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Allegato B
Seduta n. 184 del 5/7/2007
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazione a risposta orale:
PEDRIZZI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il Golfo di Gaeta ed il suo ecosistema marino e terrestre vivono un momento di notevole complessità. Tutto ciò è il frutto di anni di incuria e di poca attenzione nei confronti della protezione e qualificazione ambientale;
sono numerosi anni che, in ampie aree della costa del Golfo di Gaeta, le stagioni estive vengono fortemente compromesse dalle cattive condizioni delle acque di balneazione, assai inquinate, e proprio la scorsa estate l'ecosistema della zona è stato messo a dura prova da una moria di cefali e da una dilagante salmonellosi che ha destato grande allarme nelle popolazioni interessate;
da ultimo, nei giorni 8-12 aprile 2007, sono stati trovati alcuni esemplari di Berte minori e Svassi maggiori, deceduti nel tratto di costa tra Formia e Scauri. In tale periodo, sono stati effettuati alcuni campionamenti sulle acque del Golfo che, congiuntamente ai reperti degli animali morti, sono stati inviati all'istituto zooprofilattico del Lazio per le analisi del caso. L'istituto ha rinvenuto tracce allarmanti di cadmio, mercurio e piombo;
l'economia che si basa sul turismo balneare e sulla pesca è una risorsa fondamentale per gli abitanti del Golfo di Gaeta, determinante per i destini di molte famiglie che sono state già duramente provate lo scorso anno dalle pessime condizioni ambientali in cui versa la costa -:
quali urgentissime misure intenda adottare il Ministro interrogato al fine di riqualificare e valorizzare un'area importante come il Golfo di Gaeta, che coinvolge la Regione Lazio e Campania, e se non ritenga opportuno definire con la necessaria chiarezza l'entità del problema e le eventuali responsabilità.
(3-01064)
Interrogazione a risposta in Commissione:
GENTILI, MARIANI, CHIANALE, IANNUZZI e REALACCI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il comma 1226 della legge finanziaria 2007 ha previsto che, al fine di evitare ulteriori procedure di infrazione comunitarie, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedano agli adempimenti di cui agli articoli 4 e 6 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 e successive modificazioni, o al loro completamento, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della stessa legge finanziaria, sulla base di criteri minimi uniformi definiti con apposito decreto del Ministro dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare;
al momento, non risulta sia ancora stato emanato il decreto ministeriale in questione e di conseguenza le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, a loro volta, non risulta abbiano potuto provvedere a dare corso od a completare gli adempimenti di cui agli articoli 4 e 6 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357;
il richiamato decreto è volto a definire un intervento normativo che, ancorché di spettanza ministeriale, presenta rilevanti profili di potenziale interferenza con materie di competenza regionale, quali quella agricola, forestale, dell'assetto e della pianificazione del territorio, eccetera;
in data 21 dicembre 2006, durante il dibattito sulla legge finanziaria 2007, il Governo ha accolto come raccomandazione
l'ordine del giorno 9/1746-bis-B/008, volto assicurare che il citato decreto ministeriale fosse adottato in conformità con indicazioni risultanti dai lavori della Commissione agricoltura della Camera, in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 16 agosto 2006, n. 251;
le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano risulta abbiano recentemente trasmesso, attraverso la regione Calabria nella sua qualità di regione capofila in materia di ambiente, il testo di una proposta concernente il decreto in questione -:
quali siano le ragioni che hanno finora impedito l'emanazione del decreto ministeriale, previsto dal comma 1226, della Finanziaria 2007;
se siano stati avviati o svolti incontri e consultazioni con le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, oltre che con gli altri Ministeri coinvolti dalle materie potenzialmente oggetto del sopraccitato decreto e, in particolare, con il Ministero delle risorse agricole, alimentari e forestali;
se parimenti siano stati svolti i necessari incontri ed effettuata l'opportuna consultazione con i principali portatori di interesse, per le materie potenzialmente oggetto del sopradetto decreto, ed in particolare con le associazioni ambientalistiche, agricole, venatorie, della pesca, del turismo e dell'industria e, in caso affermativo, quali siano stati i risultati di tale consultazione;
quali siano le proprie valutazioni in merito ai contenuti della proposta delle regioni e delle province autonome, nonché se si intenda conformarsi ai contenuti del sopra citato ordine del giorno.
(5-01245)
Interrogazione a risposta scritta:
MARTINELLI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
il comune di Guidonia, nella Provincia di Roma, risulta essere uno dei comuni italiani a maggiore rischio ambientale;
oggi le tecniche di termodistruzione hanno raggiunto livelli di impatto ambientale bassissimi;
con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 febbraio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 13 febbraio 2007, n. 36 è stato prorogato lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Lazio -:
se risulti vero che, nel comune di Guidonia, e precisamente nel cementificio Buzzi-Unicem, si stia promuovendo un accordo tra il Comune di Roma, la Provincia, la Regione Lazio e la Società Pirelli Ambiente affinché nei forni del predetto cementificio venga bruciato combustibile derivato da rifiuti prodotto nella capitale e non solo, e, nel caso in cui ciò risultasse vero, quali provvedimenti i Ministri interrogati intendano adottare al fine di tutelare i cittadini di Guidonia.
(4-04265)