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Allegato B
Seduta n. 163 del 4/6/2007
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PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazioni a risposta scritta:
DE SIMONE, LENZI, GHIZZONI, ZANOTTI, SASSO, GRILLINI e MUNGO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
in data 22 febbraio 2007 il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna emanava una circolare nella quale veniva individuata la quantificazione, a livello regionale, delle dotazioni di organico del personale docente per l'anno scolastico 2007/2008, i criteri di ripartizione fra le diverse province e la definizione degli organici d'istituto in cui si evince che le future classi prime della scuola primaria dovranno essere organizzate su modello orario di 30 ore settimanali e che l'organico verrà assegnato di conseguenza, abolendo così il tempo pieno non solo in prima, ma in tutte le classi;
infatti nelle future prime classi per coprire le 10 ore settimanali di mensa e ricreazione la circolare dell'USP consiglia i dirigenti di usare le compresenze degli insegnanti delle classi seconde, terze, quarte e quinte. Pertanto gli alunni di prima avranno sei o sette insegnanti e nelle altre classi verranno abolite le compresenze
che permettono lo svolgimento delle attività di laboratorio, di recupero, di integrazione, le uscite didattiche e i progetti;
le 40 ore settimanali trascorse a scuola dai ragazzi non saranno più «tempo pieno», ma a giudizio degli interroganti una sorta di spezzatino orario il cui unico obiettivo è la mera assistenza;
rispetto all'anno scolastico 2006/2007, di fronte ad un incremento, su base regionale, degli alunni della scuola primaria da 167.144 a 169.455 unità (ben 2.311 alunni in più), la previsione relativa all'organico per l'anno 2007-2008 resta inalterata a 14.707 unità;
tale dotazione risulterebbe insufficiente per fronteggiare l'aumento degli iscritti;
il tempo pieno è il modello di scuola più richiesto dalle famiglie le quali chiedono che venga garantito secondo le loro esigenze che aumentano di anno in anno;
il programma dell'Unione prevede di garantire il tempo pieno anche emanando norme che tengano conto delle richieste delle famiglie -:
se non sia necessario procedere ad una rideterminazione delle risorse da assegnare alla Regione Emilia-Romagna, in modo da assicurare un tempo scuola di 40 ore settimanali o comunque quanto più possibile rispondente ai bisogni educativi degli alunni e alle istanze sociali del territorio emiliano-romagnolo, garantendo il tempo pieno.
(4-03851)
MENIA e MANCUSO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
lo scorso 28 marzo a Ghemme si è tenuto un incontro sulle Foibe organizzato dall'ANPI per le scuole con un unico relatore: il diessino Gianni Oliva, storico, attualmente assessore alla Regione Piemonte;
la conferenza si è svolta a senso unico, nel solco dell'interpretazione di quei fatti che è cara ad Oliva: nonostante le foibe siano state riconosciute anche dal Presidente Napolitano come «pulizia etnica» ai danni degli italiani, Oliva ha preferito concentrare la sua attenzione sui torti del fascismo, edulcorando di fatto le criminali responsabilità del regime comunista di Tito;
la signora Licia Cossetto, sorella di Norma, martire e simbolo degli infoibati dell'Istria, insignita nel 2006 della Medaglia d'oro al Merito civile dal Presidente Ciampi, ha cercato invano di testimoniare la sua tragica esperienza (famiglia distrutta per mano dei seguaci di Tito: padre infoibato e sorella martirizzata dai titini) ma è stata in malo modo bloccata dalla dirigente scolastica Motta che le ha comunque impedito di parlare -:
se il Ministro sia a conoscenza del fatto denunciato e se ne sia stata considerata la gravità poiché da una parte si è offesa una testimone della storia italiana, e dall'altra si è utilizzato il proprio ruolo istituzionale per interessi di parte, inficiando così la missione del proprio mandato;
se si ritenga di adottare dei provvedimenti in conseguenza di quanto descritto in premessa.
(4-03853)
CONTENTO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
il sindaco del comune di Brugnera (Pordenone) ha pubblicamente stigmatizzato la mancata concessione all'IPSIA, che ha ivi sede, della stessa edizione del corso post diploma da parte della regione Friuli Venezia Giulia;
il competente dirigente scolastico ha giustificato la decisione sulla base della mancanza di risorse finanziarie atteso che la regione finanzia soltanto il 25 per cento
della durata col risultato che sarebbero mancati circa 7/8 mila euro per garantirne la copertura;
perplessità sono state espresse in relazione al fatto che il dirigente, allo scopo di scongiurare l'allevato, non abbia coinvolto l'amministrazione comunale e le associazioni di categoria;
il mancato avvio del corso ha sicuramente impoverito il mondo del lavoro e le opportunità di impiego in un'area a densa vocazione produttiva perché ricompressa in uno dei più importanti distretti industriali del mobile e dell'arredo -:
se ritenga coerente con l'esigenza di assicurare ai giovani maggiori occasioni di lavoro il comportamento tenuto, nel caso, dal dirigente e, in particolare, il mancato avviso preventivo alle istituzioni locali del rischio di un mancato avvio del corso a causa delle regioni finanziarie inviolate.
(4-03856)