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Seguito della discussione congiunta dei documenti: Conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2005 (Doc. VIII, n. 1); Progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2006 (Doc. VIII, n. 2) (ore 10,43).
(Replica dei deputati Questori - Doc. VIII, nn. 1 e 2)
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il deputato Colucci, questore.
FRANCESCO COLUCCI, Questore. Onorevoli colleghi, desidero ringraziare, a nome del Collegio dei questori, i colleghi intervenuti nella discussione generale di ieri, nonché coloro i quali hanno contribuito all'elaborazione degli ordini del giorno che sono stati presentati e sui quali il questore Galante esprimerà, nel prosieguo della seduta, l'avviso dell'Ufficio di Presidenza.
La discussione sul consuntivo 2005 e sul bilancio per il 2006 è stata ricca di spunti e ha toccato questioni molto rilevanti per questo ramo del Parlamento, sia di carattere prevalentemente politico ed istituzionale, sia di natura politico-amministrativa.
Al riguardo mi limiterò, in relazione agli specifici compiti attribuiti ai questori dal regolamento della Camera, a dare sintetiche risposte alle questioni sollevate dai colleghi. Noto, peraltro, che molti interventi hanno avuto ad oggetto temiPag. 2affrontati e sviluppati nella Relazione sullo stato dell'amministrazione predisposta dal Segretario generale, richiamata nell'intervento introduttivo al presente dibattito svolto dal collega Albonetti.
L'onorevole Franco Russo ha sottolineato l'esigenza che la Camera fondi le proprie decisioni su una più ampia base conoscitiva, aprendosi a elementi di conoscenza non limitati alle fonti istituzionali. Come questori concordiamo, così come sull'altra osservazione relativa alla documentazione predisposta dai Servizi della Camera. Pensiamo che l'istanza di cui il collega si fa portatore possa senz'altro essere tenuta presente; già oggi, d'altro canto, gli Uffici non limitano a priori le fonti da consultare per la predisposizione dei dossier.
La seconda richiesta dell'onorevole Franco Russo è volta ad accentuare i processi informativi tra Parlamento nazionale ed organismi europei, con particolare riguardo alla fase ascendente. Il Collegio dei questori senz'altro valuterà, per quanto di propria competenza, le possibili misure per potenziare gli strumenti conoscitivi e gli apparati dedicati a questo scopo.
Riguardo alla segnalata assenza di spazi di lettura nella Galleria dei Presidenti, richiamo la relazione del questore Albonetti, che ha spiegato come la Galleria sia stata destinata anche ad altri servizi per i deputati, in attuazione di ordini del giorno al bilancio interno dell'anno scorso.
All'onorevole Franco Russo, infine, faccio presente che il Collegio dei questori ha tutta l'intenzione di continuare ad investire nella Biblioteca della Camera, nell'ambito delle compatibilità finanziarie.
La politica degli spazi è stata oggetto di numerosi interventi sotto un duplice profilo, quello delle modalità per acquisire e mantenere la disponibilità di immobili (richiamato, in particolare, dagli onorevoli Stucchi, Buontempo, Contento e D'Elpidio, nonché da alcuni presentatori di ordini del giorno) e quello della distribuzione degli spazi stessi fra i gruppi (richiamato, tra l'altro, dai deputati Stucchi e Buontempo).
Per il primo profilo, si è sottolineata la necessità di ricorrere più agli acquisti che non agli affitti, rilevando come la Camera dei deputati possa accendere mutui bancari ai tassi di interesse correnti per effettuare acquisti di proprietà. Si è rilevato, inoltre, che le scelte compiute in anni passati in materia di affitti, che gravano nella gestione di questo bilancio, richiedono un sollecito esame da parte dei questori.
