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Allegato B
Seduta n. 158 del 16/5/2007
ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
il decreto dei Presidente del Consiglio dei ministri in data 23 luglio 2001 ha dichiarato lo stato di emergenza nei territori della provincia di Catania colpiti dall'eruzione dell'Etna verificatesi a decorrere dal 13 luglio 2001;
l'articolo 2, comma 1, dell'ordinanza 25 luglio 2001, n. 3145 della Presidenza del Consiglio dei ministri ha previsto la sospensione a decorrere dal 13 luglio fino al 31 dicembre 2001 dei contributi di previdenza ed assistenza sociale ivi compresa la quota dei contributi a carico dei dipendenti a favore di tutti i soggetti residenti nei territori dei Comuni interessati dall'emergenza le cui abitazioni ed i cui immobili, sedi di attività produttive, sono stati oggetto di ordinanze sindacali di sgombero per inagibilità totale o parziale nelle misure ivi indicate;
il suddetto termine finale della sospensione dei contributi è stato prorogato con ordinanza della Presidenza dei Consiglio dei ministri 12 aprile 2002 n. 3196 la quale all'articolo 8, comma 1, stabilisce che «i termini indicati nell'articolo 2, commi 1, 2 e 4, nell'articolo 3, commi 1, 3, 5 e 7 e nell'articolo 5, comma 1, dell'ordinanza n. 3145 del 25 luglio 2001, sono differiti sino al termine dello stato di emergenza connesso ai fenomeni eruttivi del vulcano Etna»;
i termini di tale condizione di emergenza sono stati prorogati, senza soluzione di continuità, con successivi provvedimenti (decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 marzo 2003, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 marzo 2004, decreto dei Presidente del Consiglio dei ministri 4 marzo 2005, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 dicembre 2005) fino al 31 dicembre 2006;
l'INPS riconosce, come da circolare n. 145 del 13 dicembre 2006, che esiste un automatico collegamento normativo tra il diritto alla sospensione dei contributi previdenziali e lo stato d'emergenza di volta in volta prorogato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, ma ignora il fatto che lo stato di emergenza era stato prorogato prima al 31 dicembre 2005 e successivamente al 31 dicembre 2006;
l'emissione di cartelle esattoriali e l'accensione di ipoteche, pertanto da parte dell'INPS effettuate nel corso del 2006 a titolo di ritardato pagamento dei contributi previdenziali a decorrere dal 31 marzo 2005 sono ad avviso dell'interrogante, illegittime e devono formare oggetto di annullamento in autotutela;
da quanto è stato segnalato all'interpellante, infatti, soggetti danneggiati nella Provincia di Catania dagli eventi eruttivi del vulcano Etna del 2001 - circa una ventina - sono intenzionati a far valere le loro ragioni in giudizio con notevoli aggravi di spese giudiziali a carico dell'ente previdenziale -:
se siano a conoscenza dei fatti suesposti;
se per tali motivi non considerino opportuno intervenire al più presto presso la direzione dell'INPS affinché, previa eliminazione delle eventuali iscrizioni ipotecarie, fermi amministrativi e qualsiasi altra misura cautelare - che già hanno causato difficoltà finanziarie soprattutto nei rapporti con gli istituti di credito -, imponga agli uffici periferici di annullare le cartelle esattoriali con le quali è stato richiesto il pagamento dei contributi in oggetto a partire dal 31 marzo 2005.
(2-00536) «Raiti».
Interrogazione a risposta in Commissione:
VELO e ATTILI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nella giornata di sabato 12 maggio, si è registrato un altro gravissimo incidente aereo nei pressi dell'aeroporto della Pila, a Marina di Campo, sull'isola d'Elba con la morte di tutti e quattro gli occupanti del velivolo, un Mooney 20, partito da Klagenfurt, in Austria, e che faceva scalo all'aeroporto elbano per la prima volta;
secondo le prime ricostruzioni, l'incidente sarebbe da addebitare ad una serie di errate valutazioni e manovre del pilota durante la fase di atterraggio, con un primo tentativo fallito perché arrivato «lungo», l'aereo avrebbe ripreso quota e invertito la rotta per raggiungere la pista dal lato opposto senza, tuttavia, riuscire ad alzarsi sufficientemente e urtando un albero, prima di precipitare a terra e incendiarsi;
sull'incidente sono già state avviate le indagini dell'Agenzia nazionale sicurezza al volo, che ha inviato all'Elba un suo investigatore e quelle dei carabinieri;
solo dieci mesi fa, il 16 luglio 2006, le vittime furono cinque, tutti tedeschi appena decollati dallo scalo dopo aver trascorso qualche giorno di vacanza all'Elba, mentre il 2 giugno 2002, durante la fase di decollo, un piccolo aereo da turismo andò ad urtare una piccola collinetta sopra l'aeroporto, e fortunatamente l'impatto fu attutito dalla folta vegetazione, tanto che i cinque occupanti rimasero sostanzialmente illesi;
l'aeroporto elbano, scalo turistico utilizzato principalmente dai vacanzieri, sorge a poche decine di metri dalla strada provinciale e nei pressi di una pista di go-kart, ed è stato realizzato su una collinetta molto trafficata soprattutto nel periodo estivo -:
quali siano i primi elementi a disposizione del Ministero circa la reale dinamica di quest'ultimo incidente aereo sull'isola d'Elba;
quale sia lo stato della sicurezza dello scalo Pila, di Marina di Campo, sia per quanto concerne la collocazione che per la strumentazione di supporto.
(5-01041)