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Allegato B
Seduta n. 222 dell'11/10/2007
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SVILUPPO ECONOMICO
Interrogazione a risposta orale:
FORMISANO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
da un monitoraggio svolto dalle associazioni Adusbef e Federconsumatori sarebbero emerse numerose violazioni del primo pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni, in materia di simmetria dei tassi bancari, portabilità dei mutui, equità sulle penali dei vecchi mutui, rinegoziazione dei prestiti e spese di chiusura dei conti;
secondo le due associazioni, a seguito dei ripetuti aumenti del costo del denaro decisi dalla Banca centrale europea, mentre le banche hanno subito adeguato il costo sui mutui, prestiti personali, fidi e finanziamenti, non hanno aumentato minimamente i tassi sui depositi;
quanto alla portabilità dei mutui, secondo le associazioni le banche non avrebbero applicato la norma, inoltre, a fatica restituirebbero le penali incassate indebitamente e solo dopo continui reclami, infine proverebbero a chiedere soldi per la cancellazione delle ipoteche una volta pagata l'obbligazione, quanto alla chiusura dei conti, i costi di chiusura sarebbero stati sostituiti da «oneri e spese di liquidazione ed interessi»;
l'elusione sistematica delle norme avrebbe garantito alle banche un guadagno pari a 5,7 miliardi di euro -:
se sia a conoscenza dei fatti suesposti e quali iniziative intenda adottare a riguardo per rendere effettive le norme fortemente volute dal medesimo ministro interrogato ma che risulterebbero costantemente eluse nei fatti.
(3-01329)
Interrogazioni a risposta scritta:
NICOLA COSENTINO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
è della scorsa settimana la notizia che in sede di audizione, presso le Commissioni bilancio e affari comunitari, sull'impiego dei fondi comunitari, il Ministro Bersani abbia constatato, ancora una volta, quelle che l'interrogante reputa l'incapacità della regione Campania ad utilizzare gran parte dei fondi che la Comunità europea mette a disposizione del nostro Paese e che sono, senza ombra di dubbio, di una rilevante importanza e necessità per la crescita dell'economia e dell'occupazione, nonché per sviluppare servizi per l'ambiente, acqua, trasporti e sicurezza e soprattutto per i rifiuti, vista la drammatica situazione in cui versa sotto questo profilo la stessa regione;
in una precedente interrogazione del sottoscritto interrogante (4-03079), a cui non è stata data risposta, l'interrogante ha segnalato il caso del mancato utilizzo dei fondi comunitari nella Campania e ha richiesto al Ministro se non ritenesse necessario intervenire presso la regione perché si procedesse al finanziamento dei progetti comunitari che sono diventati una risorsa economica che non può più essere trascurata soprattutto in regioni, come la Campania, dove il tasso di disoccupazione e uno dei più elevati del nostro Paese;
allo stato, quindi, è urgente che la regione Campania intraprenda «una via virtuosa» nell'utilizzo dei fondi comunitari al fine di sviluppare il tessuto economico-produttivo di questa terra che ha enormi potenzialità di sviluppo;
al di là dei richiami, sollecitati anche dalla citata precedente interrogazione, è urgente che il Ministro intervenga, nell'ambito delle sue competenze, per risolvere questo «annoso» problema di mancato utilizzo dei fondi comunitari che coinvolge a pieno titolo le capacità degli amministratori regionali campani -:
quali urgenti iniziative intenda adottare, nell'ambito delle sue competenze, per sollecitare la regione Campania a utilizzare i fondi comunitari che costituiscono una fonte economica di grande rilevanza per lo sviluppo del territorio campano.
