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Allegato B
Seduta n. 222 dell'11/10/2007
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INTERNO
Interrogazioni a risposta scritta:
BRIGUGLIO. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della solidarietà sociale, al Ministro per le politiche per la famiglia. - Per sapere -:
quali concrete iniziative il Governo intenda assumere per aiutare le famiglie nella ricerca dei minori scomparsi di cui 7.867 tra i 14 e i 17 anni e 3.927 sotto i 13 anni e tra questi ben 1.165 minori scomparsi nel 2006 e 712 tra il 1o gennaio e il 2 luglio di quest'anno (secondo i dati della Direzione anticrimine della Polizia di Stato, diffusi dalla stampa);
se il Governo sia in possesso di informazioni complete sulle caratteristiche del fenomeno e sulla consistenza in particolare del «traffico dei minori», un mercato
disumano di cui occorre avere maggiore conoscenza e consapevolezza per poterlo adeguatamente combattere;
quali siano i risultati effettivi conseguiti in questa materia dal Commissario straordinario per le persone scomparse e se esso sia dotato di sufficienti risorse finanziarie, umane e organizzative;
quali provvedimenti concreti il Governo intenda adottare per sostenere le famiglie nella ricerca dei minori scomparsi, sotto il profilo dell'assistenza economica, sociale e psicologica.
(4-05218)
FUGATTI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel corso delle ultime settimane il territorio del Comune di Merano e particolarmente la frazione di Sinigo ha subito l'arrivo massiccio di nomadi di etnia rom che hanno occupato strade, campi e cortili della borgata;
tale situazione ha provocato la decisa reazione della popolazione locale, esasperata dalla insopportabile situazione venutasi a creare sia dal punto di vista igienico sanitario a causa dell'abbandono incontrollato di spazzatura da parte degli occupanti abusivi, sia dal punto di vista dell'ordine pubblico, per i sempre più frequenti fenomeni di criminalità che vedono protagonisti i rom insediati sul territorio;
la situazione descritta è il frutto del lassismo in materia di controllo del territorio e di sicurezza degli enti locali interessati, ed essa è inoltre accentuata dalla politica, secondo l'interrogante, irresponsabile dell'attuale Governo che ha deciso di non applicare, a differenza di quanto hanno fatto ad esempio Spagna e Gran Bretagna, la moratoria agli ingressi dei cittadini neocomunitari di Romania e Bulgaria, determinando così questo afflusso incontrollato -:
se il Ministro non ritenga di dovere affrontare questa «emergenza nomadi» con strumenti ed azioni efficaci su tutto il territorio nazionale, apprestando i necessari strumenti per il controllo del territorio ed il ripristino della legalità a supporto delle amministrazioni locali.
(4-05226)
GIORDANO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nel febbraio 2007 è stato stipulato il cosiddetto «Patto Calabria sicura», siglato tra il Ministero dell'Interno, il presidente della Regione Calabria ed alcuni enti locali, al fine di garantire «interventi urgenti nelle zone di Lamezia, Gioia Tauro e della Locride, per potenziare le risorse umane e tecnologiche dell'apparato di prevenzione e contrasto anticrimine»;
il 14 maggio 2007 è stata firmata una convenzione tra il Ministero della Giustizia e il Ministero dell'Interno a sostegno del suddetto patto;
tale patto prevede l'assunzione di 60 unità con contratto di lavoro interinale di dieci mesi. Questi lavoratori precari dovrebbero occuparsi dell'archiviazione, formazione e predisposizione degli atti;
da un'inchiesta pubblicata sull'Espresso condotta dal giornalista Riccardo Bocca si evince che le persone incaricate di gestire la selezione del suddetto personale precario hanno un stretto rapporto con Antonio Saladino, ex manager di Why Not, che si trova attualmente al centro di alcune inchieste giudiziarie;
a Reggio Calabria, come si evince dall'inchiesta pubblicata dall'Espresso, l'appalto per le selezioni l'ha vinto l'agenzia di lavoro Worknet Spa. Il responsabile di questa agenzia è Bruno Idà, il quale lo scorso inverno è stato arrestato nell'ambito di una inchiesta sui traffici di carne avariata della cosca di 'ndranghetta Iamonte;
le altre selezioni, nell'area di Lamezia e Catanzaro, sono state invece gestite da Nadia Di Donna. Il giornalista Bocca riferisce che gli investigatori affermano che è lei a gestire per conto di Antonio Saladino
tutti i contratti del lavoro in affitto fra la Regione Calabria e la società «Piazza del Lavoro»;
la Calabria non ha certo bisogno di ulteriore precarietà bensì dell'affermazione del diritto al lavoro a tempo indeterminato, del rispetto delle regole e di trasparenti modalità di assunzione nella pubblica amministrazione -:
se sia a conoscenza della deprecabile situazione che si è creata attorno al «Patto Calabria sicura»;
quali iniziative intenda intraprendere affinché venga fatta chiarezza sull'intera vicenda.
