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Allegato B
Seduta n. 181 del 2/7/2007
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POLITICHE PER LA FAMIGLIA
Interrogazione a risposta scritta:
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro per le politiche per la famiglia, al Ministro della giustizia, al Ministro della solidarietà sociale, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
la signora Maoloni Maria Pia Josefina, inizialmente di nazionalità belga, dopo aver divorziato dal coniuge Rocco Antonini, anche lui di nazionalità belga, nell'ottobre 2006 ha deciso di venire in Italia, portando con sé, quale genitore affidatario, le figlie Fiona e Milla, rispettivamente di 8 e 4 anni;
la signora Maoloni, ha deciso di venire in Italia per sottrarre le due figlie (in particolare la maggiore) a presunti abusi sessuali da parte del padre e del nonno paterno; le ripetute denunzie prodotte, le segnalazioni d'ufficio fatte dal pediatra delle bambine, da un medico di guardia dell'ospedale e dalla maestra, hanno portato a procedimenti penali ancora non definiti;
dopo il trasferimento in Italia della signora Maoloni, il padre delle bambine, Rocco Antonini, all'epoca titolare del solo diritto di visita sulle bambine, ha denunciato in Belgio la signora, per sottrazione di minore, facendo scattare il mandato di cattura internazionale ed il conseguente arresto, avvenuto nelle Marche, della signora; le bambine sono state affidate presso una comunità protetta;
contemporaneamente il padre, Rocco Antonini, avviava le pratiche per chiedere il rimpatrio delle bambine, e il Tribunale per i Minori di Ancona, in data 20 novembre 2006, emetteva un provvedimento di rimpatrio delle bimbe con riconsegna delle stesse al padre che, nel frattempo, si era assicurato il loro affidamento attivando una procedura d'urgenza ed ottenendo una sentenza resa nella contumacia della signora Maoloni;
con ulteriore decreto il Tribunale dei Minori di Ancona confermava l'affidamento delle bambine in un istituto fino all'eventuale rimpatrio;
la Corte d'Appello, in data 12 dicembre 2006, a seguito del ricorso inoltrato dalla signora Maoloni, disponeva la revoca del decreto di rimpatrio delle bambine;
la signora Maoloni, nel frattempo, ha ottenuto la residenza in Italia, presso il comune di Grottammare, e dal maggio 2007 ha riacquistato definitivamente la cittadinanza italiana;
il Tribunale dei Minori del Belgio, su iniziativa del padre, ha pronunciato, con sentenza del 28 marzo 2007, la decadenza della potestà genitoriale della madre delle bambine ed ha affidato le stesse al padre;
il padre, inoltre, ha prodotto richiesta di rimpatrio delle due bambine al Tribunale dei Minori di Ancona, e, nell'udienza dell'8 maggio 2007, la richiesta è stata accolta;
il rimpatrio delle due bambine in Belgio è stato eseguito in tutta segretezza, il 19 maggio 2007, con l'affidamento al
padre e senza a quanto consta all'interrogante, la dovuta notifica alla madre;
il rimpatrio è stato disposto ed eseguito nonostante risultasse pendente, presso il Tribunale, una nuova denuncia fatta dall'insegnante italiana della bimba più grande (a seguito del suo raccapricciante racconto) e nonostante la pendenza del procedimento penale in Belgio e in Italia a carico del padre;
il procedimento penale in Italia, a carico del padre e del nonno, è pendente presso la Procura della Repubblica - Tribunale di Fermo ed è nella fase delle indagini preliminari, per le ipotesi di reato di cui agli articoli 609-bis e quater, 600-quater e sexies, 600-quater n. 1 del codice penale;
per gli analoghi reati, commessi all'estero, è prevista la giurisdizione penale italiana articoli 7 n. 5 (reati commessi all'estero), 11 n. II (rinnovamento del giudizio), 128 (termine per la richiesta di procedimento), 604 del codice penale (fatto commesso all'estero);
per la procedibilità nei confronti del cittadino straniero che opera in concorso con cittadino italiano è quindi necessaria l'autorizzazione del Ministro della giustizia nella forma della richiesta, che dovrebbe essere rilasciata entro tre mesi dalla conoscenza della notizia di reato;
purtroppo, nonostante i tre mesi siano già passati, il Ministro della giustizia non ha ancora autorizzato la richiesta inviata dalla Procura di Fermo per indagare in Italia sul padre e sul nonno paterno -:
se non ritengano, per le parti di competenza, di avviare gli opportuni interventi per salvaguardare le due bambine Antonini dai presunti abusi sessuali compiuti a loro danno dal padre e dal nonno paterno;
se il Ministro della giustizia non ritenga di dover ottemperare con urgenza alla richiesta di autorizzazione inviata dalla Procura di Fermo;
se sono in corso trattative sul caso tra il Governo italiano e quello belga.
(4-04226)