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Allegato B
Seduta n. 12 del 15/6/2006
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INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
RONCONI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
la nuova normativa in materia di nomina degli scrutatori per i seggi elettorali prevede la nomina degli stessi da parte delle commissioni elettorali comunali composte da 4 consiglieri eletti dal Consiglio Comunale di cui almeno uno rappresentante della minoranza consiliare;
la norma prevede altresì che in caso di non unanimità sulle designazioni di ciascun seggio si proceda per votazione assegnando a ciascun componente un solo voto;
la ratio della previsione di garanzia di un membro della minoranza nella commissione trova giustificazione nella delicatezza del compito che sono chiamati a svolgere gli scrutatori durante le operazioni di scrutinio;
è altresì evidente che il passaggio dal metodo del sorteggio alla nomina da parte dei consiglieri della commissione elettorale ha determinato la politicizzazione degli stessi;
per garantire equilibrio, trasparenza e imparzialità è necessario che la previsione della presenza di un membro di minoranza all'interno della commissione elettorale si traduca nella reale e concreta possibilità di individuare in ciascun seggio elettorale almeno uno scrutatore di gradimento della minoranza stessa;
tale previsione è stata rispettata utilizzando il meccanismo previsto dalla legge per le elezioni politiche del 9 e 10 aprile scorso, in quanto la legge prevede per ciascun seggio un numero di scrutatori pari a quattro e quindi ciò garantisce al membro di minoranza di realizzare in concreto la designazione in ogni seggio di uno scrutatore di suo gradimento;
invece la normativa per il referendum confermativo del 25 e 26 giugno prevede la designazione in ogni seggio di tre scrutatori e ciò ha determinato in alcuni comuni ad esempio quello di Terni in cui si dovevano nominare 393 scrutatori che la maggioranza ha deciso di offrire alla minoranza l'indicazione di soli 100 scrutatori in luogo dei 131 previsti dalla ratio della legge -:
quali provvedimenti urgenti intende assumere il Ministro affinché sia assicurata la pluralità delle presenze nei seggi elettorali da parte degli scrutatori evitando che le maggioranze consiliari possano determinare una composizione dei seggi elettorali non rispondenti ai criteri di correttezza trasparenza e pluralità garantiti dalla costituzione.
(4-00262)
FUGATTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nei giorni 25 e 26 giugno prossimi si svolgerà il referendum costituzionale sulla riforma della parte II della Costituzione;
in concomitanza con tale consultazione nei giorni 23, 24, 25 giugno 2006 si terrà a Nomi (Trento) la festa dell'Unità;
la concomitanza di detta manifestazione politica con la consultazione referendaria potrebbe porre degli indubbi profili di legalità sotto il profilo del rispetto della disciplina sulla propaganda elettorale, giacché ai sensi dell'articolo 9, primo comma della legge 4 aprile 1956, n. 212 nel giorno precedente e in quelli stabiliti per la consultazione sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri manifesti di propaganda;
il seggio elettorale di Nomi si trova nelle vicinanze del luogo dove si svolgerà la festa dell'Unità che, ovviamente, ha matrice politica trattandosi della 59o edizione, con il conseguente rischio che possa risultare violata anche la disposizione del comma 2 del citato articolo che vieta nei giorni destinati alla votazione ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall'ingresso delle sezioni elettorali;
in altre circostanze analoghe a quella in oggetto, le autorità competenti si sono premunite di far rinviare lo svolgimento di altre feste paesane prive di connotazioni politiche, sia per non disturbare il tranquillo afflusso degli elettori ai seggi, sia per motivi di ordine pubblico;
lo svolgimento della festa dell'Unità nella stessa data del referendum risulta essere una decisione discutibile sotto il profilo della opportunità istituzionale e politica, in quanto è poco «discrezionale» che in un momento così importante per le decisioni prese dai cittadini quale è quello del referendum, questi ultimi si vedano nelle piazze e nelle strade della propria città una manifestazione che ha dei chiari caratteri politici di parte, come è appunto la festa dell'Unità -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra descritti;
se non ritenga di dover porre in essere, nell'ambito delle proprie competenze, le iniziative necessarie al fine di assicurare l'ordinato svolgimento della consultazione referendaria, evitando che possano esservi violazioni delle norme disciplinanti la propaganda politica in occasione di consultazioni elettorali e referendarie.
