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Discussione sulle comunicazioni del Governo.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta odierna.
Dichiara aperta la discussione sulle comunicazioni del Governo.
IACOPO VENIER (Com.It). Sottolineato che il suo gruppo sosterrà con determinazione il Governo, auspica, in particolare, l'immediato ritiro delle truppe italiane dall'Iraq e la costituzione di una Commissione d'inchiesta per far luce sulla tragica morte del dottor Calipari.
SABINA SINISCALCHI (RC-SE). Nell'auspicare il perseguimento del valore primario della pace nella politica estera dell'Italia, invita il Governo ad una chiara inversione di rotta in tema di giustizia sociale e di aiuto allo sviluppo dei paesi più poveri.
SIMONE BALDELLI (FI). Stigmatizzate le politiche giovanili delineate nel programma del Governo Prodi, preannunzia un forte impegno della sua parte politica contro il precariato.
GIUSEPPE LUMIA (Ulivo). Nell'auspicare il ripristino di un sostanziale rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni, ritiene che il Governo Prodi saprà coniugare l'adozione di politiche finalizzate allo sviluppo con la dimensione della legalità, elementi decisivi soprattutto nel Mezzogiorno.
VALENTINA APREA (FI). Nel giudicare irresponsabile la scelta del Governo di scorporare il Ministero dell'istruzione da quello dell'università e della ricerca, in evidente contrasto con il decreto legislativo Pag. IVn. 300 del 1999, ricorda le positive riforme messe a punto nella scorsa legislatura dal Dicastero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Preannunzia altresì un'incisiva opposizione ad eventuali politiche corporative che potrebbero essere attuate nel mondo della scuola.
ENRICO COSTA (FI). Osservato che l'attuale coalizione di Governo non appare animata da spirito costruttivo, bensì dall'intenzione di smantellare quanto realizzato dal precedente Esecutivo, sottolinea le devastanti conseguenze che ne deriveranno, segnatamente per la competitività e la produttività del Paese.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Auspica che le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio, laddove fanno riferimento alla necessità di superare la grave crisi della giustizia, rappresentino un primo passo verso l'individuazione di soluzioni idonee a completare percorsi di riforma da tempo iniziati, anche attraverso l'adozione di provvedimenti di clemenza e la promozione di una moratoria universale delle esecuzioni capitali.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Nel sottolineare l'incoerenza e la contraddittorietà delle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio e delle posizioni espresse da esponenti della maggioranza, preannunzia un'incisiva azione dell'opposizione a sostegno di quanto realizzato dal precedente Governo, segnatamente nell'ambito della difesa della legalità, del diritto alla vita e della sicurezza dei cittadini.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Osservato che l'attuazione del programma politico dell'Unione determinerà un miglioramento della qualità della vita delle famiglie italiane, sottolinea l'importanza di rivolgere una particolare attenzione alle esigenze della capitale del Paese.
ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Richiamati gli aspetti salienti dell'intesa elettorale conclusa dal movimento autonomista valdostano con l'Unione, assicura che sosterrà lealmente l'azione dell'Esecutivo, sul cui programma manifesta un orientamento favorevole.
RICCARDO MIGLIORI (AN). Rilevato che il suo gruppo non è pregiudizialmente insensibile all'auspicio, formulato dal Presidente del Consiglio, di instaurare forme di più proficuo dialogo tra maggioranza ed opposizione, paventa tuttavia che l'azione dell'Esecutivo sarà improntata ad una visione politica statica ed arretrata.
CHIARA MORONI (FI). Sottolineate le antitetiche divergenze politiche esistenti fra maggioranza ed opposizione, paventa, in particolare, i deleteri effetti derivanti dalle misure prospettate dal Governo nel settore della giustizia; giudica altresì confuse e di stampo burocratico le dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio.
KHALED FOUAD ALLAM (Ulivo). Nel ritenere che la politica dell'Esecutivo consentirà di contemperare la duplice esigenza di rilanciare l'economia e di garantire forme di più avanzata giustizia sociale, sottolinea i positivi effetti derivanti dall'auspicabile ritiro del contingente italiano presente in Iraq, ove peraltro sono in corso cambiamenti di portata storica.
TANA DE ZULUETA (Verdi). Manifestata condivisione per le scelte di politica estera preannunziate dal Presidente del Consiglio, segnatamente con riferimento alle vicende irachene ed alle strategie di contrasto del terrorismo internazionale, ritiene che la crisi in atto in Iran debba essere risolta mediante gli strumenti diplomatici; auspicata, inoltre, la denuclearizzazione di tutti i paesi del Mediterraneo, sottolinea l'importanza di rilanciare il processo unitario e costituzionale che interessa l'Unione europea.
