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Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 8 del 2008: Disposizioni urgenti in materia di interventi di cooperazione allo sviluppo, nonché relative alla partecipazione a missioni internazionali (A.C. 3395-A).
Nella seduta del 19 febbraio 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali.
Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.
(Esame dell'articolo unico)
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'emendamento Leoluca Orlando 4.1.
Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato ALESSANDRO FORLANI (UDC).
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Interviene, altresì, sul complesso degli emendamenti presentati il deputato ELETTRA DEIANA (RC-SE).
ROBERTA PINOTTI, Relatore per la IV Commissione. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 1.100, nel testo riformulato, 4.100, 4.101 e 4.102 delle Commissioni. Esprime inoltre parere favorevole sugli emendamenti Rivolta 2.20 e Rugghia 4.20. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Siniscalchi 1.9 e Rivolta 2.2 e 2.5. Esprime infine parere contrario sui restanti emendamenti.
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Nell'auspicare che si possa pervenire quanto prima alla convocazione di una Conferenza internazionale di pace per l'Afghanistan, concorda con il parere espresso dal relatore per la IV Commissione.
GIOVANNI LORENZO FORCIERI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Concorda con il parere espresso dal relatore per la IV Commissione relativamente agli emendamenti rientranti nella competenza del Ministero della difesa. Sottolinea, inoltre, la piena legittimazione, sul piano del diritto internazionale, delle missioni alle quali partecipa l'Italia.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Siniscalchi 1.9 ed approva l'emendamento 1.100 delle Commissioni, nel testo riformulato, nonché l'emendamento Rivolta 2.20; respinge gli emendamenti Venier 3.1, DePag. IVZulueta 3.4 e Venier 3.5; approva, quindi, gli emendamenti 4.100, 4.101 e 4. 102 delle Commissioni, nonché l'emendamento Rugghia 4.20.
(Trattazione degli ordini del giorno)
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Invita al ritiro dell'ordine del giorno Giancarlo Giorgetti n. 1 (Nuova formulazione) ed accetta i restanti ordini del giorno presentati.
Intervengono i deputati GIANCARLO GIORGETTI (LNP), che non accede all'invito al ritiro del suo ordine del giorno n. 1 (Nuova formulazione), ANTONELLO FALOMI (RC-SE), ANTONIO MARTINO (FI), GERARDO BIANCO (Misto), FRANCESCO BOSI (UDC), GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR), al quale il PRESIDENTE rende precisazioni, SERGIO MATTARELLA (PD-U), IACOPO VENIER (Com.It), LUANA ZANELLA (Verdi), PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN), SERGIO D'ELIA (SocRad-RnP), VALDO SPINI (SocRad-RnP) e IGNAZIO LA RUSSA (AN), nonché il Viceministro degli affari esteri, UGO INTINI, il quale comunica che il Consiglio dei Ministri ha deliberato il riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo. Interviene altresì il deputato GIANCARLO GIORGETTI (LNP), che ritira il suo ordine del giorno n. 1 (Nuova formulazione).
(Dichiarazioni di voto finale)
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Rivolto un ringraziamento ai militari italiani per la meritoria azione da essi svolta a sostegno dei processi di pacificazione nelle aree caratterizzate da preoccupante instabilità, sottolinea, in particolare, la necessità di rilanciare le iniziative politico-diplomatiche volte a conseguire, anche mediante un maggiore coinvolgimento della popolazione e delle istituzioni locali, la stabilizzazione dell'Afghanistan.
Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.
IACOPO VENIER (Com.It). Sottolineata la gravità della decisione assunta dal Governo di accorpare in un unico provvedimento la discussione sulle molteplici missioni internazionali, che impedisce al Parlamento di esprimere compiute differenziazioni sulle stesse, stigmatizza il carattere fallimentare dell'intervento militare in Afghanistan, di cui il Governo italiano è corresponsabile. Nel manifestare altresì un orientamento contrario all'unilaterale riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo, che, a suo avviso, non rientra nei parametri del rispetto del diritto internazionale e della legalità, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in discussione.
