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Allegato B
Seduta n. 199 del 1/8/2007
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DIFESA
Interrogazione a risposta orale:
ASCIERTO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
a partire dalla professionalizzazione della leva, numerosi sono stati gli impulsi che hanno condotto all'introduzione della figura degli ufficiali in ferma prefissata, i quali all'interno dell'Arma dei carabinieri hanno ricoperto incarichi particolarmente delicati e sono stati impiegati in operazioni di notevole spessore;
numerosi reparti, sia territoriali che tecnici/logistici/amministrativi sono sguarniti di ufficiali sia del ruolo normale/speciale che del ruolo tecnico-logistico;
in questo ultimo mese circa sessanta ufficiali in servizio permanente si sono volontariamente congedati per andare a lavorare in strutture private o pubbliche diverse dall'Arma, peggiorando ancor di più lo stato in cui versa il personale-ufficiali della forza armata;
il decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, ha previsto anche per l'Arma dei carabinieri la nuova categoria degli Ufficiali in ferma prefissata e l'articolo 23 del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, come modificato dall'articolo 8 del decreto legislativo 31 luglio 2003, n. 236, ha riconosciuto la possibilità agli Ufficiali in ferma prefissata di permanere in servizio fino a «due anni e sei mesi»;
ai sensi dell'articolo 24, comma 6, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni, gli Ufficiali in ferma prefissata, possono essere ammessi, a domanda, secondo criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro della difesa, ad un'ulteriore ferma di 12 mesi ovvero possono essere trattenuti in servizio per un ulteriore periodo di sei mesi, su proposta del Comando Generale e previo consenso degli interessati, per consentire l'impiego o la proroga dell'impiego nell'ambito di operazioni condotte fuori dal territorio nazionale o in concorso con le Forze di polizia per il controllo del territorio nazionale;
l'articolo 1, comma 517, della legge finanziaria 2007 consente la stabilizzazione degli ufficiali in ferma prefissata dell'Arma dei carabinieri dei primi 5 corsi, ma non degli ufficiali dei corsi successivi, a meno che non sia disposta nei loro confronti l'ulteriore proroga annuale;
la concessione di tale proroga è particolarmente urgente per gli ufficiali del sesto corso che hanno completato il loro servizio, salvo che non se ne disponga il temporaneo trattenimento, in attesa della concessione dell'ulteriore proroga annuale;
particolarmente urgente e proficuo per l'Arma dei Carabinieri risulterebbe il richiamo in servizio di quegli ufficiali congedati fino ad oggi sia del ruolo tecnico-logistico che di quello speciale, considerato anche l'esiguo numero di questi ultimi, in modo da procedere poi alla loro stabilizzazione;
è ingeneroso da parte dell'amministrazione disinteressarsi del futuro di tali ufficiali che hanno lavorato al servizio dello Stato con competenza e dedizione e che ora si ritrovano congedati dopo trenta mesi di lungo ed impegnativo servizio;
inoltre, poiché i concorsi per l'assunzione di ufficiali in ferma prefissata vengono continuamente reiterati, l'assunzione a tempo indeterminato degli ufficiali attualmente in servizio ed il contemporaneo richiamo di quei pochi altri congedati eviterebbe di procedere al bando di nuovi concorsi, con conseguenti risparmi di spesa -:
quali urgenti iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per porre fine a tale incresciosa situazione, che svilisce in maniera irreparabile l'Arma, da sempre al servizio del cittadino italiano.
(3-01172)
Interrogazione a risposta scritta:
CATONE. -Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
la città di Sulmona (Aquila), «Medaglia d'Argento al Valor Militare», ed i suoi cittadini hanno da sempre espresso il loro gradimento per la presenza delle Forze Armate e dei loro insediamenti, tanto che nel 1957 ci furono dei moti popolari perchè un distretto militare non fosse trasferito;
nella città di Sulmona è presente il 57o Battaglione Abruzzi, destinato ad essere soppresso per il periodo 2008-2010;
nella città di Sulmona è presente anche il Comando dell'Organizzazione Penitenziaria Militare, destinato ad essere trasferito nella sede di Santa Maria Capua Vetere;
attualmente nel 57o Battaglione e nel Comando dell'Organizzazione Penitenziaria Militare operano circa trecento persone tra militari volontari, civili, ufficiali e sottoufficiali;
già nel 2003 il compianto professor Carlo Autieri indirizzò all'allora Presidente della Repubblica, suo amico personale, una lettera nella quale sottolineava che: «nel quadro di un ammodernamento volontario ed efficiente delle Forze Armate, Sulmona può certamente ospitare scuole di addestramento volontario di nuovi reparti evitando di spogliarla di un così ricco patrimonio.»;
le strutture immobiliari militari sono, da poco, state ristrutturate;
la soppressione del 57o Battaglione Abruzzi ed il trasferimento del Comando dell'Organizzazione Penitenziaria Militare penalizzerebbe molto sotto l'aspetto socio-economico non solo la città di Sulmona, ma anche l'intera Valle Peligna, già fortemente martoriata;
la Valle Peligna sta affrontando uno dei periodi economici e sociali più difficili della sua storia; il personale, con i propri famigliari, che lavora all'interno delle strutture militari sopra citate, sta vivendo reali momenti di incertezza e preoccupazione -:
se non ritenga opportuno intervenire per evitare la soppressione del 57o Battaglione
Abruzzi ed il trasferimento del Comando dell'Organizzazione Penitenziaria Militare;
se non ritenga doveroso prevedere, qualora venisse soppresso il 57o Battaglione Abruzzi e trasferito il Comando dell'Organizzazione Penitenziaria Militare, l'istituzione a Sulmona di scuole militari o altra presenza delle Forze Armate considerando anche l'efficienza delle strutture presenti nella città.
(4-04612)