(4-00263)
CASSOLA. - Al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
la carta d'identità elettronica (CIE) per i residenti in Italia, introdotta dall'articolo 2, comma 10, della legge n. 127 del 1997, dopo essere stata sperimentata in alcuni comuni italiani maggiormente dotati di necessari software e hardware per l'impostazione del lavoro, sta per interessare, seppur con notevoli difficoltà organizzative, tutto il territorio nazionale;
relativamente agli italiani residenti all'estero, «La carta di identità elettronica e il documento di identità elettronico sono rilasciati dal comune di residenza o di iscrizione all'Anagrafe italiani residenti all'estero (AIRE)....» come stabilito dal comma 1, articolo 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 437 del 1999;
ciò, evidentemente, obbliga gli italiani residenti all'estero a fare ritorno presso il comune di origine per richiedere il documento -:
se non ritengano di adottare iniziative normative finalizzate a consentire, magari attraverso i Consolati locali, l'ottenimento della carta di identità elettronica, ovvero il documento d'identità elettronico, anche agli italiani residenti all'estero.
(4-00274)
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi un gravissimo fatto di sangue, consumato a Briatico (Vibo Valentia), ha destato viva preoccupazione in tutti i cittadini calabresi;
è stato, infatti, trovato carbonizzato nella sua auto il corpo dell'imprenditore Fedele Scarcella, componente dell'associazione «Sos Impresa»;
l'imprenditore Scarcella, aveva nel 1998 denunziato e fatto arrestare i suoi aguzzini in Gioia Tauro e nel 2000 si era trasferito in provincia di Vibo Valentia;
poiché l'imprenditore Fedele Scarcella era diventato un attivista dell'antiracket, il suo omicidio ha destato viva preoccupazione nell'intera Calabria;
il corpo carbonizzato del signor Scarcella è, peraltro, stato trovato nel vibonese, dove da qualche mese si sta assistendo ad una preoccupante ascesa dell'attività criminale evidenziata da quotidiani attentati ed atti intimidatori;
gli operatori turistici, gli imprenditori, i commercianti ed i professionisti sono stritolati dai clan che impongono mazzette, forniture, operai, e guardianie;
anche se nei giorni scorsi il processo d'Appello ha sancito, per la prima volta l'esistenza del clan mafioso dei Mancuso di Limbadi, assicurando alla sbarra 31 persone coinvolte nell'operazione Dinasty, i loro sostituti e le giovani leve, assetate di dominio, esercitano quotidianamente le loro pressioni sull'intero territorio;
tutti gli imprenditori sono sfiduciati di fronte alla strategia del terrore posta in essere dagli uomini della 'ndrangheta;
colpi di pistola contro esercizi commerciali, incendi di automobili, furgoni e attrezzi agricoli, attentati incendiari contro fabbriche, videoteche e lidi, persino colpi di pistola contro l'auto del capogruppo di opposizione del Comune di Briatico, nel cui territorio è stato ritrovato il cadavere carbonizzato dell'imprenditore Scarcella: il tutto non può lasciare privi di grande paura e preoccupazione i cittadini di quel territorio;
poche settimane fa, in pieno centro a Vibo Valentia, è stato, altresì, ucciso il pastore Pasquale Franzè;
ieri l'ultimo preoccupante appello lanciato dal Presidente degli industriali calabresi, Filippo Callipo -:
se disponga di informazioni sulla matrice degli omicidi ed attentati sopra citati e sulla preoccupante ascesa della pressione criminale sul territorio vibonese;
quali urgenti iniziative intenda assumere per garantire le massime condizioni di sicurezza dei cittadini di quell'intero territorio.
(4-00276)