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Allegato B
Seduta n. 199 del 1/8/2007
TESTO AGGIORNATO AL 3 OTTOBRE 2007
...
INTERNO
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
il 17 luglio 2007 è morto all'ospedale di Grosseto, forse d'infarto, il commerciante Nabi Noor di 53 anni, coinvolto nell'operazione di polizia, condotta dalle forze dell'ordine sulla spiaggia di Follonica, per reprimere presunti fenomeni di abusivismo commerciale;
da molte dichiarazioni dei presenti al fatto, risulta che l'uomo sia caduto riverso sulla spiaggia e che non siano stati tempestivamente chiamati i soccorsi. È stato il titolare di un bagno, che conosceva la vittima, a chiamare l'ambulanza quando ha avuto modo di intuire il rischio;
Follonica è una cittadina balneare con 22.000 residenti, che in estate supera le 100.000 presenze, trasformandosi in un mercato e in un'occasione di lavoro per molti, italiani e stranieri. Questa come altre realtà nei luoghi del turismo di massa meritano la massima attenzione e cura;
il rigore dispiegato a carico di presunti abusi dovrebbe essere rivolto nei confronti di caporali e sfruttatori della
manodopera italiana e straniera, ben più difficilmente raggiungibili dalle forze dell'ordine, e non invece nei confronti delle persone più povere che puntualmente subiscono interventi repressivi, senza che, peraltro, allo stato, si sia provveduto a definire una nuova e più idonea disciplina del piccolo commercio itinerante, praticato soprattutto, ma non solo, da cittadini immigrati in forme e misure che il nostro Paese non conosceva più da decenni -:
quali siano gli accertamenti in corso, che si rendono necessari per fare luce sull'esatta dinamica dei fatti descritti in premessa e accertare le eventuali responsabilità nello svolgimento dell'operazione, in particolare per quanto riguarda i tempi e i modi dei soccorsi.
(2-00689) «Frias, Perugia, Siniscalchi, Poretti, Mantovani, Iacomino, Pegolo, De Simone, Gianni Farina, Ferrara, Mario Ricci, Andrea Ricci, Provera, Khalil detto Alì Rashid, Smeriglio, Franco Russo, Cesini, Ferdinando Benito Pignataro, Tranfaglia, Crapolicchio, Spini, Pettinari, Sasso, Venier, Vacca, Olivieri, De Cristofaro, Caruso, Nicchi, Deiana, Falomi, Cannavò, Cogodi, Locatelli, Guadagno detto Vladimir Luxuria, Acerbo, Cacciari, Lombardi, Duranti».
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
si apprende da organi di stampa locali che nella notte di lunedì 30 luglio due persone hanno assalito l'Assessore Olisse Viscardi del Comune di Grumello del Monte (Bergamo);
l'assessore è stato malmenato, a calci e pugni, da due uomini incappucciati davanti al cancello della propria abitazione, mentre rientrava da una riunione che si era tenuta nella Sala civica del Comune. Dopo l'aggressione, l'assessore è dovuto ricorrere alle cure mediche del vicino pronto soccorso;
dal racconto dell'interessato pare di capire che non si sarebbe trattata di una rapina ma più probabilmente di un vera e propria aggressione per questioni inerenti il mandato politico-amministrativo ricoperto dal Viscardi;
il Comune di Grumello del Monte è amministrato da una maggioranza monocolore della Lega Nord da 2 mandati, con un rilevante consenso tra i cittadini;
gli amministratori in questione, che hanno sempre operato nell'ottica della tutela complessiva degli interessi comuni, provano oggi una forte sensazione di timore per la incolumità fisica propria e dei loro familiari;
in provincia di Bergamo le sedi, i militanti e gli amministratori della Lega Nord sono spesso oggetto di atti vandalici, frasi ingiuriose e minacciose o, come in questo caso di aggressioni fisiche, per il semplice motivo di appartenere a quel movimento politico -:
se risultino avviate indagini con riguardo ai fatti generalizzati in premessa al fine di accertarne la matrice;
come intendano provvedere al fine di tutelare la sicurezza di tutti gli amministratori della Lega Nord a Grumello del Monte e dei loro familiari;
quali atti intendano adottare per prevenire altri episodi di questo genere, siano essi relativi alle sedi di partito che alle persone.
(2-00688) «Stucchi».
