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Allegato B
Seduta n. 221 del 10/10/2007
TESTO AGGIORNATO AL 23 OTTOBRE 2007
...
TRASPORTI
Interrogazioni a risposta in Commissione:
NESPOLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
in Puglia si è registrato, particolarmente nell'ultimo anno, un aumento considerevole del traffico ferroviario a livello regionale;
il Sud e la Puglia in particolare, nel tempo, hanno visto notevolmente penalizzato il traffico ferroviario sia nel settore merci che in quello passeggeri;
l'area metropolitana di Bari rivestirà un ruolo sempre più nevralgico nel settore trasporti del più vasto bacino geografico dell'intero Sud Italia;
l'approvando «Orario Ferroviario 2007-2008» pare opererà i seguenti provvedimenti restrittivi:
Tr. 9356 Lecce-Roma 17:00-23:26: soppresso;
Tr. 9351 Roma-Lecce 07:38-14:08: soppresso;
Tr. 9360 Taranto-Roma 06:16-12:16: soppresso;
Tr. 9363 Roma-Taranto 15:45-21:54: soppresso;
Tr. 713 Venezia-Lecce: termina la corsa a Bari;
Tr. 717 Bolzano-Lecce: termina la corsa a Bari;
Tr. 718 Lecce-Bolzano: parte da Bari;
Tr. 553 Milano-Crotone, via Bari Taranto: termina la corsa a Bari;
Tr. 568 Crotone-Milano, Via Taranto Bari: parte da Bari;
tale provvedimento rischia di concretizzare il definitivo isolamento della pur popolosa Puglia nel settore del trasporto ferroviario dei passeggeri;
in controtendenza agli investimenti pur proposti in Finanziaria a sostegno del trasporto ferroviario, rispetto ai sacrifici messi in atto dal personale dei Ferrovieri chiamato a concorrere al risanamento finanziario ed organizzativo del «Gruppo Ferrovie dello Stato», TRENITALIA si appresta, stranamente, a tagliare ulteriormente la sua offerta di trasporto pubblico incidendo pericolosamente sulla garanzia dei servizi minimi indispensabili in molte zone, soprattutto meridionali, del Paese -:
quali celeri iniziative il Ministro dei trasporti intenda attivare al fine di porre rimedio allo sconsiderato programma di ridimensionamento del trasporto ferroviario ipotizzato da TRENITALIA per mezzo dell'«Orario 2007-2008» e, di più, se non sia il caso, di contro, di potenziare il servizio proprio in quelle parti di territorio nazionale che, per potenzialità, ambiscono a quella crescita economica, imprenditoriale e sociale che tutti i cittadini auspicano.
(5-01577)
DE LAURENTIIS. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
le ferrovie dello Stato hanno annunciato che con l'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario ci sarà la soppressione di 4 convogli della linea ferroviaria Pescara-Roma penalizzando fortemente la Regione Abruzzo;
il progressivo depauperamento dei servizi ferroviari, il peggioramento della qualità, l'assenza di chiarezza sui programmi di investimento che riguardano la modernizzazione di un asse strategico quale è quello della F.S. Pescara-Roma rischiano di determinare un forte pregiudizio allo sviluppo economico della nostra terra, un disagio evidente per tutti i lavoratori e gli studenti che quotidianamente devono recarsi a Roma, ed un ulteriore e più preoccupante isolamento delle aree interne con evidenti gravi conseguenze sulle prospettive di crescita del sistema industriale, delle condizioni economiche e sociali, e di salvaguardia del prezioso contesto ambientale locale;
tale situazione sta determinando uno stato di crisi della mobilità regionale laziale ed abruzzese e di conseguenza sta provocando uno stato di tensione tra gli utenti di tale tratta -:
quali iniziative urgenti il Ministro dei trasporti intenda predisporre ed adottare per scongiurare i tagli annunciati al sistema ferroviario.
(5-01584)
Interrogazioni a risposta scritta:
FITTO, LEONE, BRUNO, CARLUCCI, LAZZARI, LICASTRO SCARDINO, VITALI, SANZA, FRANZOSO, DI CAGNO ABBRESCIA e MAZZARACCHIO. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
si apprende da notizie di stampa e dalle note di alcuni Sindacati che Trenitalia avrebbe intenzione di tagliare alcuni treni da e per la Puglia;
in particolare secondo i sindacati, con il nuovo orario che entrerà in vigore il 10 dicembre, quattro treni a lunga percorrenza saranno soppressi e altri cinque
non partiranno né arriveranno nelle stazioni di Lecce e Taranto ma si fermeranno a Bari;
nello specifico, i treni che dal 10 dicembre dovrebbero essere soppressi, sarebbero: il Lecce-Roma delle 17 e il Roma-Lecce delle 7.38; il Taranto-Roma delle 6.16 e il Roma-Taranto delle 15.45. Il Venezia-Lecce e il Bolzano-Lecce, dovrebbero invece terminare la propria corsa a Bari e sempre da Bari dovrebbe partire l'attuale Lecce-Bolzano. Si fermerebbero a Bari e non più a Taranto, invece, il Milano-Crotone e il Crotone-Milano;
a fronte delle proteste dei sindacati, la regione Puglia ha dichiarato di non avere alcuna competenza sui treni interregionali;
le ventilate cancellazioni di questi treni, divengono ancor più gravi per l'economia del Salento, perché si aggiungono alla cancellazione del volo Alitalia Brindisi-Malpensa avvenuta un anno fa e all'annuncio della compagnia privata Myair di voler sopprimere anche il suo volo Brindisi-Malpensa;
ne deriva che la Puglia e il Salento sono sempre più tagliati fuori dal resto del Paese -:
se corrisponda al vero che a partire dal 10 dicembre prossimo Trenitalia procederà alla soppressione di 4 treni a lunga percorrenza da e per la Puglia e alla modifica del percorso di altri 5 treni che non arriveranno più a Taranto e Lecce;
come si concilia questa decisione di Trenitalia con le più volte esternate intenzioni dell'azienda e del Governo di potenziare gli investimenti nelle infrastrutture del Mezzogiorno;
se il ministro interrogato non ritenga di dover intervenire con provvedimenti urgenti nei confronti di Trenitalia e Alitalia che con le loro decisioni del tutto improvvise e immotivate, continuano a penalizzare e ad isolare sempre più la Puglia dal resto d'Italia, con conseguenze disastrose per le famiglie e le aziende del territorio.
