Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Allegato B
Seduta n. 16 del 29/6/2006
...
DIFESA
Interrogazioni a risposta scritta:
GALANTE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
in data 20 febbraio 2006, a seguito di un furto, una signora residente a Spinea (Venezia) si è recata nella locale stazione dei Carabinieri;
nel corso delle normali pratiche di denuncia del fatto, a causa di un improvviso cedimento della sedia sulla quale le era stato chiesto di accomodarsi, la signora ha riportato gravi contusioni;
a seguito di una indagine per richiedere un adeguato risarcimento danni, risultò che la suddetta Caserma non era coperta da assicurazione contro gli infortuni;
le caserme, come tutti gli uffici aperti al pubblico dovrebbero essere munite di copertura assicurativa -:
se il Ministro sia a conoscenza della mancata copertura assicurativa delle nostre caserme;
se intende operare una verifica sullo stato assicurativo sia di chi vi lavora, sia di chi le frequenta.
(4-00392)
CRAPOLICCHIO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
con decreto dirigenziale del 10 maggio 2004 (Gazzetta Ufficiale 4a serie speciale n. 38 del 10 maggio 2004) il Ministero della difesa indiceva un concorso per titoli ed esami per il reclutamento, tra gli altri, di 24 sottotenenti in servizio permanente effettivo nel ruolo speciale del Corpo di amministrazione e di commissariato dell'Esercito;
le prove concorsuali si esaurivano nel novembre 2004;
con decreto della Direzione generale per il personale militare del Ministero della difesa del 31 dicembre 2004, unitamente alla nota dello Stato Maggiore dell'Esercito prot. n. 8814/081103 del 24 dicembre 2004, venivano autorizzate, per lo specifico corpo di amministrazione e commissariato dell'Esercito, solo 4 assunzioni, più altre due con successivo provvedimento non meglio conosciuto, in luogo delle 24 previste, pari al 25 per cento del dato iniziale;
entrambi i provvedimenti da ultimo citati avevano a presupposto il decreto del Presidente della Repubblica 25 agosto 2004, con il quale, per esigenze di spesa pubblica in materia di assunzioni imposte dalla legge 24 dicembre 2003, n. 350, era stata autorizzata l'assunzione, nel corso del 2004, di 871 unità di personale militare (per le esigenze delle Forze armate) a fronte delle 1.155 unità per le quali era stata richiesta l'autorizzazione;
col decreto di cui sopra, era stata dunque concessa autorizzazione per il 75 per cento delle assunzioni iniziali, ed infatti, per ogni specifico ruolo (dei corpi: sanitario, ingegneri, fanteria, cavalleria, artiglieria, genio) sono state autorizzate assunzioni pari ad una percentuale mediamente superiore al 70 per cento. L'unica eccezione concerne proprio lo specifico corpo di amministrazione e commissariato dell'Esercito, per cui, come detto, sono state autorizzate solo 6 unità in luogo delle 24 previste, pari solo al 25 per cento del dato iniziale;
l'unica motivazione alla base di quella che secondo l'interrogante è una discriminazione risulta essere l'inciso, contenuto nella Nota di Stato Maggiore dell'Esercito prot. n. 8814/081103 del 24 dicembre 2004, dove genericamente si afferma che «la ripartizione del taglio in modo non omogeneo tra i vari ruoli è stata determinata dalla necessità della Forza armata di soddisfare esigenze di personale in quei settori di elevata professionalità»;
tale inciso, oltre a risultare, secondo l'interrogante, estremamente vago e privo di reale sostegno motivazionale per un così drastico taglio, non tiene peraltro conto dell'elevata professionalità che caratterizza il corpo speciale di amministrazione e commissariato dell'Esercito, inspiegabilmente penalizzato dal taglio assunzionale;
non si spiega neanche perché, posto che il decreto del Presidente della Repubblica autorizzante il 75 per cento delle assunzioni richieste era dell'agosto 2004, sono comunque state effettuate tutte le prove selettive e, solo dopo aver comunicato ai candidati il superamento delle stesse, si riferiva loro che esclusivamente 6 degli iniziali 24 posti sarebbero stati coperti;
come se non bastasse, in data 17 giugno 2005 veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 48, un ulteriore concorso per titoli ed esami per il reclutamento di 20 sottotenenti in servizio permanente effettivo proprio nel medesimo
ruolo speciale del Corpo di amministrazione e di commissariato dell'Esercito;
veniva in tal modo assolutamente ignorato l'articolo 1, comma 100, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, che ha prorogato per un triennio la validità delle graduatorie per le assunzioni di personale presso le amministrazioni pubbliche che per gli anni 2005, 2006 e 2007 erano state soggette a limitazioni delle assunzioni;
a giudizio dell'interrogante, appare dunque contraddittoria, nonché contraria al princìpi di imparzialità, economicità ed efficienza dell'azione amministrativa, la linea politica tenuta dal Ministero della difesa, giacché sarebbe stato molto meno dispendioso, nonché equo nei confronti dei candidati risultati idonei ma non vincitori nel concorso del 10 maggio 2004, scorrere la precedente graduatoria invece che bandire un nuovo concorso con tutti gli oneri economici che lo stesso comporta -:
se risultino agli atti depositati presso il Ministero le motivazioni alla base della politica seguita in materia di assunzioni dal Ministero della difesa e quali iniziative intenda intraprendere onde rimediare al grave vulnus arrecato alle aspettative qualificate dei soggetti risultati idonei ma non vincitori nel concorso bandito il 10 maggio 2004 per l'assunzione di sottotenenti in servizio permanente effettivo nel ruolo speciale del Corpo di amministrazione e di commissariato dell'Esercito, penalizzati dal taglio di personale e soppiantati dai vincitori del concorso successivo.
(4-00399)