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Allegato B
Seduta n. 148 del 23/4/2007
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INFRASTRUTTURE
Interrogazioni a risposta scritta:
ZANELLA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
secondo il Ministero il sistema di chiusura delle paratoie è stato oggetto sin dal 1987 di lunga sperimentazione mediante il Modulo sperimentale elettromeccanico e gli studi recentemente commissionati in ordine alle cerniere delle paratoie sono esclusivamente finalizzati ad apportare quegli adattamenti tecnici che saranno ritenuti opportuni al fine di introdurre ulteriori migliorie all'opera;
il sistema di chiusura non riguarda solo le cerniere che sono componenti standard e non hanno bisogno di sperimentazione, se ne conoscono i criteri di progettazione, ma tutto il sistema di chiusura che comprende le cerniere e il connettore meccanico che permette di scollegare la paratoia dalla struttura in cemento armato della base;
il connettore sperimentato nel modulo sperimentale citato dal Ministro è quello del progetto di massima riportato anche nel cosiddetto «progetto definitivo», nel quale la femmina del connettore era cementata alla base in cemento armato e nel prototipo era saldata direttamente alla struttura di base del modulo in acciaio, ma i connettori impiegati nel modulo sperimentale avevano dimensioni inferiori ad un terzo di quelli ora necessari (se i carichi di progetto di 520 t non sono ancora aumentati dopo le più recenti sperimentazioni fatte a Voltabarozzo sulla schiera di paratoie in scala 1 a 30, poiché, da valutazioni fatte, molti esperti tra cui l'ingegner Vincenzo Di Tella, ritengono che debbano essere superiori);
questi connettori non sono mai stati sperimentati in condizioni di carico e operativo reali (visto che all'interno della laguna non esistono né battenti di marea, né onde paragonabili a quelle di progetto); ma, soprattutto, non avevano la possibilità di sconnessione subacquea del connettore-femmina dalla struttura di base e pertanto non si è mai potuto accertarne la fattibilità per l'impiego previsto nel quale questo scollegamento assume un aspetto fondamentale per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere ed è l'unica garanzia per la loro affidabilità nel tempo;
nel documento di approvazione del Comitato tecnico di Magistratura, a pag. 32, si dice che a differenza di quanto previsto nel progetto di massima, nel progetto definitivo l'operazione di sostituzione della femmina del connettore sarà eseguita all'asciutto entro idonea campana stagna calata sull'estradosso del cassone, ma di tutto ciò non c'è traccia nello stesso progetto definitivo;
la geometria dell'interfaccia base - connettore - paratoia indicata nel progetto definitivo non è compatibile con l'uso di una campana per la sostituzione del connettore femmina;
è di circa un anno fa la notizia, su alcuni quotidiani ed in particolare sul Gazzettino del 26 marzo 2006, che il presidente del Magistrato alle Acque dichiarava: «Inoltre è stato avviato il sistema principale per il funzionamento delle paratoie, cioè il gruppo cerniera-connettore» e solo recentemente nel gennaio 2007 si è saputo che il progetto era stato definito e che si passava alla fase di realizzazione di questo prototipo sperimentale necessario per qualificarne l'impiego e che i risultati erano attesi dopo 480 giorni;
sono stati necessari più di dieci mesi per arrivare a questo progetto e occorre ancora più di un anno per sapere se il connettore sconnettibile dalla struttura di base è costruibile e adatto al suo impiego, dunque se ne deduce che il connettore sconnettibile non sia quello utilizzato sul modulo sperimentale;
in un progetto innovativo che prevede l'utilizzo di un componente fondamentale per il sistema, completamente nuovo e mai utilizzato in precedenza, è la realizzazione di questo componente che si affronta per prima, per essere in grado di impostare e costruire un'architettura dell'intero sistema valida e coerente con i criteri di progetto previsti -:
se il Governo sia al corrente di questi fatti, facilmente verificabili nei documenti ufficiali relativi;
quali misure intenda prendere il Governo relativamente a questa carenza fondamentale del progetto MOSE, che di definitivo pare avesse poco se occorrono almeno 6 anni dalla sua approvazione per sapere se esso è veramente fattibile e affidabile per l'impiego previsto.