Il tema posto rinvia alla questione dell'acquisizione in locazione dell'ampio complesso immobiliare che si affaccia su piazza San Silvestro. Al riguardo, devo preliminarmente ricordare che l'acquisizione in locazione di quel complesso costituisce il risultato di significative scelte compiute nel passato. Infatti, come ebbero a ricordare i questori in occasione delle discussioni sul bilancio interno del 2000, venne compiuta una scelta che comportò il passaggio dal «posto di lavoro» a quello di «ufficio» del deputato, del suo collaboratore e dei servizi ad esso annessi. La locazione di quell'immobile ha cioè consentito di effettuare un significativo salto di qualità per l'attività dei deputati; da questo punto di vista, il deputato Gerardo Bianco ha giustamente ricordato le diverse condizioni nelle quali i singoli parlamentari dovevano svolgere nel passato il loro lavoro.
La questione dei contratti di locazione relativi al complesso immobiliare che si affaccia su piazza San Silvestro è stata, peraltro, oggetto di un approfondito esame da parte dell'Ufficio di Presidenza nel corso della legislatura ed il Collegio dei questori, in quel periodo, ha conseguito risultati positivi nella direzione della ridefinizione di taluni termini contrattuali.
Quanto alla specifica questione dei canoni di locazione, va ricordato che l'andamento del mercato immobiliare in questi anni ha reso quei canoni relativamente meno onerosi di quanto non potesse essere all'inizio. Il canone di locazione di Palazzo Marini 1 è stato poi oggetto di valutazione di congruità da parte dell'Agenzia del demanio e la stessa è stata chiamata adPag. 3esprimersi sulla congruità dei canoni di locazione degli altri palazzi costituenti quel complesso.
Gli intervenuti nella discussione hanno sottolineato l'opportunità di privilegiare l'acquisizione degli immobili piuttosto che la locazione. Questo è anche l'orientamento del Collegio dei questori, come ha ricordato il collega Albonetti nella sua relazione. In materia, si tratta di definire un articolato programma pluriennale, poiché vi sono delle vere e proprie emergenze, evidenziate sia dalla discussione sul bilancio interno sia dagli ordini del giorno, ed esigenze che, invece, è possibile risolvere in un orizzonte temporale più ampio.
Si tratta di un programma che deve far leva su tutte le risorse disponibili, a cominciare da quelle che l'Agenzia del demanio può mettere in campo per l'acquisto di edifici da destinare a sedi istituzionali. Sotto questo aspetto, ricordo che l'Agenzia ha acquistato dal comune di Roma una porzione del complesso di vicolo Valdina - che dovrà essere ristrutturata - per porla a disposizione della Camera dei deputati.
Per quanto riguarda il secondo profilo, relativo alla politica di distribuzione degli spazi tra i gruppi, devo ricordare l'impegno già assunto dal Collegio dei questori per sottoporre nei prossimi mesi all'Ufficio di Presidenza un piano di razionalizzazione che tenga conto anche dell'acquisizione della disponibilità di nuovi spazi.
L'attuale situazione, come ricordava il collega Albonetti nella relazione introduttiva, è infatti da considerarsi provvisoria, in attesa della delocalizzazione, tra pochi mesi, di alcuni uffici dell'amministrazione.
Tra gli interventi di valorizzazione del patrimonio immobiliare nella disponibilità della Camera sono già state ricordate dal collega Albonetti le attività in corso per il restauro della facciata di Palazzo Montecitorio e del fregio del Sartorio. Desidero associarmi al ringraziamento al Soprintendente per i beni artistici del Lazio, al Ministero dei beni e delle attività culturali, al Ministero delle infrastrutture, in particolare, ai servizi integrati delle infrastrutture e trasporti del Lazio, per l'indispensabile apporto, non solo professionale, ma anche finanziario offerto.
Per quanto concerne la questione del servizio di barbieria ricordata dall'onorevole Stucchi anche a nome di altri colleghi, segnalo che il personale addetto al reparto è costituito da 12 unità, di cui 6 entrate in servizio a partire dal 1o febbraio 2005. Sulla base dei dati relativi alla domanda di servizi, si ritiene che tale organico sia allo stato adeguato.
Circa l'esternalizzazione del ristorante dei deputati, sul modello del Senato, posso assicurare che approfondiremo il problema; in questa sede mi limito soltanto ad osservare che la situazione, in termini di pasti erogati e di addetti, è del tutto differente tra Camera e Senato.
