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Allegato B
Seduta n. 199 del 1/8/2007
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SALUTE
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro del commercio internazionale, per sapere - premesso che:
nello scorso mese di maggio, le autorità sanitarie di alcuni Paesi, tra cui Panama e la Repubblica Dominicana, hanno rinvenuto in numerose confezioni di dentifrici di provenienza cinese tracce di dietilenglicolo, sostanza nociva per la salute dell'uomo;
il 29 maggio ed il 6 luglio 2007, dopo le notizie dei sequestri effettuati nei Paesi del centro-America, il sistema europeo di vigilanza dei prodotti e di scambio delle informazioni ha proceduto ad allertare tutti gli Stati membri europei circa la possibile presenza di dietilenglicolo nei dentifrici;
a seguito di tali segnalazioni, le autorità spagnole si sono immediatamente attivate e, attraverso una serie di controlli, hanno rilevato la presenza di questa sostanza tossica in alcuni dentifrici sospetti provenienti dalla Cina, il più noto dei quali è il «Trileaf Spearmint», un prodotto economico distribuito in ospedali ed alberghi;
il 13 ed il 14 giugno 2007 il Food and Drug Administration (l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici), nonché la stessa ditta Colgate, hanno denunciato il ritrovamento, in altre parti del mondo, di confezioni contraffatte di dentifricio Colgate, apparentemente prodotte in Paesi non appartenenti all'Unione europea che presentavano errori nell'etichettatura tali da consentirne la facile identificazione;
in Italia, il Ministero della salute, nonostante le allarmanti notizie diffuse dalle autorità dei diversi Paesi dell'Unione europea e del centro-America, non ha provveduto ad attivare il comando dei Carabinieri dei Nas se non il 6 luglio, fornendo loro, però, al contempo, indicazioni poco esaustive; infatti, nel promuovere ispezioni su tutto il territorio nazionale, il Ministero ed il competente Dipartimento della prevenzione e comunicazione, hanno limitato i controlli ed i sequestri solo alle confezioni del dentifricio «Colgate» non riportanti la dicitura in italiano e non, anche, a quelle relative a tutti i dentifrici di origine cinese eventualmente presenti illegalmente sul territorio nazionale;
a seguito di tali indicazioni, i Nas hanno quindi circoscritto i controlli solo al dentifricio con marchio «Colgate» e hanno sequestrato, in via cautelativa, quasi 20 mila confezioni sospettate di possibile contraffazione, in quanto recanti etichette in diverse lingue straniere, ma non in lingua italiana;
l'86 per cento degli oltre 250 milioni di articoli contraffatti sequestrati in un anno nell'Unione europea proviene dalla Cina; i prodotti maggiormente contraffatti sono le sigarette, l'abbigliamento e gli strumenti tecnologici di uso comune, ma ciò che più allarma è la crescita esponenziale di falsificazioni pericolose, riguardanti medicinali, nella misura del 400 per cento, generi alimentari e prodotti per la cura personale -:
quali siano le ragioni per le quali il Ministero della salute si sia attivato con
così notevole ritardo rispetto agli altri Stati e per quale motivo la Direzione generale dei farmaci e dei dispositivi medici, alla quale spetta la sorveglianza sui prodotti cosmetici, si sia del tutto disinteressata di tale allarmante situazione;
quali urgenti iniziative i Ministri interpellati intendano adottare affinché vengano garantiti adeguati controlli su tutti i prodotti immessi nel territorio italiano e se non ritengano opportuno, al fine di ridurre i rischi e consentire ai consumatori scelte di acquisto consapevoli, predisporre un sistema di etichettatura di provenienza obbligatoria.
(2-00687) «Pedrizzi, Contento, Lamorte, Proietti Cosimi, Antonio Pepe, Germontani, Frassinetti, Holzmann, Menia, Migliori, Angela Napoli, Patarino, Leo, Gamba, Foti, Filipponio Tatarella, Ciccioli, Castellani, Castiello, Cosenza, Bellotti, Alberto Giorgetti, Lisi, Mancuso, Ulivi, Amoruso, Porcu, Buonfiglio, Catanoso, Siliquini».
Interrogazione a risposta scritta:
ULIVI e MIGLIORI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
la stampa locale degli ultimi giorni ha evidenziato una problematica certamente presente su tutto il territorio nazionale, ma portata all'attenzione pubblica della zona di Pistoia riguardante le liste di attesa nella ASL di quel luogo, che comprende le due zone sanitarie di Pescia e Valdinievole;
nella fattispecie viene riferito che per effettuare una Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) presso l'ospedale di Pescia esiste una lista d'attesa di circa sei mesi e di circa un mese per le radiografie, mentre tre mesi sarebbero necessari per effettuare una radiografia a Pistoia, come viene riportato in seguito alle dichiarazioni di cittadini che hanno fatto ricorso al CUP cittadino;
interpellato, il responsabile della diagnostica per immagini risponde al medesimo organo di stampa che, pur essendo a conoscenza del fatto che la richiesta di esami supera nettamente le possibilità di risposta, spesso la reale urgenza è limitatissima e che circa l'80 per cento dei referti dati è negativo così deducendo che la causa delle lunghe liste di attesa sia da attribuire ad una presunta inadeguatezza della prescrizione e di conseguenza respingendo l'accusa di malagestione -:
se il ministro della salute sia a conoscenza di quanto premesso sul dibattuto tema delle liste d'attesa in Toscana;
se non ritenga che la causa delle lunghe liste d'attesa ed i conseguenti disservizi, che a volte si traducono in eventi tragici, non sia solo da attribuire alla pletora di esami richiesti da considerare forse inadeguati ma anche, e forse soprattutto, ad una carenza di attrezzature e personale che mal si addice ad una popolazione che è in continua crescita e cioè in una programmazione sanitaria inadatta al reale fabbisogno da parte della popolazione e forse anche ad un non adeguato e razionale sfruttamento nelle 24 ore delle attrezzature in possesso;
se il ministro della salute non ritenga di dover intervenire al più presto per risolvere o almeno alleviare il problema delle liste d'attesa.
(4-04621)