Interrogazione a risposta orale:
DURANTI, MIGLIORE e FRIAS. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel pomeriggio del 30 luglio scorso, dopo aver appreso dagli organi di stampa che, nella serata di domenica 29 luglio, un gruppo di cittadini stranieri trattenuti all'interno del CPT di Bari S. Paolo hanno tentato la fuga, l'interrogante si è recata in visita presso il centro stesso e, successivamente, presso l'ospedale di S. Paolo e gli uffici della Questura di Bari;
alla richiesta dell'interrogante di autorizzare l'ingresso di alcuni operatori della stampa televisiva locale le autorità hanno opposto il rifiuto, nonostante il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999 n. 394, articolo 21, comma 7;
dalle notizie ricevute direttamente e dalla verifica effettuata risulta, come per altro precedentemente riportato dagli organi di stampa, che durante tale tentativo di fuga ci sono stati feriti sia tra i trattenuti che fra i poliziotti in servizio presso il centro. Tra i trattenuti feriti, in tutto otto, successivamente ricoverati in due diversi ospedali cittadini, alcuni che in un primo momento erano riusciti a fuggire si sono consegnati al vicino centro di Bari Palese, evidentemente aperto nonostante fosse stato in precedenza chiuso per disposizione del Ministro;
uno degli otto feriti, fra i ricoverati presso l'ospedale di San Paolo, è minorenne non accompagnato, come risulta sia dalle dichiarazioni rilasciate dallo stesso che dall'elenco fornito all'interrogante dai funzionari del centro, nonostante il decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 2004 n. 303, articolo 2, comma 5, regolamento relativo alle procedure per il riconoscimento di status di rifugiato e la direttiva ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999 n. 394, articolo 22, comma 1, (protocollo n. 3435/50 del 30 agosto 2000) prevedano che un minorenne non accompagnato non possa essere trattenuto all'interno di CPT -:
se il Ministro interrogato sia al corrente del fatto che all'interno dei CPT sono trattenuti minorenni non accompagnati e quali provvedimenti intenda assumere al fine di far rispettare il decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 2004 n. 303, articolo 2, comma 5, (regolamento relativo alle procedure per il riconoscimento di status di rifugiato) e la direttiva ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999 n. 394, articolo 22, comma 1 (protocollo n. 3435/50 del 30 agosto 2000).
(3-01173)
Interrogazioni a risposta scritta:
LEONI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 4 novembre del 2004 la squadra mobile della capitale eseguiva numerosi arresti ad Ostia per gravi reati tra i quali l'associazione a delinquere di stampo mafioso a carico di diciotto persone, molte delle quali già coinvolte nelle inchieste contro la banda della Magliana;
l'inchiesta denominata «Anco Marzio» coinvolgeva tra gli altri Roberto Pergola ed Emidio Salomone, considerati dagli inquirenti come capi del sodalizio;
attualmente risulta pendente presso il tribunale di Roma il processo a carico di Roberto Pergola ed altri soggetti;
il Corriere della Sera del 5 luglio del 2007, edizione di Roma, riferiva di minacce ed intimidazioni ai danni degli operatori subentrati al posto dei soggetti coinvolti nell'inchiesta sopra citata;
la Repubblica cronaca di Roma il 24 luglio scorso pubblicava un significativo articolo relativo ad un'iniziativa per la legalità svoltasi ad Ostia presso la spiaggia Social Beach (gestita dal consorzio Solco);
alla suddetta partecipavano il capo gruppo dei Verdi alla camera Angelo Bonelli e Tano Grasso, già alto commissario per la lotta al racket ed all'usura, che in tale occasione denunciava gli interessi della malavita su Ostia;
l'articolo riferiva di minacce ed intimidazioni ai danni dello stabilimento balneare sopra citato e dei suoi gestori; tali fatti avvenivano «in concomitanza con la scarcerazione di malavitosi ritenuti eredi della banda della Magliana»;
il 29 luglio i quotidiani la Repubblica e il Corriere della Sera ed alcune agenzie di stampa pubblicavano la notizia di un raid ai danni della spiaggia Social Beach e di alcuni suoi operatori;
tale raid, secondo quanto dichiarato dall'onorevole Bonelli e agli operatori del Solco, sarebbe riconducibile ad una strategia diretta ad espellere gli operatori dalla spiaggia in questione -:
se il Ministro dell'interno sia al corrente dei fatti su esposti;
quali iniziative intenda intraprendere per contrastare la criminalità organizzata nel litorale e nell'entroterra a sud di Roma;
quali iniziative intenda avviare per tutelare gli operatori sociali che gestiscono le spiagge in questione ad Ostia;
quali iniziative intenda intraprendere per rafforzare i presidi delle forze dell'ordine nel territorio in questione.
(4-04604)
MANCUSO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il Corpo dei Vigili del fuoco ha indetto uno sciopero nazionale lo scorso 8 giugno, allo scopo di sensibilizzare il Governo nei confronti di questo importantissimo servizio pubblico;
sono circa 11.000 le unità mancanti al Corpo dei Vigili del fuoco, di cui circa 700 solo in Piemonte ed a questa mancanza di personale si somma la vetustà di molti mezzi, quali autobotti e attrezzi necessari per lo svolgimento del quotidiano lavoro;
la mancanza di fondi destinati al Corpo dei Vigili del fuoco determina problemi a molti comandi provinciali come quello di Novara dove la mancanza di personale rischia di far collassare il Comando, con gravi ripercussioni sulla sicurezza pubblica; infatti gli automezzi di soccorso hanno un'età media di dieci anni ed alcuni rasentano l'idoneità tecnica di funzionamento -:
se il Governo intenda stanziare fondi sufficienti per la gestione dell'attività del Corpo dei Vigili del fuoco consentendo così l'adeguamento del parco mezzi e di incrementare l'organico dei pompieri ad un livello almeno accettabile.