L'onorevole Stucchi ha segnalato l'insufficienza delle aree per fumatori. A questo proposito ricordo che, al fine di contemperare la tutela della salute dei non fumatori con il rispetto delle esigenze dei fumatori, sono state realizzate nelle varie sedi della Camera trentuno aree attrezzate e che altre tre saranno realizzate nel prossimo futuro. È stata inoltre disposta la realizzazione, ai sensi della normativa nel frattempo intervenuta, della segnaletica che evidenzi, con appositi cartelli luminosi, la presenza delle aree attrezzate per fumatori e ne indichi il limite di massimo affollamento. Potremmo comunque, come collegio, valutare se, al termine del percorso che ho richiamato, si rendessero necessari ulteriori interventi.
Ricordo poi che il 18 luglio scorso abbiamo inviato a tutti i colleghi una lettera con la quale, in occasione dell'avvio della nuova legislatura, ricordavamo la vigenza del divieto di fumo nelle sedi della Camera, invitandoli anche a curare l'informazione dei loro collaboratori in ordine a tali disposizioni.
In merito ai prezzi dei gadgets in vendita presso il Punto Camera, ricordo che essi sono autonomamente stabiliti dalla Fondazione. Segnaliamo peraltro che il relativo listino, per quanto ci consta, offre oggetti a partire da 50 centesimi di euro. Resta nella competenza della FondazionePag. 4valutare l'individuazione di ogni altra iniziativa. Concordo peraltro con gli onorevoli Stucchi e Buontempo, che a ragione individuano la missione del Punto Camera nell'avvicinare i cittadini e, in particolare, i giovani alle istituzioni e soprattutto alla Camera dei deputati. Ci adopereremo comunque presso il consiglio di amministrazione della Fondazione per dare un impulso nella direzione indicata.
L'onorevole Quartiani segnala che si sono determinate le condizioni per poter ridimensionare le spese per le consulenze per le Commissioni bicamerali. Per parte nostra, desideriamo ricordare che le proposte di legge istitutive delle Commissioni di inchiesta sulla mafia e sul ciclo dei rifiuti, (già approvate dalla Camera e ora all'esame del Senato) introducono una significativa innovazione in questa materia, prevedendo che le spese di funzionamento delle predette Commissioni siano contenute entro tetti di spesa prestabiliti. In questo modo, l'esigenza di contenimento del bilancio interno della Camera viene contemperata con il rispetto dell'autonomia che la Costituzione riconosce alle Commissioni di inchiesta, poiché saranno queste ultime ad allocare le risorse disponibili in funzione delle priorità che ciascuna di esse avrà autonomamente individuato.
Circa l'opportunità di unificare alcune strutture amministrative presenti sia alla Camera sia al Senato, riteniamo che molto possa essere fatto sul piano dell'integrazione funzionale tra quelle strutture, nel rispetto di una politica di contenimento di costi, dell'autonomia organizzativa e delle diverse esigenze operative dei due rami del Parlamento.
Sul tema dei costi della politica e dei criteri sulla base dei quali devono essere gestite le risorse della Camera, sono intervenuti più o meno esplicitamente tutti gli iscritti alla discussione. Nella relazione del collega Albonetti è esposto con la massima chiarezza il punto di vista del Collegio dei questori su questi temi; nel rinviare pertanto all'intervento svolto ieri dal collega Albonetti, desidero citare testualmente un passaggio della relazione, che compendia il programma di lavoro dei questori: «Esigenza pienamente condivisa è che le risorse della Camera siano utilizzate in modo efficiente, ulteriormente razionalizzando la spesa, evitando gli sprechi, calibrando gli impegni delle risorse in base agli effettivi impegni di attuazione.
In proposito, posso assicurare che il progetto di bilancio per il 2007 ed il programma per l'attività amministrativa si muoveranno esattamente lungo queste linee guida, in un quadro di continuità con le scelte degli organi collegiali della XIV legislatura».
