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Allegato B
Seduta n. 181 del 2/7/2007
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SVILUPPO ECONOMICO
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il ministro dello sviluppo economico, il ministro del lavoro e della previdenza sociale, per sapere - premesso che:
il 22 giugno 2006 la Getronics Italia, una delle più importanti aziende del settore informatico italiano, che aveva ereditato una parte importante del patrimonio informatico Olivetti, viene acquisita da Eutelia S.p.A. e da Finanziaria Italiana S.p.A. al prezzo simbolico di 1 euro e con 47,5 milioni di euro di liquidità di cassa, a disposizione del nuovo acquirente per la copertura finanziaria iniziale dell'operazione;
la cessione di Getronics Italia avviene attraverso la formula della cessione di ramo d'azienda con acquisizione da parte di Eunics, società costituitasi il 13 maggio 2006 e controllata al 35 per cento da Eutelia S.p.A. e al 65 per cento da Finanziaria Italiana S.p.A., entrambe di proprietà della famiglia di industriali aretina Landi;
nel primo trimestre del 2007 Eunics perfeziona l'acquisto di Bull Italia e PC Station, raggiungendo un organico di 2.050 dipendenti distribuiti in 16 diverse sedi nazionali con un fatturato derivante per il 48 per cento - come rilevano fonti aziendali - dal mercato della pubblica amministrazione (per l'11 per cento locale e per il 37 per cento centrale);
a questo rapporto commerciale con la pubblica amministrazione si aggiunge il fatto - numericamente incomputabile - che la stessa Eutelia beneficia di ulteriori
licenze ed autorizzazioni pubbliche per operare nel campo delle telecomunicazioni;
nel mese di giugno 2007 Eutelia acquisisce il rimanente 65 per cento di Eunics da Finanziaria Italiana assumendone il controllo totale;
uno degli obiettivi aziendali dichiarati di Eunics, come è affermato nel piano industriale, è diventare un operatore integrato in grado di offrire servizi e soluzioni complete in ambito IT e TLC;
al fine di perseguire tale obiettivo Eunics ha più volte dichiarato di puntare sulla valorizzazione delle professionalità e del know-how delle risorse delle aziende rilevate e che, in futuro, avrebbe puntato unicamente sullo sviluppo commerciale e sulla razionalizzazione dei costi, senza ricorrere ad operazioni di mobilità o comunque di riduzione delle risorse interne;
lo stesso ministro dello sviluppo economico, onorevole Pierluigi Bersani, ha confermato in sede parlamentare (rispondendo in Aula il 28 giugno 2007 all'atto 3-00067) che la società Eutelia ha dichiarato l'impegno a mantenere immutati tutti gli assetti occupazionali, anche per le aziende esternalizzate;
sin dal giugno del 2006 la direzione di Eunics ha dimostrato di non prodigarsi per impostare corrette relazioni con le RSU e con le strutture territoriali e nazionali delle organizzazioni sindacali;
il Ministero dello sviluppo economico ha recepito tale difficoltà, annotando in uno dei primi verbali d'incontro sulla vertenza (il 13 luglio 2006) che è emersa l'esigenza che Eunics/Eutelia rifugga da comportamenti non corrispondenti ad una corretta dialettica sindacale e si adegui a schemi di relazioni industriali, pienamente corrispondenti alle norme ed alle prassi, che valorizzino il ruolo delle rappresentanze aziendali;
le strutture sindacali nazionali e territoriali della Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, così come le stesse rappresentanze sindacali unitarie in azienda, hanno più volte chiesto con comunicati, prese di posizione ed anche mobilitazioni dei lavoratori del gruppo Eunics l'avvio di corrette e normali relazioni sindacali;
risulta agli interpellanti che l'azione di pressione dell'azienda sui lavoratori abbia raggiunto livelli intollerabili che mettono in discussione i diritti fondamentali e la dignità stessa dei lavoratori attraverso: violazioni continue alla tutela della privacy (come nel caso delle costanti verifiche effettuate dall'azienda sulle utenze telefoniche in dotazione ai lavoratori, finalizzate alla memorizzazione di tutti i dati identificativi delle chiamate - chiamante, chiamato, durata, orario - nelle centrali telefoniche aziendali), il controllo a distanza del lavoro svolto, l'obbligo di svolgere attività demansionate, la negazione del diritto a lavorare in condizioni di serenità senza pregiudicare la salute psicofisica;
risulta all'interpellante che, negli ultimi mesi, Eunics abbia licenziato alcuni impiegati, talvolta senza neanche attivare la procedura di contestazione prevista dal contratto nazionale di lavoro e dalle leggi vigenti;
secondo alcuni dati forniti dall'azienda, nel solo mese di marzo 2007, ben 136 lavoratori su 2.050 in servizio hanno rassegnato le dimissioni, in primo luogo a causa del clima di totale sfiducia, diffidenza ed incertezza che regna all'interno dell'azienda;
in questo contesto - secondo le informazioni in possesso dell'interpellante - cresce ogni giorno il numero di sanzioni disciplinari comminate ai lavoratori per violazione delle procedure organizzative disposte dall'azienda unilateralmente senza aver preventivamente consultato le Rappresentanze Sindacali;
il mancato riconoscimento dei permessi sindacali e delle spese di trasferta a molti delegati convocati per riunioni del Coordinamento Sindacale Nazionale Eunics, il recente trasferimento «forzato» di
diversi delegati sindacali ad Arezzo per seguire corsi definiti di riqualificazione professionale (con l'obiettivo implicito di convertire personale con alte professionalità in attività tipiche di mansioni operaie), la recente sospensione finalizzata al licenziamento di un delegato sindacale che ha semplicemente, come prassi da tempo consolidata, inviato per email comunicati sindacali ai lavoratori, molti dei quali non altrimenti raggiungibili, sono fatti che - ad avviso dell'interpellante - qualificano come assai discutibile la condotta aziendale nei rapporti con i lavoratori e i loro rappresentanti;
questi episodi, qualora confermati, configurerebbero una forma di mobbing collettivo operato sui lavoratori allo scopo di ridurre le spese di gestione comprimendo le retribuzioni ed i benefit dei lavoratori nonché di ridurre il personale in esubero attraverso licenziamenti operati con motivazioni del tutto arbitrarie, evitando così il ricorso ad ammortizzatori sociali che rappresenterebbero per l'azienda un costo aggiuntivo -:
quale sia il giudizio del governo sulla vicenda in parola;
se il ministro del lavoro e della previdenza sociale non ritenga necessario intervenire, e con quali provvedimenti, al fine di ripristinare nell'azienda un corretto quadro di relazioni sindacali ed industriali; tutelarne i livelli occupazionali, garantendo l'utilizzo ottimale di tutte le professionalità in essa presenti; disporre verifiche ispettive per accertare se, nel caso dei licenziamenti, delle sospensioni e delle numerose contestazioni disciplinari comminate, siano state violate le norme contrattuali e le leggi o se siano stati compiuti atti discriminatori o illegittimi;
se il ministro dello viluppo economico, nell'ambito delle proprie competenze, non ritenga necessario intervenire, e con quali provvedimenti, al fine di verificare che le politiche industriali intraprese da Eunics siano oggi realmente finalizzate ad una proficua integrazione fra TLC ed IT, al fine di dare un senso compiuto alle acquisizioni di Getronics Italia e Bull-PC Station.
(2-00636)«Burgio».