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Allegato B
Seduta n. 12 del 15/6/2006
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POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta scritta:
SPERANDIO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che:
il Consorzio agrario provinciale di Ferrara veniva posto in liquidazione coatta amministrativa in data 2 luglio 1991 con apposito provvedimento dell'allora Ministero dell'agricoltura e foreste:
con ripetuti atti, tra il 1991 e il 2004, il Consorzio agrario provinciale di Ferrara costituiva e/o partecipava nelle società Pegaso srl, Andromeda srl e Cap Petroli srl, sottoscrivendo altresì nel corso del tempo gli aumenti del capitale sociale - ove deliberati - delle predette società;
taluna delle predette società a sua volta risultava essere direttamente o indirettamente partecipata dalla Pegaso srl e dallo stesso Consorzio agrario provinciale;
nel corso del 2004 la società Cap Petroli srl e Andromeda srl, a seguito di fusione, venivano incorporate nella Pegaso SpA (ora società per azioni giusta trasformazione societaria);
la compagine sociale della Società per azioni risultante dalla fusione citata risulta quindi essere:
Consorzio agrario provinciale di Ferrara per nominali euro 3.483.564,00 rappresentanti il 90,862 per cento del capitale sociale;
Sorgeva Attività Extragricole srl per nominali euro 187.903,00 rappresentanti il 4,901 per cento del capitale sociale;
Cafer Coop.r.l. per nominali euro 102.000,00 rappresentanti il 2,660 per cento del capitale sociale;
Consorzio agrario provinciale di Ravenna per nominali euro 60,426 rappresentanti l'1,576 per cento del capitale sociale.
Considerate le finalità dell'istituto della liquidazione coatta amministrativa, le peculiarità dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio nonché la necessità di assicurare le dovute tutele al ceto creditorio -:
in ragione di quali determinazioni il Consorzio agrario provinciale di Ferrara sia stato autorizzato ad investire il patrimonio aziendale in partecipazioni azionarie (capitale a rischio) e con quali garanzie per il ceto creditorio considerato che le attività proprie di questo Consorzio agrario provinciale vengono ora svolte da una società azionaria senza soggiacere al controllo dell'Organo di vigilanza ministeriale facente capo al Ministero delle attività produttive;
in ragione di quali autorizzazioni al Consorzio agrario provinciale di Ferrara sia stato consentito di partecipare alla costituzione di una società a responsabilità limitata e/o per azioni senza peraltro aver preliminarmente inserito negli statuti delle stesse clausole di salvaguardia o gradimento alla circolazione dei titoli o delle quote in grado di salvaguardare lo stesso Consorzio agrario provinciale;
quali siano i motivi, vista la relazione al Bilancio 2004 del Consorzio agrario provinciale di Parma e considerato il processo di aggregazione messo in atto dal Consorzio agrario provinciale di Ferrara, che hanno escluso da questa operazione la Società agricola padana srl «...facente capo al Consorzio Agrario Provinciale di Ferrara»;
quali garanzie siano state poste in essere al fine di assicurare pieno o parziale soddisfacimento del ceto creditorio mediante l'equivalente finanziario del capitale investito nelle operazioni speculative tra le società citate;
atteso che il patrimonio dell'Ente è stato così investito, a quanto ammontano gli interessi maturati o maturandi (alla data della presente interrogazione), relativi ai creditori privilegiati non soddisfatti;
quali cautele siano state poste in essere al fine di garantire che l'attività svolta dalle società operative non sfuggano, a seguito delle predette operazioni, all'attività di vigilanza degli organi preposti dal Ministero e dalla legge.
(4-00261)