Da parte dell'onorevole Quartiani, ma anche di altri intervenuti è stata sottolineata l'esigenza che il rigore nella gestione di bilancio, si accompagni alla trasparenza nella gestione della spesa.
La linea della trasparenza è in effetti un indirizzo ormai consolidato, che ha condotto tra l'altro già da alcuni anni a rendere disponibili sul sito Internet della Camera gli emolumenti dei deputati, nonché ad istituire diversi canali di comunicazione con i cittadini, tra i quali da ultimo il canale televisivo satellitare.
Sul versante amministrativo, è da segnalare la progressiva armonizzazione della normativa interna all'ordinamento generale, testimoniata dall'approvazione del regolamento per l'accesso agli atti amministrativi, dal recepimento dei principi in materia di appalti pubblici di lavori avvenuto nel 2001 e dall'indirizzo dato dal Collegio dei questori di uniformare le procedure di scelta del contraente alle direttive comunitarie, ora trasfuse nel recentissimo codice dei contratti pubblici.
In ragione di questi indirizzi, l'amministrazione da tempo svolge le proprie gare di appalto nel rispetto delle forme di pubblicità stabilite dalla normativa comunitaria. Pubblica inoltre i relativi bandi sul sito Internet della Camera ed è soggetta al giudizio del competente organo giurisdizionale per i ricorsi avverso gli atti delle procedure di gara e di qualunque altro atto amministrativo.
In merito al tema della sicurezza, sollevato dall'onorevole Buontempo, segnalo, con particolare riferimento agli impianti,Pag. 5che il complesso programma pluriennale di ammodernamento in corso di realizzazione tiene conto della necessità di adeguare le strutture e gli impianti all'evoluzione normativa, nonché delle indicazioni derivanti dall'aggiornamento del documento di valutazione dei rischi e delle prescrizioni del piano di emergenza.
L'onorevole Buontempo ha anche segnalato l'esigenza che si ricorra solo in via eccezionale, per le alte professionalità non presenti in organico, a personale non dipendente dell'Amministrazione, anche per esigenze di riservatezza e sicurezza. Il tema dei limiti dell'esternalizzazione delle attività amministrative in effetti è all'attenzione del Collegio che, consapevole delle sue implicazioni, ha autorizzato il ricorso a contratti di appalto o a forme di lavoro flessibile solo nei casi strettamente necessari.
Alcuni degli interventi hanno affrontato il tema del sistema informatico della Camera. Non vi è dubbio che in questo settore vi sia una esigenza di continuo adeguamento all'evoluzione tecnologica, ma occorre dare atto che sono stati compiuti progressi considerevoli da quando alla Camera furono realizzati i primi progetti informatici.
L'informatizzazione ha consentito nel tempo una notevole crescita qualitativa e quantitativa dei processi di lavoro, offrendo importanti servizi ai deputati ed ai gruppi parlamentari e supportando la progressiva espansione dei compiti dell'Amministrazione. Tutto ciò a fronte di un andamento decrescente, negli ultimi anni, della spesa del settore.
Il Collegio dei questori, pertanto, intende promuovere ulteriori investimenti nel settore informatico, sempre nel quadro delle compatibilità finanziarie e valutando i nuovi progetti in funzione dell'efficienza della spesa.
In questo senso, il Collegio formulerà a breve alcune proposte concrete, tra le quali rientra la connessione wireless, richiamata nella discussione e in alcuni ordini del giorno. Ricordo peraltro che la questione della connessione wireless è stata oggetto di esame da parte del Collegio dei questori, prima, e dell'Ufficio di Presidenza, poi, sia adesso sia nella passata legislatura. L'Ufficio di Presidenza non è potuto pervenire ad una valutazione conclusiva al riguardo in ragione della fine della precedente legislatura.
Sui rilievi posti dall'onorevole Stucchi relativi ai collaboratori dei deputati, tema peraltro affrontato anche nell'ordine del giorno n. 9/Doc. VIII, n. 2/9 presentato dagli onorevoli Piscitello e Piro, vorrei precisare che la Camera non instaura un rapporto giuridico con i collaboratori dei deputati, in quanto tale rapporto di carattere strettamente fiduciario intercorre esclusivamente tra questi ultimi e i singoli parlamentari; né esso è privo di regolamentazione, risultando senz'altro applicabili - sotto la responsabilità delle parti, in particolare dei deputati, quanto agli oneri retributivi e previdenziali - le vigenti norme che regolano il rapporto di lavoro.
