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Allegato B
Seduta n. 129 del 19/3/2007
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INTERNO
Interrogazione a risposta in Commissione:
FRIAS. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
secondo notizie apparse sulla stampa locale di Terni in data 24 febbraio 2007, fu fatta, da parte degli agenti dell'ufficio immigrazione della questura di Terni, una «retata» che si concluse con il fermo di 34 persone prive del permesso di soggiorno;
tra questi vi erano tre cittadini albanesi e due marocchini che furono accompagnati direttamente alla frontiera; due donne moldave, che lavoravano come «lavoratrici della cura» e che erano in attesa del permesso di soggiorno, le quali vennero condotte al CPT di Roma, un cittadino turco inviato al CPT di Lamezia Terme;
agli altri 25 venne consegnato l'ordine di espulsione dal nostro Paese, da effettuarsi entro tre giorni;
tra questi vi erano dei bulgari, il cui Paese è entrato dal 1o gennaio 2007 nella Comunità europea, 12 cittadini iracheni, cinesi, tunisini, pakistani;
tale episodio si inserisce in un'azione costante di controllo da parte dell'ufficio immigrazione della Questura di Terni che è sicuramente un fattore positivo ma che, secondo quanto denunciano alcune associazioni del volontariato cattolico e laico che si occupano dei problemi dei migranti della città di Terni, sembrerebbe essere troppo «frettolosa e sommaria» in merito all'emissione di decreti di espulsione non legati a condanne penali né a fenomeni di criminalità -:
in base a quali criteri, siano stati presi i provvedimenti in oggetto e in particolare, per quale motivo non siano state approfondite le indagini nei confronti delle cittadine moldave che erano in attesa di permesso di soggiorno e per quale motivo sia stato ratificato il foglio di espulsione nei confronti dei cittadini bulgari, facenti parte a tutti gli effetti della Comunità europea;
se siano stati effettuati gli accertamenti necessari per verificare, in particolar modo per quanto riguarda i cittadini iracheni, eventuali richieste di asilo politico.
(5-00856)