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Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 1475.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA) (Il deputato Reina rimuove un cerotto adesivo applicato alla bocca). Nel muovere una vibratissima protesta per l'ostracismo attuato dagli organi di stampa nei confronti del Movimento per le autonomie, sottolinea che il Paese è governato da un'oligarchia che non rivolge alcuna attenzione alle tematiche relative ad una fiscalità compensativa e di vantaggio per il Mezzogiorno. Dichiara quindi voto contrario sul disegno di legge di conversione in esame.
GIAMPIERO CATONE (DC-PS). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, che, oltre a risultare approssimativo, eterogeneo e contraddittorio, denota la volontà di penalizzare le categorie più lontane dagli interessi elettorali della maggioranza ed appare carente anche sotto il profilo della necessaria concertazione con le parti sociali. Stigmatizza infine l'atteggiamento del Governo, teso a sottrarsi alla normale dialettica parlamentare.
LUANA ZANELLA (Verdi). Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione, sottolinea che il provvedimento d'urgenza rappresenta un intervento vigoroso e responsabile a fronte della necessità di reimpostare un modello di sviluppo che sia in grado di confrontarsi con i problemi posti dalla competizione globale, senza perdere di vista i fondamentali principi della solidarietà e dell'equità. Auspica altresì che il Governo dia piena attuazione agli ordini del giorno accolti per consentire il consolidamento e la valorizzazione della realtà ambientale, sociale ed economica rappresentata dai parchi e dalle aree protette in Italia.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Osservato che il provvedimento d'urgenza in esame rappresenta la prima attuazione degli indirizzi delineati nel DPEF e dà finalmente attuazione a disposizioni comunitarie da troppo tempo disattese, manifesta apprezzamento per l'impegno assunto dal Governo di perfezionarlo, in corso di applicazione, ove se ne ravvisi la necessità; manifesta altresì piena condivisione per la politica economica intrapresa dall'Esecutivo.
ELIAS VACCA (Com.It). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione, ritiene che le misure recate dal provvedimento d'urgenza contribuiscano a ripristinare un clima di fiducia e di equità che inciderà positivamente sul rapporto tra cittadini e fisco; manifesta altresì apprezzamento per l'accoglimento di documenti di indirizzo relativi alla tutela dei ceti meno abbienti.
Pag. XXILELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza che dà una prima attuazione alle condivisibili linee di politica economica indicate dal Governo nel DPEF; nel ritenere che le misure in esso contenute favoriranno il cittadino consumatore, invita il Governo a proseguire in una politica di risanamento e di crescita, che sappia assicurare maggiore equità sociale, anche attuando un coraggioso piano di privatizzazioni e di liberalizzazioni.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, sottolinea l'importanza dei processi di liberalizzazione e di lotta all'evasione fiscale per lo sviluppo del Paese. Rileva altresì l'utilità di mettere a punto un sistema tributario basato sulla tracciabilità delle operazioni, che non contrasta in alcun modo con la tutela della riservatezza.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nell'adombrare il dubbio che il provvedimento d'urgenza in esame si inscriva in un più ampio disegno del Governo volto a penalizzare le categorie professionali ed a favorire la grande impresa, lamenta, in particolare, le misure predisposte per la lotta all'evasione fiscale, che appaiono eccessivamente vessatorie per i cittadini; dichiara quindi il voto contrario dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione.
ETTORE PERETTI (UDC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversone di un provvedimento d'urgenza con cui si introduce una «stangata» fiscale che non colpisce solo i grandi patrimoni, ma anche i piccoli risparmiatori e realizza un intervento di liberalizzazione in settori marginali della vita economica e sociale del Paese. Sottolineato inoltre che l'aumento della produttività si può conseguire soltanto premiando il merito, il rischio e la competizione, rileva che il suo gruppo si riserva di valutare la politica economica perseguita dal Governo al momento della presentazione del disegno di legge finanziaria.
DONATELLA MUNGO (RC-SE). Giudica assolutamente condivisibile la politica economica avviata dal Governo con il provvedimento d'urgenza in esame, che persegue l'obiettivo del risanamento assicurando maggiore equità sociale; esprime particolare apprezzamento per le misure predisposte per attuare un'efficace lotta all'evasione fiscale, che graveranno esclusivamente su coloro che finora non hanno pagato le tasse, e dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
GIOVANNI ALEMANNO (AN). Osserva che le misure in materia fiscale contenute nel provvedimento d'urgenza in esame rappresentano il ritorno ad un atteggiamento vessatorio ed inquisitorio nei confronti del contribuente. Sottolineato quindi il rifiuto da parte del Governo di ascoltare le categorie interessate nell'elaborazione delle norme sulla concorrenza, invita ad una modifica sostanziale di un provvedimento che giudica iniquo, contrario agli interessi del Paese e non condiviso dalla maggioranza dei cittadini.
GIULIO TREMONTI (FI). Nel rilevare il sostanziale ordine nei conti dello Stato, il cui deficit sarà contenuto al di sotto della soglia del 4 per cento del PIL, come indicato dal Governo Berlusconi, osserva che le misure contraddittorie contenute nel provvedimento d'urgenza in esame, oltre a non risolvere i numerosi problemi che affliggono i settori del trasporto, delle piccole imprese e delle professioni, accentueranno la pressione fiscale ed introdurranno defatiganti procedure burocratiche, con le quali si otterrà il solo risultato di provocare una flessione elettorale dell'attuale maggioranza.
MICHELE VENTURA (Ulivo). Sottolinea che con il provvedimento d'urgenza in esame il Governo ha inteso avviare il risanamento dei conti pubblici attraverso un forte contrasto dell'evasione fiscale,Pag. XXIIcondizione necessaria per uno sviluppo ordinato e duraturo e per il mantenimento delle conquiste dello Stato sociale. Osserva quindi che le norme sulla concorrenza sono state elaborate tenendo presenti soprattutto gli interessi dei consumatori e delle nuove generazioni.
PRESIDENTE. Autorizza, sulla base dei criteri costantemente seguiti, la pubblicazione, in calce al resoconto della seduta odierna, del testo della dichiarazione di voto finale del deputato Schietroma, che ne ha fatto richiesta.
IVANO STRIZZOLO (Ulivo). Sottolinea la positiva disponibilità del Governo ad eventuali futuri interventi migliorativi della disciplina prevista dal provvedimento d'urgenza in esame.
PRESIDENTE. Rivolge ai deputati ed ai membri del Governo l'augurio di trascorrere un'estate serena; esprime inoltre, anche a nome dell'intera Assemblea, un sentito ringraziamento al Segretario generale ed a tutto il personale della Camera per l'impegno e la disponibilità con cui assolvono ai loro compiti di istituto (Applausi).
PIETRO RAO (Misto-MpA). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta un atteggiamento non connotato dalla dovuta imparzialità da parte dei responsabili della ripresa televisiva della seduta dell'Assemblea.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1475.