Ricordo, inoltre, che l'Ufficio di Presidenza ha già approvato una deliberazione finalizzata a garantire una maggiore trasparenza nei rapporti giuridici tra i deputati e i loro collaboratori, relativamente all'unico momento in cui la Camera ne viene a conoscenza, vale a dire al momento del rilascio dei tesserini di accesso alle propri sedi.
Con la citata deliberazione, infatti, è stato stabilito che i deputati possano far accreditare i collaboratori solo sulla base di un contratto conforme alla legislazione vigente ovvero previo rilascio di una autocertificazione attestante la non onerosità del rapporto.
Desidero infine sottolineare che il Collegio dei deputati questori è sensibile alle esigenze di tutela del lavoro prestato dagli stessi collaboratori e si riserva, quindi, di valutare le problematiche sollevate dai colleghi.
L'onorevole Buontempo ha toccato il tema della convenzione assicurativa per i deputati. Ricordo, innanzitutto, che l'affidamento dell'appalto per i servizi assicurativi ha formato oggetto, nel 2004, di una procedura di gara europea, che non ha potuto condurre ad alcuna aggiudicazione per assenza di offerte. La gara è stataPag. 6rinnovata, con bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, nel maggio di quest'anno ed è prossima la scadenza del termine per la presentazione delle offerte.
Ciò premesso, faccio presente che i massimali previsti per i deputati dalle attuali polizze sono stati adeguati dal Collegio dei deputati questori, da ultimo, nel 2003. È intendimento del Collegio operare una verifica delle tabelle di riferimento utilizzate per determinare gli indennizzi.
Per quanto riguarda il tema dei servizi offerti dall'agenzia viaggi che opera presso la Camera, sollevato dagli onorevoli Barbieri e Brigandì, faccio presente che gli uffici hanno invitato i responsabili dell'agenzia stessa ad utilizzare tutti gli strumenti informatici di cui dispongono, affinché gli utenti siano informati delle tariffe aeree esistenti sul mercato, ivi comprese quelle delle compagnie a basso costo, nonché quelle che possono essere individuate sui siti Internet. Gli utenti dovranno essere, altresì, informati sulle garanzie relative all'emissione dei corrispondenti titoli di viaggio. Al personale dell'agenzia è stato richiesto, inoltre, di garantire la più ampia informazione sulle tariffe praticate non solo nei giorni richiesti per il viaggio, ma anche nell'intero arco delle giornate immediatamente precedenti e successive, allo scopo di fornire una gamma più vasta di opzioni tra cui individuare la più conveniente.
Sempre in tema di viaggi, facciamo presente all'onorevole Contento (che si è riferito, in particolare, alle spese sostenute dai deputati eletti nella circoscrizione Estero) che sarà possibile approfondire ipotesi di convenzioni con le compagnie aeree maggiormente utilizzate da tali deputati, al fine di ottenere offerte più vantaggiose per l'Amministrazione, tenendo conto delle esigenze dei deputati stessi.
Negli interventi degli onorevoli Contento, Barbieri e Leone si è chiesto se sia stata effettuata una quantificazione degli oneri derivanti dall'autorizzazione alla costituzione in deroga di cinque gruppi parlamentari, intervenuta all'inizio della presente legislatura. Al riguardo, desidero segnalare che tale autorizzazione determina direttamente oneri per maggiori contributi ai gruppi, complessivamente quantificabili in circa 800 mila euro annui a regime. Ovviamente, e per dovere di completezza, preciso che a tali importi vanno aggiunti quelli relativi agli oneri derivanti dall'integrazione della composizione del nuovo Ufficio di Presidenza, che, a regime, ammontano a circa un milione e 750 mila euro.
