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Informativa urgente del Governo sugli sviluppi della situazione in Libano.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 26).
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Rende all'Assemblea l'informativa (vedi resoconto stenografico pag. 26).
UMBERTO RANIERI (Ulivo). Manifestata preoccupazione per gli sviluppi della complessa situazione in Libano, a suoPag. Vavviso strettamente connessa alla crisi mediorientale, ritiene tuttavia che non debbano essere sottovalutati i positivi risultati conseguiti dall'iniziativa politico-diplomatica assunta dall'Italia; giudicata quindi imprescindibile la tutela della sovranità, dell'indipendenza e dell'integrità territoriale, fortemente minacciata dalle interferenze di altre potenze dell'area, sottolinea la necessità di favorire la ripresa del dialogo tra le diverse forze politiche rappresentate nel Parlamento libanese, che auspica torni al più presto a riunirsi. Nel ritenere altresì essenziale che la comunità internazionale garantisca adeguati aiuti di carattere economico-finanziario, auspica che il dibattito in corso sia interpretato quale inequivocabile segnale di amicizia e solidarietà verso la popolazione libanese.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Nel rivolgere preliminarmente il ringraziamento del suo gruppo ai militari italiani impegnati in Libano, nonché sentimenti di solidarietà allo Stato di Israele per il recente attentato subito, osserva che l'impegno italiano all'interno della missione UNIFIL in Libano è stato fortemente sostenuto dalla sua parte politica al fine di restituire piena statualità ed autorevolezza al Governo di un Paese che riveste particolare importanza per la stabilizzazione del Medio Oriente. Nell'esprimere forte preoccupazione per il precipitare della crisi, ritiene che l'Italia non potrebbe assistere in modo passivo alla messa in discussione o al rovesciamento dell'attuale assetto politico-istituzionale in Libano, rilevando che tale eventualità rischierebbe di far venir meno le ragioni della presenza militare nell'area.
MARCO ZACCHERA (AN). Manifestata condivisione per le preoccupazioni espresse dal deputato Casini, riterrebbe opportuno estendere l'ambito territoriale della meritoria azione svolta nell'ambito della missione UNIFIL. Sottolineata altresì la necessità che il Parlamento libanese riprenda la propria attività, giudica tuttora pericolosa l'azione condotta da Hezbollah. Osservato, inoltre, che dovrebbero essere assunte più incisive iniziative volte all'individuazione dei responsabili dell'assassinio del premier Hariri, esprime solidarietà allo Stato di Israele per il recente attentato subito.
ALÌ RASHID KHALIL (RC-SE). Osservato che l'intervento della comunità internazionale ha sicuramente contribuito a ristabilire la pace e la sicurezza in Libano ed a garantire il rigoroso rispetto della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, auspica che il medesimo impegno venga esteso all'area israelo-palestinese, per garantire stabilità e pace al Libano ed all'intero Medio Oriente.
DARIO RIVOLTA (FI). Giudicata condivisibile la scelta del Governo di inviare un contingente militare italiano in Libano, esprime tuttavia perplessità per la scarsa chiarezza delle regole d'ingaggio. Richiamate, quindi, le cause interne della crisi libanese, segnatamente con riferimento ad un sistema elettorale che ha favorito le divisioni etniche della popolazione, sottolinea la negativa influenza esercitata da Iran e Siria, nei cui confronti chiede al Governo di assumere una forte iniziativa diplomatica. Nel ritenere altresì essenziale che il Parlamento libanese riprenda la propria attività, invita Governo e forze politiche italiane ad attivarsi nei confronti di autorità ed esponenti politici libanesi al fine di favorire il superamento dell'attuale situazione di crisi.
ANGELO ALESSANDRI (LNP). Pur giudicando esaustiva l'informativa resa dal viceministro Intini, ritiene di dover ribadire le perplessità già espresse dal suo gruppo in merito alla missione militare italiana in Libano, relative, in particolare, alla scarsa chiarezza di una strategia di lungo periodo per la stabilizzazione e la pacificazione di quel paese. Sottolinea a tal proposito la necessità di garantire l'autorevolezza del Governo libanese, fortemente minacciata dalle pesanti interferenze di Siria e Iran.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Nel manifestare piena fiducia al Governo italianoPag. VIper l'azione diplomatica che sta svolgendo in relazione alla difficile situazione libanese, esprime sentimenti di solidarietà nei confronti dei popoli israeliano e palestinese.
GIOVANNI CREMA (RosanelPugno). Nel ringraziare il viceministro Intini per l'informativa resa, esprime apprezzamento per l'azione di mediazione svolta dal Governo italiano e dalla comunità internazionale per la stabilizzazione del Libano. Osserva, altresì, che l'obiettivo primario del disarmo delle milizie Hezbollah dovrebbe essere perseguito rimuovendo le cause dell'ampio consenso popolare che connota il loro operato.
TANA DE ZULUETA (Verdi). Nel ringraziare il viceministro Intini per l'informativa resa, si associa alle considerazioni svolte dal deputato Ranieri circa la necessità che la comunità internazionale chieda agli interlocutori libanesi un fattivo impegno per la ricerca di un accordo politico che consenta di riconvocare il Parlamento per individuare soluzioni idonee a tutte le questioni aperte. Sottolinea, quindi, l'importanza del ruolo svolto dall'Italia nel portare avanti un complesso dialogo con i popoli del Medio Oriente, ove si sono riaperti pericoloso focolai di guerra e di violenza.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Nell'esprimere apprezzamento per l'impegno del Governo nell'ambito della grave crisi libanese, sottolinea la necessità di un'attenta riflessione sulle molteplici cause della stessa, tra le quali richiama, in particolare, le divisioni confessionali e le tensioni provocate dalla condizione dei profughi palestinesi. Rilevata, quindi, la fondamentale importanza della missione UNIFIL, quale strumento per contribuire ad individuare efficaci soluzioni alle questioni politiche e sociali ancora aperte, rivolge, a nome del suo gruppo, un ringraziamento ai militari italiani impegnati in quel contesto ed auspica la convocazione di una Conferenza internazionale per la stabilizzazione della situazione in Libano.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,50, è ripresa alle 17.