitari del nostro ordinamento.
PRESIDENTE. Non vi sono iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali, avvertendo che non si darà luogo alle repliche.
(Esame degli articoli - A.C. 2782)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Avverto che la Presidenza non ritiene ammissibile l'emendamento Salerno 2.1, volto a sopprimere l'articolo 2 del disegno di legge, relativo all'ordine di esecuzione del Protocollo oggetto di ratifica. Al riguardo ricordo che con riferimento ai disegni di legge di ratifica «per una prassi parlamentare da lungo tempo instauratasi, comune alle due Camere, non è possibile emendare né la disposizione contenente l'autorizzazione alla ratifica del trattato, né la disposizione recante l'ordine di esecuzione. In sede di ratifica di un trattato internazionale, (...) è compito del Parlamento - in base all'articolo 80 della Costituzione - esclusivamente quello di accogliere o respingere il trattato nel suo complesso, autorizzandone o meno la ratifica da parte del Presidente della Repubblica ai sensi dell'articolo 87 della Costituzione, e la piena esecuzione». Tale principio è stato ribadito in diverse circostanze, tra i casi più recenti nella seduta del 23 giugno 1998 (disegno di legge di ratifica di un protocollo NATO), e nella seduta del 25 gennaio 2005.
Ogni limitazione o specificazione che ponga in questione l'attuazione o anche l'interpretazione di una parte del trattato nel momento dell'autorizzazione alla ratifica, salvo ovviamente che ciò sia espressamente consentito dallo stesso accordo internazionale oggetto di ratifica, non potrebbe infatti che riverberarsi sullo stesso contenuto dell'accordo, condizionandone, limitandone o comunque modificandone l'applicazione. L'emendamento presentato, essendo volto a impedire l'esecuzione del Protocollo, è dunque inammissibile.
Poiché non sono stati presentati emendamenti ammissibili, porrò direttamente in votazione gli articoli del testo.
Passiamo all'esame dell'articolo 1
(Vedi l'allegato A - A.C. 2782 sezione 1), al quale non sono state presentate proposte emendative.Pag. 4
Passiamo ai voti.
Pongo in votazione l'articolo 1.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 2
(Vedi l'allegato A - A.C. 2782 sezione 2), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Pongo in votazione l'articolo 2.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 3
(Vedi l'allegato A - A.C. 2782 sezione 3), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo ai voti.
Pongo in votazione l'articolo 3.
(È approvato).
Come già comunicato, la votazione finale è rinviata ad altra seduta.