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Allegato B
Seduta n. 152 del 7/5/2007
...
ECONOMIA E FINANZE
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
da quanto si evince dal testo dell'articolo allegato alla presente interpellanza e pubblicato sul quotidiano Il sole 24 ore, datato 27 aprile 2007, e dalle note pubblicate sulle agenzie di stampa, sembra che a Palazzo Chigi si sia tenuto un incontro tra il vice ministro per il Sud, Sergio D'Antoni, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, il Ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, le parti sociali e gli enti locali per discutere sul provvedimento che individuerà le zone franche nel Mezzogiorno d'Italia che beneficeranno del nuovo regime agevolativo per le imprese;
la scelta delle aree dovrà avvenire entro il 15 maggio, data in cui è fissata la prossima riunione e successivamente l'elenco delle zone franche dovrà ottenere l'assenso dalla Comunità Europea;
sembrerebbe che dal piano del Governo presentato alle parti sociali, e dal relativo elenco delle zone franche individuate, sia stata esclusa la Regione Sardegna;
da quanto si evince da articoli di stampa, sembra che il Governo, attraverso questo provvedimento, voglia attivare un sistema di incentivi alle imprese attraverso la fiscalità di vantaggio in circa quindici aree del Mezzogiorno d'Italia e le cosiddette zone franche da individuare potrebbero beneficiare di crediti d'imposta su nuove assunzioni a tempo indeterminato, dell'esenzione per cinque anni da imposte sui redditi d'impresa e sui fabbricati, oltre che di agevolazioni per lo start-up delle nuove iniziative imprenditoriali;
in Sardegna il sistema delle imprese e quello industriale non sono più in grado di reggere la competizione dei mercati e
sembrerebbe quantomeno poco logico escludere la Regione Sardegna da un elenco che invece comprenderebbe già Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, tutte regioni che, al pari dell'Isola, necessitano di interventi agevolativi sul piano economico e fiscale;
la Sardegna vive una situazione di crisi economico-sociale che non trova sbocchi positivi e, anzi, le politiche attuate sinora hanno in qualche maniera aumentato il disagio sociale con innumerevoli disoccupati;
l'individuazione di zone franche in Sardegna rappresenterebbe una prospettiva di sviluppo per i mercati locali nonché di apertura dell'economia sarda ai mercati internazionali basata sull'attrazione di capitali e di imprese esterne all'Isola: sarebbe un'opportunità per l'imprenditoria sarda e una buona occasione per la creazione di nuovi posti di lavoro -:
se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero e, in caso affermativo, quali siano le motivazioni che determinano la decisione di escludere la Regione Sardegna dall'elenco delle zone franche tenuto conto che questa necessita, come le altre regioni del sud Italia, di forti e concreti sostegni economici per dare nuovo impulso all'economia locale;
se non ritenga opportuno inserire nell'elenco delle zone franche anche la Regione Sardegna.
(2-00510) «Murgia».
Interrogazioni a risposta scritta:
BURTONE e SAMPERI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
in data 12 aprile 2004, la Direzione centrale normativa e contenzioso dell'Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare n. 20 con la quale, a distanza di 4 mesi dall'entrata in vigore del comma 1011 dell'articolo 1 della legge finanziaria del 2007, sono stati forniti chiarimenti interpretativi sulla vicenda del sisma 2002, verificatosi in Sicilia orientale;
i responsabili degli uffici periferici competenti (Acireale, Giarre, Catania) continuano ad avere perplessità sulla possibilità di rateizzazione a favore di coloro che non abbiano iniziato i pagamenti prima dell'entrata in vigore del comma 1011 dell'articolo 1 della legge finanziaria 2007, che sono chiamati, quindi, a pagare, il 50 per cento dell'intero debito in un'unica soluzione entro il 30 giugno 2007;
si è ingenerata maggiore confusione, quindi, per quei contribuenti che, in base al comma 1011 della legge finanziaria 2007, hanno avuto riaperti i termini dei versamenti con la possibilità di iniziare i pagamenti a decorrere dal 30 giugno 2007 con l'abbattimento del 50 per cento dell'intero debito e la successiva rateizzazione, secondo le norme vigenti -:
quali interventi intenda adottare per fare rispettare l'impegno assunto dal Governo, con l'ordine del giorno n. 9/2114/3 che non lascerebbe dubbi interpretativi sull'abbattimento al 50 per cento del debito e sulle possibilità di rateizzazione in 304 rate anche dopo l'entrata in vigore del comma 1011 della legge finanziaria 2007;
quali iniziative intenda adottare per evitare che, secondo gli interroganti, sono di fatto che le Agenzie delle Entrate continuino ad operare con interpretazioni che secondo l'interrogante, sono di fatto arbitrarie e finiscono per disorientare e danneggiare il cittadino.
(4-03518)
MAZZOCCHI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
risulterebbe che l'Agenzia del Demanio, Filiale del Lazio, abbia indetto ed espletato il giorno 22 gennaio 2007 una gara pubblica per la vendita del materiale ferroso di risulta della linea ferroviaria
ex S.T.E.F.E.R. denominata Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone tratto Pantano-San Cesareo;
tale linea ferroviaria risulterebbe essere di proprietà della Regione Lazio a seguito del trasferimento da parte dello Stato ai sensi del decreto legislativo n. 422 del 19 novembre 1997 e successive modificazioni;
la gestione del servizio, invece, risulterebbe essere stata affidata, tramite apposito contratto di servizio, dalla Regione alla società Met.Ro già Metroferro e Cotral;
l'iniziativa adottata dall'Agenzia del Demanio, ad avviso dell'interrogante, risulterebbe esser priva di basi giuridiche atte a conferire a tale soggetto qualsivoglia potere in materia;
il relativo smantellamento susciterebbe forti perplessità non solo dal punto di vista giuridico ma anche dal punto di vista pratico stante il fatto che il percorso ferroviario compreso tra Roma Laziali e Pantano Borghese risulterebbe tuttora in esercizio e, un progetto di tal portata, qualora non vi fosse alcun ripensamento in merito, comporterà inevitabilmente l'interruzione del servizio a discapito principalmente del cittadino consumatore;
da ultimo occorre rilevare come tale provvedimento annullerà il progetto della Provincia di Roma concernente la realizzazione di una linea tranviaria tra Pantano Borghese e Palestrina insistente per buona parte proprio il vecchio sedimento ferroviario -:
se i fatti corrispondano al vero l'interrogante richiede al Ministro interrogato, in primo luogo se sussistano norme legittimanti l'Agenzia del Demanio ad indire una gara pubblica in tale materia;
qualora si riscontrasse la mancata legittimità dell'azione promossa, quali provvedimenti si intendano adottare così che siano garantiti non solo i compiti e le funzioni attribuiti ex lege alla Regione e alla società Met.Ro ma anche il servizio reso sino ad oggi al cittadino-consumatore;
per quali ragioni non vi sia stato alcun controllo da parte del Ministero competente nei confronti dell'Agenzia del Demanio.
(4-03528)