(4-05175)
NESPOLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
le segreterie Nazionali delle seguenti sigle sindacali: FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAST Ferrovie, UGL Trasporti ed ORSA Ferrovie, in data 1o agosto 2007, hanno sottoscritto un verbale di incontro con il Ministero dei trasporti cui è, poi, stranamente seguito, al di là del pur lungo periodo feriale estivo, un incomprensibile stop alla fase negoziale precedentemente, doverosamente, avviata e condivisa;
la situazione produttiva dell'Azienda FS S.p.A., come già espresso in occasione dei precedenti incontri tra le parti, presenta un eccesso di carichi di lavoro, di prestazioni straordinarie oramai divenute assolutamente ordinarie dovute principalmente alla storica carenza di personale;
tali problematiche andranno notevolmente ad aggravarsi con l'assai probabile uscita di ulteriore personale a fine anno;
queste circostanze potrebbero produrre un ulteriore grave disservizio e condizioni di pregiudizio per la tenuta produttiva delle diverse Società del Gruppo FS S.p.A.;
a tutto ciò si aggiunge che i «Premi di Risultato» relativi alle annualità 2005-2006 dovuti al personale in ragione dell'incrementato livello di produttività non sono stati ancora loro corrisposti -:
quali improrogabili iniziative il Ministro dei trasporti intenda adottare, d'intesa con le sigle sindacali già convocate in occasione dei precedenti incontri, così da verificare con il Gruppo FS S.p.A. le soluzioni necessarie al superamento dei problemi suesposti e restituire, in fine, le dovute certezze a tutto quel personale che opera, quotidianamente,
in situazioni al limite della sicurezza tanto personale quanto dei milioni di utenti delle Ferrovie.
(4-05181)
MANCUSO. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
una ventina di famiglie residenti nel Comune di Ghemme (Novara) sono esasperate da disagi viabilistici quotidiani che si trascinano da anni;
Ghemme (Novara) è una realtà rurale, caratterizzata dal passaggio di mezzi agricoli che possono raggiungere anche 8 metri di lunghezza e i 2 metri di larghezza (trattore con rimorchio), la viabilità interna del paese è sempre stata a doppio senso di circolazione e garantiva a malapena il passaggio di tali mezzi;
alcune ordinanze comunali hanno istituito il senso unico di marcia in alcune vie centrali del paese, rendendo impossibile il passaggio degli automezzi agricoli, a meno di non infrangere il Codice della Strada, viaggiando contromano;
nonostante le fondate e reiterate lamentele espresse all'amministrazione comunale, i problemi viabilistici non sono stati rimossi -:
se il Governo ritenga opportuno impartire direttive per scongiurare problemi come quello della cittadina di Ghemme (Novara) al fine di restituire a queste famiglie, come pure a tutte le altre che versino in analoghe condizioni, certezza del diritto e serenità quotidiana.
(4-05201)
JANNONE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
nella puntata del 4 ottobre del programma televisivo Le Iene è stato denunciato un fatto molto grave di cui sono vittime i cittadini del Comune di Perugia;
moltissimi automobilisti del capoluogo umbro si sono lamentati della brevissima durata del colore giallo di alcuni apparecchi semaforici (meno di 3 secondi);
il problema compete solo ai semafori su cui è installata la T-RED, una macchina elettronica dotata di fotocamera che contesta multe in automatico a tutti coloro che oltrepassano la linea bianca dello stop durante il colore giallo;
durando pochissimi secondi, non tutti gli automobilisti riescono a fermarsi in tempo e vengono quindi sanzionati con numerose multe per passaggio con semaforo rosso;
la legge non indica quanto debba durare il giallo, ogni comune può decidere autonomamente;
uno studio del CNR dice che la durata minima del giallo in città per poter frenare in sicurezza è di 5 secondi;
la società CTS con sede a Rovellasca (CO) che gestisce gli impianti T-RED, ha effettuato 37.683 multe e per ognuna di esse guadagna 24.50 euro + iva e il resto confluisce nelle casse dei comuni;
il numero di incidenti è triplicato, poiché gli automobilisti per paura di ricevere multe frenano anche con il verde -:
quali misure o iniziative legislative il ministro intenda adottare a tutela dei cittadini al fine di rendere uniforme sul territorio nazionale la funzione del colore giallo nei semafori;
se intenda impartire direttive, anche ai sensi dell'articolo 5 del codice della strada, rivolte ai comuni che introitano sanzioni pecuniarie per la mancata osservanza del segnale giallo intese a evitare, tra l'altro, che i comuni o le società di gestione di apparecchi automatici siano indotti, di fatto, a moltiplicare il numero delle contravvenzioni anziché a prevenire gli incidenti.
(4-05210)