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Allegato B
Seduta n. 16 del 29/6/2006
TESTO AGGIORNATO AL 27 SETTEMBRE 2006
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INTERNO
Interrogazione a risposta in Commissione:
AURISICCHIO e NICCHI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 51 del decreto legislativo n. 267 del 2000, al secondo comma, prevede che chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco o di presidente della provincia non è allo scadere del secondo mandato immediatamente rieleggibile alle medesime cariche;
alle recenti elezioni amministrative sono stati tanti i sindaci che, avendo svolto due mandati consecutivi, si sono candidati per ottenere un terzo mandato e numerosi sono stati eletti;
il Ministero dell'Interno con comunicato del 3 marzo 2006 ha ribadito la ineleggibilità di coloro che hanno già ricoperto il mandato di sindaco per due mandati consecutivi;
la sentenza della Corte di Cassazione - sezione I civile - ha confermato la piena validità, anche costituzionale, della norma che impedisce il terzo mandato ed ha chiaramente evidenziato che i lavori parlamentari preparatori alla riforma della legge elettorale del 1993 introdussero il «no» al terzo mandato «per favorire il ricambio ai vertici dell'amministrazione locale, in modo da spezzare il vincolo personale tra elettore ed eletto e per sostituire alla personalità del comando l'impersonalità di esso ed evitare il clientelismo»;
a giudizio dell'interrogante, la inosservanza della norma determina conseguenze sulla validità degli atti amministrativi e comporta responsabilità contabili a carico degli amministratori, configurando cosi una situazione di prolungata e reiterata violazione della legge;
la legge assegna ai Prefetti il compito di intervenire -:
quali iniziative intenda assumere per porre fine ad una situazione di chiara illegalità e conseguentemente quali direttive intenda trasmettere alle Prefetture interessate affinché assolvano ai compiti previsti dalla legge.
(5-00043)
Interrogazioni a risposta scritta:
ANTONIO PEPE. - Al Ministro dell'interno, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
diversi operatori del settore delle comunicazioni e della telefonia fissa e mobile utilizzano tecniche di marketing molto aggressive che comprendono oltre alla tradizionale pubblicità televisiva e radiofonica, anche la promozione telefonica diretta alla vendita di servizi di accesso ad internet a banda larga, tariffe per la telefonia locale nazionale e cellulare, eccetera;
tale forma di promozione pubblicitaria risulta invasiva e a dispetto dei poteri di controllo delle autorità del mercato e del garante per la protezione dei dati personali -:
quali iniziative, normative o di potenziamento degli interventi della Polizia postale e delle comunicazioni, intendano porre in essere al fine di disciplinare la possibilità di telefonare alla potenziale clientela, diversamente da come avviene oggi senza vincoli di orario ed anche in assenza di esplicito consenso degli utenti, soprattutto al fine di evitare che le telefonate di promozione e sollecitazione dei prodotti e servizi da promuovere siano ripetute nel tempo anche in assenza di reale interesse e riscontro da parte dell'utenza.
(4-00380)
BRUNO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. - Per sapere - premesso che:
in occasione della gara di calcio del Campionato di Eccellenza fra le squadre dell'Acicatena (Catania) ed il Fasano calcio (Brindisi), disputata domenica 11 giugno 2006 nell'ambito dei play off valevoli per la promozione in serie D, da notizie riportate dalla stampa e dalle immagini televisive di alcune televisioni locali si è potuto constatare il clima di forte ostilità nei confronti della squadra in trasferta (si sono avuti, infatti, numerosi scontri e aggressioni tra le opposte tifoserie) e la evidente inidoneità logistica nonché di sicurezza in cui la gara si è disputata;
nei giorni precedenti l'incontro, la società del Fasano calcio, considerata la notoria inidoneità del campo siciliano adatto a contenere soltanto 400 tifosi complessivi e privo persino degli spogliatoi per gli atleti, e vista la richiesta di circa 600 tifosi pugliesi di assistere alla gara (prontamente comunicata dalla società pugliese a quella ospitante), aveva chiesto lo spostamento della partita in uno stadio diverso, precisamente su quello vicino (a circa 5 km) e disponibile dell'Acireale avente una capienza di circa 10.000 posti, in regola con tutte le misure di sicurezza, che avrebbe potuto contenere più facilmente i tifosi di ambedue le squadre;
in data 9 giugno 2006, sulla questione, il questore di Brindisi, dottor Margherito, ha inviato una missiva indirizzata al Presidente del Fasano calcio, al comandante dei carabinieri di Fasano, al sindaco di Fasano e per conoscenza al prefetto di Brindisi in cui ha affermato «...si prega le SS.LL. di voler scoraggiare la partenza organizzata di tifosi del Fasano che superino nel minimo i posti disponibili...»;
pur nota a tutti l'inidoneità e l'insicurezza della struttura di Acicatena si è poi proceduto lo stesso alla scelta di questo campo nel pieno disprezzo del grande rischio che si verificassero incidenti, tumulti e problemi di ordine pubblico;
anche dal punto di vista sportivo la partita è stata così disputata in condizioni ai limiti dell'agibilità, del rispetto della legalità e dei regolamenti sportivi -:
se sia a conoscenza della vicenda, se risulta o meno l'inidoneità della struttura prescelta, per quale ragionevole motivo non sia stato scelto il campo di calcio di Acireale più adatto ad ospitare, in condizioni di sicurezza, l'evento sportivo, come richiesto dalla squadra del Fasano calcio.
(4-00383)
SALERNO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nella serata del 3 giugno 2006 sono scoppiati violenti tafferugli tra extra comunitari e forze dell'ordine, nella zona di Torino, corso Brunelleschi, causati dal tentativo, da parte di extra comunitari, di forzare i dispositivi di sicurezza del Centro di accoglienza temporaneo;
tali scontri si sono protratti per l'intera notte, causando ferimenti e due ricoveri tra gli appartenenti alle forze dell'ordine fra i quali quello del Vice Questore dott. Francesco Costanzo;
il volume di tale violenza paragonabile ad una vera e propria guerriglia urbana ha prodotto profonda paura e gravissimo disagio fra la popolazione residente nell'area circostante il CPT in questione dal quale sono, infine, fuggiti circa 18 extra comunitari;
insopportabile e gravissimo è il clima di autentico terrore che pervade la popolazione residente attorno a tale struttura che è ubicata, senza alcuna preveggenza di ciò che può accadere, in una zona altamente popolosa e centrale di Torino;
inaccettabili sono le difficoltà in cui operano le forze dell'ordine in tale situazione di continuo oltraggio e offesa cui sono sottoposti ormai da anni senza il minimo riconoscimento anche economico
di un ulteriore serio e rischioso impegno che in questa realtà sono chiamati ad assicurare -:
se dopo questo ulteriore episodio di violenza non si ritenga di trasferire il CPT di Torino in un'area extra urbana al fine di evitare alla popolazione residente, l'esposizione ad una violenza senza precedenti e ad un permanente rischio di guerriglia urbana fin sotto le porte di casa;
se non ritengono di riconoscere per tale notte di scontri un riconoscimento dello Stato a tutti gli agenti impegnati ed in particolare agli uomini feriti, tra cui un Carabiniere ed il vice questore aggiunto dott. Francesco Costanzo;
se non ritengano di riconoscere a tutti gli uomini quotidianamente impegnati nella sicurezza del CPT un riconoscimento economico aggiuntivo visto il notevole rischio e le continue vessazioni, insulti e oltraggi cui sono sottoposti da parte di taluni extra comunitari trattenuti nella struttura.
(4-00384)
MIGLIORI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
anche la stampa locale si è recentemente interessata del nuovo fenomeno della presenza di prostitute nell'area del Chianti, in particolare nella zona del Passo dei Pecorai in comune di Greve in Chianti e più vastamente lungo le strade provinciali e la Cassia nei comuni di Impruneta e San Casciano;
trattasi di un fenomeno che può comportare rischi per la sicurezza dei cittadini nonché grave danno per l'economia locale sede di un turismo di qualità che attira le attenzioni della stampa estera e non -:
quali iniziative urgenti si intendono assumere per scoraggiare e debellare tale incresciosa situazione nel Chianti che desta fortissima preoccupazione nei cittadini e negli operatori economici.
(4-00389)