In tal senso, desidero inoltre precisare che la dinamica di crescita del capitolo 135 del bilancio interno, relativo ai contributi ai gruppi parlamentari, sconta anche l'effetto di altri provvedimenti in favore dei gruppi, adottati sul finire della XIV legislatura ed all'inizio di quella in corso. Sottolineo che tali provvedimenti non hanno inciso sugli equilibri complessivi del bilancio, che, come detto, registra un'ulteriore diminuzione della dotazione.
PRESIDENTE. Mi scusi, signor questore.
Vorrei invitare le deputate ed i deputati a tenere un comportamento che consenta al questore di svolgere il suo intervento e di essere ascoltato. Grazie.
Prego, questore Colucci, prosegua pure.
FRANCESCO COLUCCI, Questore. Colgo l'occasione, peraltro, per precisare, con riferimento all'intervento dell'onorevole Quartiani, che, come ha già segnalato il questore Albonetti nella sua relazione, la delibera che all'inizio della presente legislatura ha rivisto gli importi di alcuni scaglioni del contributo unico ha altresì previsto che gli incrementi apportati assorbano ogni altro adeguamento del contributo stesso fino al 31 dicembre 2008.
Per quanto riguarda l'intervento dell'onorevole Borghesi, ribadisco che la crescita delle spese nel 2006, come già evidenziato nella relazione illustrativa del collega Albonetti, in parte è da ricondurre al complesso delle spese connesse al cambio della legislatura. Depurando la spesa degli effetti fisiologicamente connessi alloPag. 7svolgimento delle elezioni politiche nel 2006 e al netto delle risorse finanziarie allocate nei fondi di riserva, la dinamica di crescita risulta pari al 2,06 per cento. Per i successivi anni del triennio, si prevede che la spesa della Camera cresca soltanto dell'1,98 per cento, nel 2007, e del 2, 51 per cento, nel 2008.
Mi sembra di poter quindi affermare - spero che i colleghi siano d'accordo - che le cifre che ho appena citato dimostrano come il bilancio della Camera sia assolutamente in linea con gli obiettivi di finanza pubblica, come risultanti dagli ultimi documenti approvati al riguardo dal Parlamento.
In questo contesto, voglio precisare, con riferimento alla riduzione del 10 per cento delle spese dei Ministeri, evocata dal collega Borghesi, che essa era prevista nella legge finanziaria per il 2006, richiamata poi dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 6 giugno 2006, solo in relazione a talune limitate tipologie di spesa.
Sottolineo, inoltre, che la crescita percentuale della dotazione della Camera dei deputati per il 2006, nonostante il citato cambio di legislatura, è inferiore a quella degli altri organi costituzionali, a riprova dell'efficacia degli sforzi compiuti nell'esercizio in corso per cooperare alle complessive strategie di contenimento delle dinamiche di bilancio.
Con riferimento all'intervento dell'onorevole Contento, che ha sottolineato l'importanza di tener conto, ai fini della previsione di bilancio, delle risultanze consuntive dell'esercizio precedente e ha chiesto chiarimenti in ordine alla dinamica di alcune specifiche voci, preciso, in particolare, che le previsioni di spesa del 2006, per le locazioni di cui al capitolo 55, risultano in diminuzione, in quanto il contratto riferito alla locazione di uno degli immobili in uso prevede un pagamento biennale anticipato, che è stato effettuato ad integrale carico del bilancio del 2005.
Per quanto riguarda il personale estraneo (capitolo 105), l'incremento previsto nel relativo stanziamento per l'anno 2006 è da ricondurre principalmente alla voce «Emolumenti per servizi di segreteria»; tale aumento è determinato dall'esigenza di corresponsione dei trattamenti di fine rapporto al personale estraneo che ha maturato il relativo diritto al termine della XIV legislatura ed assume, quindi, a questo riguardo, carattere non ricorrente. Conformemente a tale circostanza, le previsioni di spesa inserite nel bilancio triennale per il 2007 e il 2008 sono inferiori a quelle preventivate per il 2006. In misura minore, ha inoltre influito sull'andamento di tale voce di bilancio la necessità di tener conto degli incrementi retributivi per tale personale e delle spese relative alla composizione delle segreterie delle cariche istituzionali.