(4-04611)
GRILLINI, FUMAGALLI, LOMAGLIO, ZANOTTI, SCOTTO, AURISICCHIO, NICCHI, TRUPIA, LONGHI e DE ANGELIS. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
anche quest'anno, in molte parti d'Italia, si sono ripetuti atti di repressione ai danni dei naturisti. È, il caso occorso a Brindisi il 20 luglio scorso e riportato da ANSA: «Sono stati denunciati un 53enne di Modugno e un 45enne di Francavilla Fontana per atti osceni in luogo pubblico. Sono stati sorpresi dai militari sul litorale di Costa Merlata mentre prendevano il sole completamente nudi»;
poi il caso, riportato dal Giornale di Vimercate occorso sulle rive del fiume Adda: «Nell'ambito dei servizi rivolti alla prevenzione e alla repressione dei comportamenti contrari alla moralità ed alla decenza, giovedì la Polizia locale e i carabinieri di Rivolta hanno infatti svolto una nuova operazione di pattugliamento congiunto delle rive del fiume, il quarto dall'inizio del mese. A cadere nella rete dei controlli sono stati tre uomini: M.F., 63 anni di Bellusco, B.G., 49 anni, di Foresto Sparso (Bergamo) e M.M., 28 anni di Bienno (Brescia)»;
nemmeno un mese prima, il 16 giugno 2007, sempre sull'Adda, come riporta «La Provincia - quotidiano di Cremona e Crema» anche «C.P., quarantunenne di Inzago (Milano), e D.V., cinquantaduenne di Treviglio, finiti nel pomeriggio di giovedì nella rete delle forze dell'ordine» per medesimo reato;
il 6 luglio 2007, in Liguria abbiamo assistito ad un blitz in stile paramilitare, come racconta il quotidiano Il Secolo XIX: «Sono otto, tra cui una donna, i nudisti-naturisti oggetto di indagini da parte della procura della Repubblica di Imperia. A tutti e otto, due imperiesi, altri del Dianese, sono contestati gli atti osceni, cioé contro la pubblica decenza. [...] Tutti nudi si abbronzavano lungo un tratto di litorale sottostante "Villa Rosa", dopo le spiagge del Porteghetto e delle Ciappellette, a meno di due chilometri da capo Mimosa: un ritrovo da anni. Militari e vigili, sia dal mare, con motovedetta e gommone, sia da terra, avevano sorpreso lo sparuto gruppetto in tenuta adamitica. Da qui la denuncia a ieri la conferma che un'inchiesta a riguardo è ufficialmente aperta»;
in alcune zone c'è una recrudescenza delle indagini ai danni dei naturisti;
è, il caso, riportato da Il Secolo XIX il 7 luglio 2007 che ricorda l'impegno della Capitaneria di Diano «in collaborazione con i carabinieri e polizia - ha di recente portato alla conclusione positiva di una serie di indagini per quanto riguarda il fenomeno del nudismo non legalizzato»;
ancora, il quotidiano L'Arena poi il 2 maggio 2007, parla di un aggiornamento delle penali ai danni dei nudisti: «È stata aggiornata, per quanto riguarda le penali, l'ordinanza numero 27 del Comune di Torri, emanata a fine 2006: ora mostrarsi nudi può costare da 75 fino a 500 euro di multa, senza contare la denuncia penale, con le sue più scabrose conseguenze, fino al processo;
l'ordinanza si limita a imporre di indossare «indumenti atti a coprire i genitali maschili o femminili». Insomma, almeno il topless è salvo;
diverse sentenze, tra le quali una della corte di Cassazione (Cassazione - Sezione Terza Penale - Sent. n. 1765/2000 - Presidente U. Papadia - Relatore P. Onorato), hanno considerato il naturismo un comportamento penalmente non rilevante;
il turismo naturista rappresenta oramai da decenni una considerevole fetta di mercato in tutti i Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo e numerose regioni italiane sono stati recentemente presentati progetti di legge regionale sul naturismo (è il caso di Piemonte, Lazio e Marche) mentre l'Emilia-Romagna si è dotata di una legge che concede l'immunità ai naturisti che frequentano spiagge riservate -:
quali siano le ragioni per le quali, con ingenti spese, le forze dell'ordine organizzano vere e proprie azioni repressive verso comportamenti che non hanno alcuna rilevanza penale;
se Ella condivida che, a fronte di un arretratissimo «codice Rocco», il Parlamento debba prendere finalmente atto della necessità di una legge che regolamenta il naturismo e che escluda dall'articolo 726 del codice penale la punibilità della nudità naturista;
se non ritenga di intervenire con apposita circolare del Ministero dell'interno delle Forze di polizia per chiarire che il naturismo che si pratica in luoghi isolati o tradizionalmente frequentati naturisti stessi non costituisce reato e non sia da perseguire.
(4-04614)