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Si riprende lo svolgimento di interpellanze urgenti.
(Stato dei lavori di riqualificazione della strada statale n. 36 tra Monza e Cinisello Balsamo - n. 2-00875)
PRESIDENTE. L'onorevole Grimoldi ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00875 concernente lo stato dei lavori di riqualificazione della strada statale n. 36 tra Monza e Cinisello Balsamo (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 7).
PAOLO GRIMOLDI. Signor Presidente, la mia interpellanza urgente tratta l'annosa vicenda dell'interramento della strada statale n. 36, cosiddetto viale Lombardia che, più che una strada statale, è un'autostrada a tre corsie, situata in una zona molto limitrofa al centro di Monza.
In quanto parlamentare di Monza, l'interramento di questa strada è un po' la mia croce. Tuttavia, l'interpellanza urgente che sto illustrando è stata presentata con allegata una lettera firmata dai sindaci delle maggiori città della Brianza, di diverso colore politico (da Monza a Desio, Seregno, Lissone e addirittura, in provincia di Como, Mariano Comense) perché è una strada sulla quale transitano, ogni giorno, tra le cento e le centoventimila automobili, che «tocca» e passa nel cuore della neo istituita provincia di Monza e Brianza. Quest'ultima, da sola, paga allo stato centrale 9,5 miliardi di euro all'anno tra imposte dirette e indirette e da tredici anni attende il finanziamento dei lavori per l'interramento di viale Lombardia, la strada statale n. 36, che costa poco più di 200 milioni di euro circa.
Ho presentato questa interpellanza urgente, a seguito del ricorso proposto dalla società Impregilo Spa, visto che l'iniziale progetto dell'ANAS fatto a Roma non ha contemplato i cosiddetti sottoservizi: agli ottimi ingegneri dell'ANAS a Roma, nel progettare l'interramento di una strada a Monza, non è venuto in mente - questi sono i fatti - che scavando un buco, forse avrebbero potuto trovarvi dentro qualcosa e nel caso specifico, energia elettrica, acqua, gas, fognature e altro!
Impregilo Spa ha fatto ricorso e, questa estate, lo ha vinto attraverso la sentenza del Consiglio di Stato ed è stato garantito, da parte del Ministero delle infrastrutture e di ANAS, che entro il 31 dicembre 2007, sarebbe stata svolta una perizia di variante per la realizzazione dell'interramento, con un aumento del finanziamento di 71 milioni di euro per realizzare quest'opera. Si tratta di un'opera fondamentale, perché passa in un territorio, in una provincia che è la terza in termini di dinamicità economica di questo Paese, che collega la prima alla terza città della Lombardia e che passa attraverso città popolate e dinamiche come Cinisello Balsamo, Desio, Lissone e Seregno. Contribuendo in maniera così incisiva alla formazione del PIL sicuramente la realizzazione di questa opera sarebbe di giovamento per tutto il sistema Paese: invece di costruire opere che poi assumono la veste di cattedrali nel deserto e servono a poco o nulla, la realizzazione di tale opera farebbe risparmiare tanto tempo alle attività economiche della terza provincia più dinamica di questo Paese, oltre agli evidenti benefici di carattere ambientale e per la salute dei cittadini, considerato il passaggio quotidiano così frequente di mezzi.
Spero che nella risposta non ci si limiti, però, a riportare le dichiarazioni lanciate dalle agenzie di stampa da parte di Ciucci e di ANAS sul fatto che è stata svolta la perizia. Di ciò siamo contenti e vogliamo sicuramente sapere se è confermato, ma vogliamo anche capire qual è il cronoprogramma.
Non siamo, infatti, disponibili a continuare a perdere tempo per un'opera che aspetta di essere realizzata da tredici anni: in un Paese normale e civile non è possibile Pag. 48perdere tredici anni per realizzare un'infrastruttura vitale per un territorio così importante, nel cuore della Lombardia, tra la prima e la terza città della medesima regione.
PRESIDENTE. Il Viceministro della pubblica istruzione, onorevole Mariangela Bastico, ha facoltà di rispondere.
MARIANGELA BASTICO, Viceministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, con riferimento alla situazione dei lavori di riqualificazione della strada statale n. 36 che interessano viale Lombardia nel comune di Monza e Cinisello Balsamo, l'ANAS conferma l'impegno già assunto con i cittadini e gli enti locali, comunicando che i lavori, ripresi l'11 ottobre scorso, sono in corso. I lavori, concernenti l'adeguamento del sottovia della tangenziale nord, sono inseriti in una perizia di variante tecnica per un importo di circa 71,5 milioni di euro, che è stata approvata dal consiglio di amministrazione dell'ANAS lo scorso 18 dicembre.
La variante consente di sbloccare i lavori di realizzazione della galleria di viale Lombardia e degli altri interventi della connessione tra la strada statale n. 36 ed il sistema autostradale di Milano nei comuni di Monza e Cinisello Balsamo.
Gli interventi previsti dalla variante riguardano inoltre i seguenti interventi.
La sistemazione, l'adeguamento ed il recupero ambientale sui tratti in superficie necessari anche a risolvere i contenziosi e i ricorsi al TAR per l'acquisizione delle aree.
La sistemazione e l'adeguamento delle opere idrauliche con nuovi condotti fognari ed un nuovo tracciato per la deviazione del collettore Monza-Desio. La realizzazione di una nuova passerella ciclopedonale nel comune di Cinisello Balsamo.
Nella perizia di variante si prevede anche che l'appaltatore svolga le attività necessarie per garantire una continua, corretta e puntuale informazione all'utenza durante lo sviluppo dei cantieri.
Alla maggiore spesa l'ANAS farà fronte anche mediante l'utilizzo di parte dell'importo presente nelle opere infrastrutturali di nuova realizzazione inserite nel programma ANAS 2007-2011.