Per quanto riguarda il capitolo 125, relativo alle spese per le iniziative di comunicazione e di informazione esterna, l'incremento è da attribuirsi alle spese per lo sviluppo del canale satellitare, in base alle indicazioni elaborate nella passata legislatura dall'apposito Comitato costituito nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza.
Più in generale, ritengo di evidenziare che la comparazione in uso tra le previsioni di bilancio e le previsioni definitive riferite all'esercizio precedente assicura una piena omogeneità delle grandezze raffrontate e, per questo, appare opportuno confermarla anche per il futuro.
Con riferimento a quanto sostenuto dal collega Barbieri sulle previsioni di spesa per il personale, devo innanzitutto ricordare che l'Ufficio di Presidenza, nella precedente legislatura, ha mantenuto una linea di rigore nella concessione di aumenti stipendiali e che il piano di reclutamento per il triennio 2004-2006, approvato dagli organi competenti, ha già prodotto i suoi effetti, in quanto le procedure concorsuali previste sono state quasi tutte ultimate. Mi riferisco, in particolare, ai concorsi per collaboratore, documentarista, collaboratore tecnico addetto al reparto servizi radiofonici e televisivi e barbieri. Le anzidette previsioni tengono altresì conto delle conseguenze di ordine finanziario connesse alle decisioni dell'Ufficio di Presidenza di mantenere aperte lePag. 8graduatorie per i concorsi già conclusi per i consiglieri di professionalità generale e di biblioteca, per assistenti parlamentari e per barbieri.
Vorrei, infine, ricordare che, come risulta dai dati ISTAT pubblicati nel sito del medesimo istituto, il complesso delle retribuzioni nel settore pubblico e privato registra nel 2006 un incremento del 2,7 per cento.
Desidero, infine, comunicare che l'Ufficio di Presidenza, nella riunione di ieri pomeriggio, ha approvato la proposta del Collegio dei questori di istituire un comitato consultivo per l'attività del servizio sanitario e di pronto soccorso della Camera.
Concludendo, ribadisco, a nome del Collegio, il ringraziamento ai colleghi per il contributo offerto con i loro interventi nella discussione generale sui documenti di bilancio interno e con gli ordini del giorno presentati, sui quali - lo ripeto - il collega Galante, tra breve, esprimerà il parere (Applausi).
MATTEO BRIGANDÌ. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MATTEO BRIGANDÌ. Signor Presidente, ieri ho sollevato una questione che avevo posto già in precedenza alla Presidenza, la quale aveva trasmesso tale richiesta ai deputati questori affinché fornissero una risposta. I questori non hanno inteso rispondere alla mia lettera e questa mattina non hanno risposto alla questione che ho sollevato nella giornata di ieri e che è espressa nel resoconto stenografico della seduta di ieri alle pagine 32 e 33, seconda e prima colonna.
È essenziale per un deputato conoscere le regole cui deve attenersi riguardo all'abbigliamento da usare in quest'aula. Vorrei ricevere una risposta al riguardo, qui e adesso.
FRANCESCO COLUCCI, Questore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FRANCESCO COLUCCI, Questore. Signor Presidente, vorrei ricordare al collega Brigandì che, per quanto riguarda l'abbigliamento e la posizione dei singoli deputati, le norme sono quelle vigenti.
Noi abbiamo sempre invitato tutti a tenere un comportamento corretto. Non è che non abbiamo voluto rispondere alla lettera del collega inviata alla Presidenza, ma riteniamo che il comportamento da lui richiamato sia legato al senso di responsabilità presente in ognuno e soprattutto alla figura che ognuno di noi rappresenta all'interno e all'esterno di questo Parlamento (Il deputato Brigandì si toglie la giacca - Applausi di deputati del gruppo di Forza Italia).
PRESIDENTE. Invito il deputato Brigandì ad evitare atteggiamenti provocatori e ad indossare la giacca, come di consuetudine.