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Allegato B
Seduta n. 133 del 23/3/2007
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DIFESA
Interpellanza:
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:
l'articolo dal titolo «I misteri delle trattative e i timori del Colle» quest'oggi pubblicato a firma di Francesco Verderami sul quotidiano Corriere della Sera riporta, testualmente, la seguente affermazione attribuita al Ministro della Difesa, on. Arturo Parisi: «I nostri servizi erano riusciti a trovare la strada per liberare Mastrogiacomo, ma è stato loro impedito. Ora dovranno fare i conti con le ripercussioni che rischiano di essere pesanti»;
l'articolo in oggetto più avanti prosegue: «Le contraddizioni e la confusione del Governo» - così racconta Parisi - «uniti ai modi sprezzanti del dottor Strada nei riguardi dei servizi italiani, hanno provocato "un grave danno all'immagine dello Stato" e la "perdita di credibilità" agli occhi degli alleati» -:
se le affermazioni attribuite al Ministro della difesa e pubblicate dal Corriere della Sera corrispondono al vero;
in caso affermativo, chi e in che modo abbia impedito ai servizi segreti italiani di percorrere «la strada per liberare Mastrogiacomo»;
se nella strategia adottata sul sequestro di Mastrogiacomo siano state prese in considerazione unicamente valutazioni in ordine ai rischi e all'efficacia delle diverse soluzioni alternative, oppure anche e soprattutto valutazioni degli equilibri politico-parlamentari, o, addirittura, i veti opposti pubblicamente dal dottor Strada a qualunque iniziativa dei servizi segreti italiani.
(2-00435)«Della Vedova, Martino».
Interrogazioni a risposta in Commissione:
DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il Decreto Ministeriale dell'11 aprile 2003, prevede la concessione della croce commemorativa per concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni e al mantenimento dell'ordine pubblico;
i decreti ministeriali del 15 ottobre 1983, 6 ottobre 1986, 27 novembre 1996 e 15 gennaio 2003, hanno istituito le medaglie commemorative, con nastrino e diploma, per il personale delle Forze Armate impiegate in operazioni di soccorso a popolazioni colpite da pubbliche calamità;
con il decreto ministeriale dell'11 aprile 2003 viene concessa una Croce Commemorativa, per il personale militare impiegato in operazioni di salvaguardia delle libere istituzioni e al mantenimento dell'ordine pubblico, solo al personale dell'Esercito, Marina e Aeronautica -:
se si intenda superare tale impostazione e riconoscere anche al Personale
dell'Arma dei Carabinieri tale onorificenza, nonché al personale in servizio permanente nelle località oggetto di particolari situazioni di ordine pubblico;
se non ritenga di provvedere ad attribuire la citata onorificenza a tutto il personale dell'Arma dei Carabinieri che ha prestato servizio durante il periodo che va dal 25 luglio 1992 all'8 luglio 1998 nell'operazione «Vespri Siciliani».
(5-00874)
DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il regio decreto 28 settembre 1934, n. 1820 ha ad oggetto l'istituzione di distintivi di onore per feriti, mutilati e deceduti per causa di servizio decreta che ferite e lesioni «debbono intendersi sia quelle di natura traumatica, come quelle conseguenti a malattie riconosciute dipendenti da vere e proprie cause di servizio». Non solo l'articolo 4 dello stesso decreto disciplina che «l'autorità cui la domanda è presentata, esaminati i documenti matricolari dell'interessato, darà corso all'istanza, nei modi indicati ai commi seguenti, solo se da detti documenti risulti che il fatto da cui ebbe origine la lesione o ferita, ebbe luogo in servizio e per causa di servizio»;
il distintivo d'onore non comporta nessun beneficio economico, bensì una riconoscenza morale per l'abnegazione e lo spirito di dedizione al servizio prestato nella circostanza riconosciuta. Il beneficio sarebbe un giusto riconoscimento al personale militare che giornalmente mette a repentaglio la propria incolumità nell'interesse delle Istituzioni e della collettività;
il V.B. A. Ambrosino Vincenzo in data 5 febbraio 2005 nel corso di un regolare servizio perlustrativo veniva, a seguito di un inseguimento, speronato con la sua auto contro un muro di cinta. A seguito di tale evento il V.B. riportava un'invalidità permanente nella misura del 14 per cento;
al V.B. A. Ambrosino Vincenzo è stata rigettata l'istanza diretta ad ottenere tale beneficio, nonostante la patologia sia stata riconosciuta dalle strutture medico-legali militari «per ragioni di servizio» -:
per quale ragione non è stato riconosciuto il distintivo d'onore al V.B. A. Ambrosino Vincenzo.
(5-00875)