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Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Rileva che si dovrebbe procedere ora al seguito della discussione del disegno di legge di conversione n. 1610.
GINO SPERANDIO (RC-SE). In qualità di relatore, rileva che non sussistono le condizioni per procedere al seguito dell'esame del disegno di legge di conversione n. 1610, anche in considerazione del fatto che la V Commissione non ha espresso il prescritto parere.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Chiede al Governo di chiarire se non intenda insistere per la conversione in legge del provvedimento d'urgenza.
GIUSEPPE RUVOLO (UDC). Giudicate singolari le considerazioni svolte, in qualità di relatore, dal deputato Sperandio, ritiene poco seria la posizione assunta dal Governo e dalla maggioranza.
LUCA BELLOTTI (AN). Sottolinea che la maggioranza non è riuscita a giungere ad un accordo al proprio interno sulla questione affrontata nel provvedimento d'urgenza.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Invita la Presidenza a promuovere le iniziative più opportune affinché un rappresentante del Governo giunga in aula e fornisca i chiarimenti richiesti dai deputati intervenuti.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Richiamate le finalità perseguite dal decreto-legge n. 251 del 2006, sottolinea che il suo gruppo insiste perché esso sia convertito in legge nel testo originario.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Lamenta l'assenza in aula di un rappresentante del Governo, che invita a fornire chiarimenti circa i suoi intendimenti in ordine al prosieguo dell'iter del disegno di legge di conversione n. 1610, sottolineando altresì che l'emanazione del relativo provvedimento d'urgenza non è stata preceduta dalla concertazione con le categorie sociali interessate.
ROBERTO SALERNO (AN). Sottolineata la necessità di individuare soluzioni finalizzate a risolvere la questione delle procedure di infrazione aperte in sede comunitaria, giudica opportuno porre fine alla criminalizzazione dell'attività venatoria.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Giudicate parzialmente strumentali le considerazioni svolte dai deputati di opposizione, conviene peraltro sull'opportunità che il Governo chiarisca la propria posizione circa il prosieguo dell'iter del provvedimento d'urgenza in materia di fauna selvatica, ritenendo ragionevole rinviarne l'esame ad altra seduta, considerata anche l'assenza del prescritto parere della V Commissione.
LEONARDO MARTINELLO (UDC). Richiama le ragioni per le quali giudica opportuno che il Governo dichiari di non insistere per la conversione in legge del decreto-legge n. 251 del 2006.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Prospetta l'opportunità che, ove il decreto-legge n. 251 del 2006 decadesse, il Governo adotti un nuovo provvedimento d'urgenza che recepisca le istanze rappresentate nel corso dell' iter parlamentare, nonché dalle categorie sociali interessate.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Francescato, auspica che si approvi il testo originario del provvedimento d'urgenza emanato dal Governo, fortemente snaturato nel corso dell'iter parlamentare.
FILIPPO MISURACA (FI). Richiamate le responsabilità imputabili al Governo ed alle forze politiche più radicali della maggioranza, invita la Presidenza a non dare più corso all'iter del disegno di legge diPag. XIconversione n. 1610, anche in considerazione del fatto che è già iniziata la sessione di bilancio.
PIER PAOLO CENTO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel prendere atto dei rilievi formulati, ritiene che rientri nella sovranità del Parlamento assumere decisioni in merito al prosieguo dell'iter del disegno di legge di conversione n. 1610.
PRESIDENTE. Ritiene che, alla luce degli interventi svolti e considerata anche la mancanza del prescritto parere della V Commissione, non sussistano le condizioni per procedere nella seduta odierna al seguito della discussione del disegno di legge di conversione n. 1610, che pertanto avrà luogo nella seduta di domani.
Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI