Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 16 del 29/6/2006
...
POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Interrogazione a risposta scritta:
MIGLIORI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro del commercio internazionale. - Per sapere - premesso che:
il 15 settembre è stato sottoscritto un preaccordo tra UF e USA in merito all'esportazione di vini, concernente fra l'altro la circolazione sul territorio comunitario dei prodotti ottenuti con le cosiddette «nuove pratiche enologiche»;
a maggio 2006, il Comitato di Gestione vinicolo di Bruxelles ha raggiunto un accordo sulla proposta di modifica della normativa comunitaria, concernente le pratiche enologiche, per consentire l'utilizzo di truciolato di legno per l'invecchiamento del vino che comporterebbe meno tempo e meno costi rispetto all'invecchiamento tradizionale del vino in «barriques» che si utilizza in Italia e in Europa;
la nuova pratica enologica, già ammessa nei paesi extra UE: come Usa, Australia, Cile, Sud Africa, ha contribuito alla diffusione di quei vini in tutto il, mondo soprattutto per la convenienza economica;
il pre-accordo fra UE e Stati Uniti e la proposta del Comitato di Gestione vinicolo, prospettati in un momento di difficoltà del settore vitivinicolo, danneggeranno ulteriormente i produttori di vino europei ed italiani che utilizzano tecniche tradizionali di produzione, ovvero quelle pratiche enologiche che non attribuiscono caratteristiche «ingannevoli» al prodotto;
la modifica della normativa che regola le tecniche enologiche provocherà un grave danno economico soprattutto ai produttori di vini DOC, DOCG che hanno disciplinari di produzione specifici e che rappresentano la qualità e l'eccellenza delle produzioni vitivinicole italiane ed incontrano il favore dei consumatori sui, mercati internazionali;
la stessa immagine dei nostri prodotti agroalimentari «Made in Italy» sarà danneggiata. La proposta di regolamento e l'ingresso di vini prodotti in paesi terzi, inoltre, non prevede, l'obbligo di menzionare in etichetta il ricorso all'utilizzo dei trucioli di legno e che provocherà una competitività scorretta tra vini prodotti tradizionalmente e quelli con il truciolato ingannando in questo modo il consumatore -:
se non intenda fornire un quadro generale della situazione;
quale sia la posizione del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali rispetto a questa proposta di modifica del regolamento concernente le pratiche enologiche;
se sia stata fatta una valutazione del danno economico che subiranno i nostri produttori vitivinicoli che utilizzano tecniche enologiche tradizionali (soprattutto produttori di DOC e DOCG);
se questa proposta di modifica del regolamento delle pratiche enologiche non contrasti con le normative vigenti e le politiche di tutela della qualità progettate a livello europeo ed italiano sulle quali sono stati concentrati rilevanti investimenti in questi ultimi anni;
se prima dell'adozione di qualsiasi definitiva decisione a livello comunitario, si possa assumere ogni utile iniziativa ad operare a livello Europeo e di WTO, per tutelare il prestigio dei vini italiani prodotti con metodi enologici tradizionali e un mercato a concorrenza leale;
in caso di entrata in vigore della nuova normativa, se si preveda di prescrivere nell'etichetta dei vini la chiara indicazione sul metodo utilizzato per invecchiare il vino, sia per i vini UE che per quelli importati, evidenziando se il sapore di legno provenga dai trucioli o dalle «barriques», in maniera tale da mettere il consumatore in condizione di capire e poter scegliere il vino tramite un'informazione chiara e trasparente.
(4-00390)