(4-05228)
CACCIARI, ACERBO e PERUGIA. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
il presidente della Federazione regionale Emilia Romagna degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, dottor Giancarlo Piazza, in data 10 settembre 2007 ha espresso una opinione motivata, documentata, unanimemente condivisa circa i rischi intrinseci alle tecnologie di combustione di materiali disomogenei quali sono i «rifiuti» e autorevolmente l'ha inviata tramite lettera ai decisori istituzionali politici del suo territorio affinché se ne tenga conto nei procedimenti autorizzativi in corso per la costruzione di nuovi inceneritori-termovalorizzatori. Con ciò i medici emiliani ricordano di applicare il principio di precauzione, riconosciuto (anche se ampiamente disatteso) in ambito europeo, nonché invitano a tener conto di un'altra corretta procedura di valutazione strategica degli impatti degli impianti industriali (anch'essa disattesa in Italia) che prevede la comparazione tra tecnologie e sistemi di gestione diversi, onde poter scegliere quelli a minore danno per l'ambiente e la salute;
a conferma delle giuste preoccupazioni dei medici emiliani, ricordiamo solo le due più recenti conferme che provengono da ricerche epidemiologiche svolte in Italia. Nel marzo scorso è stato diffuso il Report Enhance Health finanziato dalla UE che aveva tra gli altri lo scopo di indagare lo stato della salute in aree dove sono ubicati inceneritori attraverso studi pilota. Per l'Italia lo studio è stato condotto nel comune di Forlì, quartiere Coriano,
dove sono ubicati due inceneritori. L'accurata indagine ha potuto rilevare eccessi statisticamente significativi di rischio di tumori e di morte in alcune categorie di persone per cause correlate alle esposizioni di metalli pesanti. Nell'ultimo numero della rivista Environment Health è pubblicata un'indagine sul «Rischio di sarcoma in rapporto all'esposizione ambientale a diossine emesse dagli inceneritori: studio caso controllo nella provincia di Venezia», svolta su parametri d'eccellenza scientifica dai responsabili del Registro tumori della regione Veneto e da altri scienziati sulle correlazioni tra tumori ai tessuti molli e l'esposizione (calcolata in un arco di tempo prolungato) alle ricadute dei gas di combustione degli inceneritori della provincia di Venezia. I ricercatori concludono consigliando di evitare di usare queste tecniche di smaltimento;
a fronte di queste evidenze e della lodevole iniziativa di informazione avviata dall'Ordine dei medici dell'Emilia Romagna che si configura come una offerta di collaborazione civica tra organi di interesse pubblico che devono tutelare i beni comuni a partire dalla salvaguardia dell'ambiente, il Ministro dello sviluppo economico, onorevole Bersani ha ritenuto di inviare una minacciosa lettera di protesta, ampiamente divulgata con un Comunicato Stampa del suo stesso Ministero il 4 ottobre, contro ciò che definisce «grave episodio» poiché secondo il Ministro la lettera della Federazione dei medici «esorbita totalmente» dai compiti dei medici e persino dai «codici deontologici» professionali. Ciò perché secondo il Ministro la iniziativa dell'Ordine «appare altresì suscettibile di procurare un grave allarme nella popolazione interessata» e persino: «suscettibile di paralizzare l'attività di altri enti pubblici rappresentativi, questi ultimi, delle comunità locali secondo il principio democratico sancito dalla Costituzione». Il Ministro Bersani in conclusione chiede ai suoi colleghi Ministri alla sanità e alla giustizia di intervenire «ai fini dell'eventuale adozione di tutte le misure ritenute necessarie, anche non solo disciplinari, nei confronti dei responsabili -:
di quali elementi disponga conferimento alla materia sanitaria e ambientale che consentano al ministro medesimo di non considerare i dubbi e gli allarmi che ripetutamente il mondo scientifico avanza circa gli inevitabili impatti ambientali provocati dagli impianti di combustione dei rifiuti;
se vi siano ragioni specifiche per cui il Ministero allo sviluppo economico predilige le tecnologie di smaltimento dei rifiuti per termodistruzione invece di altre soluzioni che privilegiano la gestione integrata dell'intera filiera di raccolta/recupero/riciclo/smaltimento dei materiali post-consumo;
se la posizione del Ministro Bersani sia condivisa anche dai Ministri della sanità e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
(4-05232)