GAETANO FASOLINO (FI). Ricordato che è compito delle istituzioni rispettare tutte le convinzioni etiche e religiose, in Pag. Vparticolare quelle più diffuse nel Paese, preannunzia che negherà la fiducia al Governo.
KATIA BELLILLO (Com.It). Nel preannunziare che il suo gruppo accorderà la fiducia al Governo, auspica una coerente attuazione di politiche economiche e sociali che favoriscano l'uguaglianza tra i cittadini, anche sulla base del fondamentale principio di laicità dello Stato.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Nel preannunziare che il suo gruppo accorderà con convinzione la fiducia al Governo, auspica l'attuazione di un progetto politico forte che coniughi le istanze provenienti dalle diverse componenti della coalizione di centrosinistra. Sottolinea altresì la necessità di perseguire rigorose politiche di tutela ambientale e di riconoscere alle donne un ruolo centrale nella vita del Paese.
STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI (FI). Nel giudicare il Governo Prodi inidoneo a proseguire il percorso riformatore tracciato nella scorsa legislatura, preannunzia un'opposizione ferma ed intransigente al nuovo Esecutivo, lamentando il tentativo di burocratizzare e centralizzare le istituzioni, che ritiene contraddittorio rispetto alle esigenze di modernizzazione del Paese.
NICOLA TRANFAGLIA (Com.It). Nell'esprimere apprezzamento, in particolare, per l'intendimento del Governo di valorizzare la ricerca scientifica, la scuola e l'università, al fine di renderle essenziali fattori di promozione dello sviluppo culturale, economico e sociale del Paese, sottolinea la necessità di riaffermare valori fondamentali quali la laicità e la democraticità delle istituzioni.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Preannunzia che negherà la fiducia al Governo, giudicando non condivisibili, tra l'altro, le posizioni espresse dal Presidente del Consiglio relativamente alla missione del contingente italiano in Iraq; lamenta altresì, più in generale, l'impostazione paternalistica e statalista che connota il programma dell'Esecutivo.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Lamenta l'assenza, nell'enunciazione delle linee programmatiche del Governo, di riferimenti concreti alle politiche per le famiglie, a favore delle quali occorre invece adottare misure urgenti; preannunzia altresì che la sua parte politica non accetterà, al riguardo, soluzioni di stampo meramente assistenzialistico.
SALVATORE CANNAVÒ (RC-SE). Pur preannunziando che concederà la fiducia all'Esecutivo, manifesta talune riserve su alcuni aspetti del programma di Governo; giudica indispensabile, in particolare, un segnale di discontinuità rispetto alle politiche liberiste attuate negli ultimi anni. Sottolinea inoltre la necessità di istituire una Commissione di inchiesta sui fatti di Genova del 2001, di ritirare i contingenti italiani dall'Iraq e dall'Afghanistan, nonché di prevedere la tassazione delle rendite finanziarie.
PAOLO UGGÈ (FI). Manifestato un orientamento contrario alle dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, che giudica generiche, lacunose e prive dell'indicazione di soluzioni concrete, lamenta la particolare disattenzione mostrata ai settori delle infrastrutture e dei trasporti.
MICHAELA BIANCOFIORE (FI). Nel paventare i rischi connessi alla politica economica attuata in Alto Adige dalla maggioranza di centrosinistra, preannunzia che negherà con convinzione la fiducia al Governo.
OSVALDO NAPOLI (FI). Ricordato il severo giudizio espresso sul Governo da un autorevole esponente della maggioranza, ritiene inquietanti, in particolare, le misure fiscali prospettate per risanare la finanza pubblica regionale, segnatamente con riferimento allo sforamento dei limiti previsti per le spese sanitarie.
Pag. VIENRICO MONTANI (LNP). Auspica che l'Esecutivo prosegua nell'azione di contrasto alle contraffazioni, già intrapresa dal precedente Governo di centrodestra.
MICHELE POMPEO META (Ulivo). Nel manifestare piena disponibilità ad instaurare con l'opposizione un rapporto improntato al dialogo ed al confronto, in coerenza con quanto si evince dalle dichiarazioni programmatiche del Governo, sottolinea la necessità di adottare adeguate misure a favore della capitale del Paese.
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 15,30.
La seduta, sospesa alle 12, è ripresa alle 15,35.