SALVATORE CANNAVÒ (Misto). Nel dichiarare voto contrario sul disegno di legge di conversione in esame, giudica irrealistica la decisione di inviare i militari italiani in zone di guerra, alla quale ricorda di essersi coerentemente opposto nel corso della sua attività parlamentare. Invita quindi il Governo italiano ad affrancarsi dal persistente condizionamento degli Stati Uniti e a rifiutare l'adesione alla guerra come strumento per guadagnare considerazione a livello internazionale.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, stigmatizza le contraddizioni interne alla maggioranza in materia di rifinanziamento della partecipazione italiana a missioni internazionali.
ROBERTO VILLETTI (SocRad-RnP). Nel ritenere necessario che le scelte di Governo sulla politica estera siano suffragate da ampie convergenze parlamentari, auspica che il tema delle missioni internazionali sia un terreno di unità e continuità e non si presti a divisioni e strumentalizzazioniPag. Vda parte delle forze politiche. Rilevata, infine, la necessità di ricercare uno sbocco politico per la situazione dell'Afghanistan, non essendo sufficiente la soluzione unilaterale, esprime solidarietà e rivolge un ringraziamento alle Forze armate impegnate nelle missioni militari all'estero.
ARTURO SCOTTO (SDpSE). Nel ricordare la richiesta più volte avanzata dal suo gruppo in merito ad una valutazione distinta delle diverse missioni internazionali, giudica fallimentare l'intervento militare in Afghanistan, al quale è conseguito, tra l'altro, un rafforzamento dei talebani. Nel ritenere, quindi, necessaria una riflessione approfondita sul ruolo e sulla funzione dell'Italia in un numero cosi elevato di missioni militari, considera il disarmo la vera sfida con cui dovrà misurarsi la comunità internazionale. Dichiara, infine, che ciascun deputato del suo gruppo valuterà la posizione da esprimere nella votazione finale del disegno di legge di conversione in esame.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Nel confermare l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame, ricorda l'impegno profuso dalle Forze armate nelle missioni militari internazionali, in ordine alle quali giudica necessario provvedere a garantirne la più ampia protezione e a tutelarne in modo più compiuto la sicurezza. Sottolinea, infine, la necessità di condurre una più efficace azione di contrasto dell'immigrazione clandestina, anche attraverso un più razionale impiego delle Forze armate a difesa dei confini nazionali.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Nel dichiarare che il suo gruppo, in coerenza con le decisioni assunte in precedenza su provvedimento analoghi, voterà a favore del disegno di legge di conversione in discussione, ricorda il grande apprezzamento ricevuto dai nostri militari da parte delle popolazioni locali e della comunità internazionale.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Ritiene, quindi, che l'Italia non possa sottrarsi al proprio impegno anche in aree ad alta instabilità come il Kosovo, il Libano e l'Afghanistan, pur reputando necessario un costante monitoraggio sulle condizioni di sicurezza in cui operano i nostri contingenti in tali Paesi. Auspica, infine, un'azione più coraggiosa ed incisiva in politica estera da parte dell'Esecutivo che governerà nella prossima legislatura.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Espressa piena solidarietà alle Forze armate duramente impegnate nelle missioni internazionali, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, evidenziando le divisioni ripetutamente registratesi sui temi di politica estera all'interno della maggioranza uscente. Auspica, infine, un proficuo impegno da parte del prossimo Esecutivo nel garantire e tutelare la sicurezza delle nostre forze militari.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Nel dichiarare che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, stigmatizza le divergenze interne alla maggioranza in materia di politica estera, terreno sul quale ritiene essenziale una linea di continuità con le scelte compiute dal Governo precedente.
PIETRO MARCENARO (PD-U). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame, sottolineando la positiva azione di politica estera del Governo, da sempre caratterizzata da profonde assunzioni di responsabilità. Giudicata, inoltre, indispensabile una svolta profonda nell'ambito della situazione in Afghanistan, anche per scongiurare il rischio del fallimento della missione internazionale e per favorire una prospettiva di sviluppo democratico, auspica la convergenza delle diverse posizioniPag. VIdelle forze politiche all'interno della coalizione di centrosinistra in tema di politica estera.
MARCO ZACCHERA (AN). Sottolinea la necessità di rendere un doveroso omaggio a tutti i militari italiani caduti nell'adempimento del loro dovere all'estero, troppe volte dimenticati, e di esprimere solidarietà alle loro famiglie.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 3395-A.