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Allegato B
Seduta n. 16 del 29/6/2006
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SOLIDARIETÀ SOCIALE
Interrogazione a risposta scritta:
LICANDRO. - Al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che:
il 30 giugno 2003 si è conclusa la sperimentazione del reddito minimo di inserimento, istituita con il decreto legislativo n. 237 del 1998, che ha costituito un importante strumento di contrasto alla povertà, una misura di assistenza introdotta per aiutare le persone che per qualsiasi motivo si trovino a vivere con un reddito che si collochi al di sotto della soglia di povertà, adottata da quasi tutti i Paesi membri dell'Unione europea, conclusione che ha posto gli enti locali di fronte ad un vero stato di emergenza, con migliaia di famiglie prive di quello che risultava essere fino a suddetta data l'unica fonte reddituale;
la sperimentazione ha interessato 306 comuni (39 nella prima fase e 267 a partire dal 2001) distribuiti su tutto il territorio nazionale, oltre 42 mila famiglie e circa 165 mila persone, in particolare dislocate nelle più disagiate aree del Meridione;
successivamente, la legge finanziaria per l'anno 2004 ha introdotto il cosiddetto reddito di ultima istanza, misura annunciata con tanta enfasi da parte dell'allora Ministro del Welfare, che avrebbe dovuto sostituire il reddito minimo di inserimento introdotto nel 1999 dal precedente Governo di centrosinistra;
nella fattispecie, il Comune di Riesi (CL), il cui inserimento tra i comuni beneficiari della sperimentazione è avvenuto giusto parere favorevole della Presidenza dei Consiglio dei Ministri del 6 aprile 2001, ha iniziato la sperimentazione relativa al Reddito Minimo di Inserimento, con notevole ritardo, più precisamente in data 5 aprile 2004 per concludersi il 31 dicembre 2004;
il ritardo dell'avvio della sperimentazione del RMI da parte del Comune di Riesi è legato alle lungaggini burocratiche. Infatti la giunta municipale di Riesi con deliberazione n. 198 del 24 aprile 2001 approvava il progetto di «Inclusione Sociale» sulla sperimentazione del RMI e con successiva determinazione dirigenziale n. 299 dell'8 aprile 2002 avveniva la presa d'atto del bando-regolamento per il RMI. Quindi con le determinazioni n. 380 e n. 739 del 26 marzo 2004, a seguito di
relativa istruttoria venivano approvate le graduatorie relative predisposte dall'Ufficio competente;
tale ritardo ha comportato che parte della somma inviata dal Ministero del Lavoro non è stata distribuita agli interessati;
con nota di prot. n. 18/0000724 del 6 aprile 2005 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali veniva data comunicazione al Comune di Riesi della proroga della sperimentazione del RMI fino al 30 aprile 2006, in virtù dell'articolo 7-undecies della legge 31 marzo 2005, n. 43, che ha modificato i termini della sperimentazione già previsti dall'articolo 80, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e successive modificazioni;
oltre il termine ultimo della proroga e precisamente il 30 aprile 2006, il Comune di Riesi ha ancora a disposizione un residuo del fondo assegnato dal ministero in indirizzo che ammonta a circa 170 mila euro;
la sperimentazione presso il Comune di Riesi ha sollevato molte famiglie che vivendo il dramma della disoccupazione, si trovavano in condizioni economiche disagiate;
vi sono anche altre amministrazioni comunali ed enti sperimentatori del reddito minimo di inserimento, che, come il citato comune di Riesi (CL), al 30 aprile 2006, hanno ancora a disposizione risorse economiche residue, che molto spesso non sono state utilizzate non per cattiva amministrazione ma per oculatezza e per consentire di effettuare i giusti controlli sui beneficiari evitando sperequazioni e indebite percezioni -:
se il Governo intenda in tempi rapidi procedere ad emanare un provvedimento urgente al fine di consentire il prosieguo della sperimentazione del reddito minimo di inserimento in favore delle amministrazioni, almeno fino al loro completo esaurimento delle risorse giacenti al 30 aprile 2006, considerando che in moltissimi casi si tratta di somme già impegnate in progetti operativi;
se nel medesimo provvedimento di urgenza, non ritenga utile autorizzare i comuni che hanno somme residue come, appunto il Comune di Riesi ad elargire ai nuclei beneficiari della sperimentazione la rimanente somma loro accreditata relativa al periodo 2001-2002 nel quale non è stato possibile avviare la sperimentazione, sempre nello spirito della prosecuzione dei progetti di solidarietà sociale.
(4-00398)