Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Seguito della discussione delle mozioni La Russa n. 1-00011, Elio Vito n. 1-00013 e Sereni n. 1-00014: Missioni italiane all'estero.
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta del 17 luglio 2006 si è svolta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Ritira la mozione La Russa n. 1-00011.
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Esprime parere favorevole sulla mozione Sereni n. 1-00014 e parere contrario sulla mozione Elio Vito n. 1-00013.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Rileva preliminarmente la necessità che le Commissioni siano sconvocate in concomitanza con i lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza impartirà le opportune disposizioni in tal senso.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Manifesta preoccupazione per il progressivo prevalere, nelle linee di politica estera del Governo, di un'impostazione pacifista radicale, che appare incoerente con gli impegni assunti dall'Italia in sede atlantica e nell'Unione europea.
IACOPO VENIER (Com.It). Nel ritenere che in Afghanistan sia in atto una guerra e non una mera operazione di polizia internazionale, riterrebbe opportuno ritirare anche il contingente italiano impegnato nella missione denominata ISAF; giudica peraltro un passo in avanti, nel metodo e nel merito, la mozione Sereni n. 1-00014, sulla quale dichiara pertanto il voto favorevole del suo gruppo.
TANA DE ZULUETA (Verdi). Dichiara voto favorevole sulla mozione Sereni n. 1-00014, auspicando l'intervento di una forza di interposizione ONU per garantire condizioni di sicurezza al confine tra Libano e Israele. Rileva altresì la necessità di sostenere la riforma della giustizia in Afghanistan, per porla in linea con i principi propri di uno Stato di diritto.
GIACOMO MANCINI (RosanelPugno). Osservato che l'elemento di discontinuità della politica estera attuata dal Governo è rappresentato dall'ancoraggio All'Unione europea, sottolinea la necessità di promuovere ogni iniziativa politico-diplomatica utile ad interrompere la spirale di violenza in atto in Medio Oriente; dichiara, pertanto, che il suo gruppo condivide la mozione Sereni n. 1-00014, alla cui predisposizioni ha peraltro contribuito.
Pag. VIMAURO DEL BUE (DC-PS). Ritiene che la genericità della mozione Sereni n. 1-00014 rifletta le divisioni esistenti all'interno della maggioranza sui temi di politica estera ed i condizionamenti ad essa imposti dall'estrema sinistra. Manifestata quindi condivisione per la prosecuzione delle missioni italiane all'estero, sottolinea la necessità di intervenire anche in aree del mondo finora ritenute marginali.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Sereni n. 1-00014, manifesta apprezzamento per la politica estera perseguita dall'Esecutivo, volta a valorizzare il ruolo dell'Italia, nel rispetto dei principi costituzionali e del multilateralismo.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Sereni n. 1-00014, ritiene che gli elementi di discontinuità in essa previsti siano il prospettato ritiro del contingente italiano impegnato in Iraq, il sostanziale disimpegno dalla missione denominata Enduring freedom e l'applicazione del codice penale militare di pace nei confronti delle truppe che partecipano alle diverse missioni internazionali in atto.
GIANCARLO GIORGETTI (LNP). Sottolinea l'equivocità della mozione Sereni n. 1-00014, che ritiene funzionale a celare le divisioni interne alla maggioranza e l'incapacità dell'Esecutivo di portare avanti una linea di politica estera realistica e non ispirata da una immaginaria ma in verità inconsistente politica internazionale dell'Unione europea o dal richiamo ad un multilateralismo impotente. Dichiara quindi voto favorevole sulla mozione Elio Vito n. 1-00013.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Nell'invitare il Governo a confermare le forti relazioni di amicizia instaurate dal precedente Esecutivo di centrodestra con lo Stato di Israele, dichiara di condividere gran parte della mozione Sereni n. 1-00014.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Nel dichiarare piena condivisione della mozione Elio Vito n. 1-00013, rileva la necessità di proseguire la missione in Afghanistan ed auspica che le competenti Commissioni parlamentari possano monitorare le singole missioni militari al fine di consentire una puntuale valutazione degli esiti e degli eventuali obiettivi raggiunti.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Sottolineata l'importanza che il Parlamento approvi una mozione che indirizzi la politica dell'Esecutivo in materia di missioni internazionali, osserva che l'Italia dovrebbe distinguersi nelle iniziative di pace e di mediazione politica, piuttosto che negli interventi militari. Ritiene quindi che la mozione Sereni n. 1-00014, pur essendo il frutto di un innegabile compromesso circa la permanenza della missione in Afghanistan, rispetto alla quale auspica l'avvio di una exit strategy, delinei un positivo cambio di impostazione rispetto alla linea di politica estera del precedente Esecutivo, subalterna agli interessi degli Stati Uniti.
CARMELO BRIGUGLIO (AN). Dichiara che i deputati del suo gruppo esprimeranno voto favorevole sulla mozione Elio Vito n. 1-00013 e voto contrario sulla mozione Sereni n. 1-00014, precisando che la missione militare italiana in Iraq persegue obiettivi di pace e che quindi i nostri militari non possono essere definiti occupanti; rileva altresì che la gravità della situazione internazionale richiederebbe una maggiore condivisione delle linee di politica estera del Governo da parte della maggioranza che lo sostiene.
ANTONIO MARTINO (FI). Nel dichiarare voto favorevole sulla mozione Elio Vito n. 1-00013, giudica priva di spessore e inadeguata la politica estera del Governo Prodi, che sottovaluta la portata dell'attacco terroristico planetario, che mette a repentaglio la sicurezza di tutti con il rischio concreto di una guerra di enormi proporzioni.
Pag. VIIMARINA SERENI (Ulivo). Nel rilevare l'opportunità di un'ampia condivisione delle grandi scelte di politica estera, lamenta l'atteggiamento polemico e strumentale assunto dall'opposizione nel corso del dibattito. Dichiara quindi il voto favorevole dei deputati del gruppo L'Ulivo sulla sua mozione n. 1-00014, che delinea forti elementi di novità rispetto alla linea del precedente Governo, consistenti nel maggiore investimento sul ruolo dell'Unione europea e nel rilancio del multilateralismo per fronteggiare le gravi minacce del terrorismo internazionale e per la risoluzione dei conflitti. Nell'auspicare una riflessione più approfondita sulla situazione in Afghanistan, osserva che il ritiro del contingente italiano dall'Iraq non corrisponde ad un disimpegno dal contributo al processo di stabilizzazione e ricostruzione di quel Paese, bensì l'attuazione di un impegno contenuto nel programma elettorale e la conseguenza della valutazione sui fallimentari esiti della strategia della guerra preventiva. Dichiara infine voto contrario sulla mozione Elio Vito n. 1-00013.