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Allegato A
Seduta n. 39 del 21/9/2006
(Sezione 2 - Piano di ristrutturazione del gruppo Ferrovie dello Stato)
B)
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
è in corso una riorganizzazione del gruppo Ferrovie dello Stato, che prevede, tra l'altro, di dividere una delle due principali società operative, Trenitalia, in tre distinte società (una per il settore cargo, una per il settore della media e lunga percorrenza e una per il settore del trasporto regionale);
queste società dipenderebbero direttamente dalla holding Ferrovie dello Stato, cui resterebbe anche la proprietà della società Rete ferroviaria italiana, gestore dell'infrastruttura ferroviaria;
tale indirizzo, secondi gli interpellanti, contravviene alla normativa comunitaria, che prevede un distacco formale e sostanziale dell'infrastruttura ferroviaria Rete ferroviaria italiana dall'operatore di trasporto Trenitalia, per garantire l'imparzialità della struttura nel momento in cui anche il trasporto passeggeri sarà aperto alla concorrenza di altri operatori;
questo orientamento, lungi dal collocare Trenitalia nella logica di competere alla pari con i nuovi operatori, riporterebbe la società di trasporto delle Ferrovie dello Stato all'interno di una logica dirigistica, al contrario di quanto delineato sia dalla normativa comunitaria, sia dai conseguenti provvedimenti legislativi nazionali, che delineano, invece, per Trenitalia uno scenario di effettiva e compiuta privatizzazione, al fine di avere caratteristiche il più possibile simili a quelle dei propri concorrenti futuri -:
se tale indirizzo non renda, pertanto, impossibile la liberalizzazione del mercato ferroviario, in quanto l'operatore Trenitalia apparterebbe al proprietario dell'infrastruttura, con evidente dissimmetria competitiva.
(2-00132)
«Volontè, Vietti, Tassone, Dionisi, Oppi».
(19 settembre 2006)