Il termine contrattuale previsto è di 1.340 giorni decorrente dalla consegna totale dei lavori.
Con l'approvazione della variante, gli impegni assunti da ANAS sono stati compiutamente soddisfatti.
PRESIDENTE. Il deputato Grimoldi ha facoltà di replicare.
PAOLO GRIMOLDI. Signor Presidente, ringrazio il sottosegretario, anche perché non credo che questa materia sia di sua competenza. Signor sottosegretario, facendo riferimento alle dichiarazioni di ANAS e di Ciucci, mi sono permesso di fare una ricerca in agenzia dello storico dei comunicati stampa di ANAS.
I comunicati stampa di ANAS inerenti viale Lombardia degli ultimi tredici anni - potremmo parlare, in generale, delle opere in questo Paese, ma nello specifico mi riferisco all'interramento della strada statale n. 36 - sono carta straccia. Infatti, negli ultimi tredici anni non c'è un solo comunicato di ANAS sulla vicenda che sia risultato ad oggi vagamente attendibile. Per questo motivo lo scetticismo - come si può dire - è legittimato.
Relativamente alla situazione attuale, lei ha giustamente detto che sono iniziati dei lavori. È vero, sono iniziati dei lavori, ma non so se lei ha presente l'ubicazione e il luogo di cui stiamo parlando: si è iniziato, sostanzialmente, a reintonacare un ponte. Ma tra reintonacare un ponte e scavare una galleria di tre corsie per senso di marcia di quasi due chilometri c'è una differenza sostanziale!
I comitati della città di Monza - che sono apolitici - sono seriamente preoccupati per la realizzazione del tunnel, perché ben vengano le opere di contorno (l'intonaco, il marciapiede e quant'altro), però esse devono essere il coronamento di un progetto ben più ampio; ed è sul tunnel che vi è preoccupazione.
Per quanto riguarda il collettore, aggiungo e preciso che, tra l'altro, la stessa Pag. 49giunta della città di Monza ha già deliberato l'autorizzazione ad ANAS per il collettore cui lei faceva riferimento. Le sottolineo la nostra preoccupazione: vorremmo capire se la perizia di variante è una delibera unilaterale di ANAS o meno.
Impregilo è d'accordo con il nuovo progetto? Impregilo è d'accordo, avendo vinto il ricorso presso il Consiglio di Stato, sull'importo dei lavori stanziati nella perizia di variante? È questa la nostra prima preoccupazione! La seconda è sul cronoprogramma; infatti, la situazione è diventata assolutamente ingestibile, anche perché due mesi fa è stato aperto nel comune di Cinisello Balsamo, lungo la strada statale n. 36, il centro commerciale più grande d'Europa.
La presenza di questo centro commerciale rende ancora più impossibile la circolazione e la normale viabilità su tale strada. Di conseguenza, l'avvio dei lavori per la realizzazione di quest'opera è assolutamente necessario e non più prorogabile.
L'ultima osservazione concerne un aspetto che riteniamo essere assolutamente prioritario ed una valutazione di carattere più generale: non è possibile che, per trovare 200 milioni di euro per interrare questa strada, si sia aspettato così tanto tempo! Non è sicuramente un'osservazione critica nei confronti di questa maggioranza, ma relativa, in generale, al problema del nostro sistema Paese.
Le porto un esempio: l'altro giorno leggevo su Internet che la linea 1 della metropolitana di Milano è stata costruita negli anni Sessanta e finanziata dal solo comune di Milano, che allora si chiamava municipalità di Milano. Perché questo? Perché non era stata ancora fatta la riforma Visentin che centralizzava a Roma il fisco.
La linea gialla, che è stata realizzata negli anni Ottanta, ha visto invece la partecipazione di comune, provincia, regione, enti e Stato. Non bastavano mai i soldi: si è fatta a pezzetti, perché le risorse per la realizzazione di quest'opera non erano mai sufficienti, fino ad arrivare a tre mesi fa, quando è stato aperto il cantiere della linea 5 della metropolitana milanese che è in project financing (praticamente la pagano i privati, la costruiscono i privati e la gestiscono per trenta o quarant'anni gli stessi privati).
La domanda che sorge spontanea è: perché i milanesi pagano 6 miliardi e mezzo di tasse all'anno, se poi non hanno il minimo servizio che torni e si rifletta sul proprio territorio? Questo è un esempio relativo alle infrastrutture.
Attenzione: non sono contrario al fatto che la metropolitana venga costruita e gestita dai privati; mi permetto, però, di sottolineare che è tutto l'insieme del sistema ad essere in crisi, perché ai vigili del fuoco mancano i mezzi, perché alle associazioni dei portatori di handicap mancano le risorse, e i nostri enti locali non hanno i soldi per asfaltare i marciapiedi. Questa è la situazione del nostro territorio, che in un nord economicamente dinamico si sente ancora di più: in una città come Monza avere dei mezzi dei pompieri di età variabile tra i 25 e i 29 anni fa sinceramente ridere. Questa è la situazione in generale del sistema del nostro Paese, e che spiega la mancata realizzazione di tante opere fondamentali per la vivibilità, per la qualità della vita, per l'ambiente e per la competitività economica del nostro Paese.
Tornando nello specifico sulla Lombardia, le consegno questo messaggio volto a far presente che auspichiamo che la delibera sulla perizia di variante non sia unilaterale, bensì condivisa con Impregilo, e che quindi possano partire i lavori quanto prima in un territorio veramente così fondamentale; essa inevitabilmente porterà un guadagno in termini di competitività e di maggiori utili per le aziende - perché non sprecheranno denaro per lasciare i mezzi bloccati sulle strade per oltre un'ora al giorno - e per tutto il sistema Paese.