(4-03386)
TURCI. - Al Ministro delle infrastrutture, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il completamento del corridoio autostradale tirrenico costituisce un importante obiettivo per l'adeguamento della rete infrastrutturale del territorio della regione Toscana ma, soprattutto, costituisce una priorità assoluta al livello nazionale ed europeo, un'opera indispensabile per dare concreta attuazione alla diversificazione dei sistemi di trasporto;
negli accordi tra regione e governi, è bene ricordarlo, il progetto del corridoio tirrenico non prevede solo la realizzazione dell'autostrada ma anche il completamento del Lotto Zero e l'asse d'ingresso al porto di Livorno, la penetrazione della SS 398 al porto di Piombino e la messa in sicurezza dell'attuale variante Aurelia con standard autostradali;
la mancanza dei fondi pubblici necessari alla realizzazione dell'opera trova una valida soluzione nel ricorso al Project Financing (il cui utilizzo è previsto proprio per questo tipo di progetti) in virtù del quale Sat (Società autostrada tirrenica titolare della concessione dell'arteria stradale) si è impegnata a coprire l'80 per cento dei costi di realizzazione dell'autostrada che saranno recuperati mediante l'imposizione del pedaggio sulle lunghe percorrenze;
nell'incontro svoltosi il 6 settembre scorso fra il ministro Di Pietro e il presidente della Giunta Regionale Toscana, Martini è stata riconfermata piena sintonia sull'importanza che riveste l'autostrada tirrenica nel quadro nazionale ed europeo, tenuto anche conto del fatto che garantisce il massimo della sicurezza e che è l'opera meno costosa per le casse dello Stato;
il progetto definitivo dell'autostrada è all'esame della nuova amministrazione del dicastero dell'Ambiente che ha iniziato a lavorare sulla procedura di Via, ma da reiterate dichiarazioni del titolare del ministero sembra emergere una volontà contraria, concretantesi nella messa in sicurezza dell'Aurelia come soluzione alternativa che però riporta indietro di venti anni il dibattito su questo tema -:
a che punto sia effettivamente l'iter procedurale del progetto presentato da Sat per il completamento dell'autostrada Tirrenica;
quali siano le reali intenzioni del Governo in merito, soprattutto tenuto conto delle contrastanti dichiarazioni di suoi autorevoli esponenti.
(4-03392)
MARINELLO. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
le risposte fornite dal Ministero sulle infrastrutture, a seguito dei diversi atti di sindacato ispettivo presentati dall'interrogante nei mesi scorsi, sui lavori di messa in sicurezza e di manutenzione degli importanti viadotti, denominati: Belice e Carabollace e della strada statale 115 «Sud Occidentale Sicula», non garantiscono sufficienti rassicurazioni per i cittadini del comune di Sciacca e dei comuni limitrofi;
infatti secondo quanto risulta dalla predetta risposta, la società ANAS è intenzionata a rimandare l'avvio dei lavori, dopo uno studio preliminare al fine di valutare lo stato dei manufatti e le modalità tecniche d'intervento, senza specificare i tempi per la realizzazione del detto studio preliminare;
i viadotti predetti rappresentano un tratto di notevole importanza per la rete stradale siciliana, in quanto collegano la parte orientale a quella occidentale della Regione Sicilia e pertanto il transito veicolare dei tratti interessati, senza una adeguata manutenzione e messa in sicurezza, causa particolari difficoltà specie fra gli agricoltori delle zone interessate;
si segnalano i disagi dovuti alla realizzazione delle bretelle laterali e dei relativi svincoli al tratto stradale della statale 115 tra il bivio S. Bartolo e il comune di Sciacca, dovute a limiti della datata idea progettuale e che tutto questo creerà notevole disagio alla popolazione residente nella zona;
tra l'altro si segnalano la lentezza e l'apparente frammentarietà della esecuzione dei cantieri che insistono nei predetti tratti della statale 115 -:
quali iniziative intenda intraprendere, al fine di sollecitare nel più breve tempo possibile, i risultati dello studio preliminare citati in premessa, la cui conclusione appare indispensabile al fine dell'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza e di manutenzione degli importanti viadotti della strada statale 115;
se non ritenga avviare un confronto con le amministrazioni locali ed i comitati di quartiere interessati, nonché con i rappresentanti dell'ANAS, al fine di trovare soluzioni ragionevoli, che consentano una accelerazione dei lavori e per arrivare in tempi brevi al completamento delle opere citate in premessa;
quali iniziative intenda intraprendere per verificare la corretta esecuzione ed il crono programma delle opere già appaltate ed in particolare quelle relative ai cantieri del tratto stradale della statale 115 ubicata tra il bivio S. Bartolo e il comune di Sciacca.
(4-03401)