(4-05229)
CONTENTO e MENIA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
sul quotidiano Il Giornale di mercoledì 10 ottobre 2007, viene evidenziato come il signor Riccardo Illy, attualmente Presidente del Friuli Venezia Giulia, fin dal 2004 abbia ottenuto, per il suo autista, la «funzione di agente di Polizia di Stato» attraverso l'intervento del Prefetto di Trieste;
grazie al riconoscimento di tale qualità, sempre secondo il quotidiano, all'autista risulterebbe rilasciato un documento che consente di violare, per necessità di servizio e senza conseguenze, il codice della strada, nonché, che abilita all'uso di segnali acustici e di segnalazioni visive (sirena e lampeggiante);
risulterebbe altresì avviato un tavolo tecnico per valutare la possibilità di introduzione ed emissione di una patente di servizio anche per gli autisti di coloro che compongono la Giunta regionale;
secondo gli interroganti pare opportuno chiarire se tale riconoscimento di funzioni sia conforme alle disposizioni di legge e se rappresenti una prassi generalizzata anche a vantaggio di altri presidenti di regione o assessori;
resta, poi, da domandarsi se tali iniziative costituiscano una delle importanti novità dirette a caratterizzare l'adozione del «pacchetto sicurezza» di cui da tempo il Governo va parlando sui mezzi di comunicazione, ma che ancora non ha visto la luce -:
quali requisiti siano previsti dalle disposizioni vigenti per il riconoscimento della qualità di agente di pubblica sicurezza da parte del Prefetto e quali per il rilascio della cosiddetta «superpatente»;
chi abbia inoltrato, nel caso in esame, la relativa richiesta e sulla base di quali elementi nonché con quali motivazioni siano state formalizzati i conseguenti provvedimenti;
se esistano tavoli tecnici volti ad estendere tali situazioni a tutti i presidenti o componenti delle giunte regionali e, comunque, a quanti di costoro siano attribuite le condizioni di cui gode l'autista del Presidente Illy.
(4-05230)
CARUSO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
Forza Nuova è un'organizzazione di estrema destra che in alcuni punti del suo programma rinnega e non riconosce il valore della Costituzione della Repubblica Italiana e soprattutto ripudia e non riconosce le leggi Scelba e Mancino sul divieto di ricostituzione del Partito Fascista, considerando e parafrasando quest'ultime come «liberticide»;
il giorno 8 ottobre del 2007 alle ore 19:00 si radunavano presso Viale San Lorenzo a Benevento, circa 20 aderenti all'organizzazione di estrema destra «Forza Nuova», per svolgere una fiaccolata nelle arterie della città in solidarietà al magistrato De Magistris rimosso da Catanzaro;
l'iniziativa promossa e pubblicizzata attraverso l'affissione di manifesti preannunciava un sit-in finale in Piazza Giacomo Matteotti;
dalle ore 19:00 in Piazza Matteotti iniziano a confluire alcuni cittadini di
Benevento i quali si dichiaravano indignati ed offesi per la concessione dell'autorizzazione ad un gruppo di estrema destra ad effettuare un sit-in nella piazza intitolata ad un martire del fascismo, chiedendo pertanto al funzionario responsabile della pubblica sicurezza di garantire l'ordine pubblico spostando il sit-in a Piazza Federico Torre distante di circa 200 metri da Piazza Matteotti;
alle richieste dei cittadini, in assembramento spontaneo, il funzionario replica asserendo la ferma convinzione di consentire agli aderenti di Forza Nuova di svolgere il sit-in a Piazza Matteotti;
alle ore 20:30 la fiaccolata giunge e si ferma in Piazza Federico Torre, i cittadini, ancora in assembramento spontaneo in Piazza Matteotti, chiedono per una seconda volta al vice-questore vicario di garantire l'ordine pubblico e la sicurezza di tutti spostando il sit-in, dichiarando inoltre la volontà di non impedire o interrompere lo svolgimento della manifestazione ma semplicemente di evitare che un'organizzazione eversiva che si rifà ai principi del fascismo possa concludere una sua iniziativa in una piazza dedicata ed intitolata ad un martire del fascismo;
alle ore 21:00 il vice-questore intima ai cittadini l'allontanamento dalla Piazza Matteotti ordinando infine una carica di alleggerimento. Dinanzi ai poliziotti schierati in assetto antisommossa i cittadini cominciano ad indietreggiare con le mani alzate senza alcuna intenzione di porre resistenza;
all'improvviso il semplice respingimento iniziale che veniva effettuato attraverso l'utilizzo degli scudi si trasforma in una violenta carica effettuata attraverso l'uso di manganelli ai danni di una ventina di cittadini inermi, compresi giovani quattordicenni ed anziani, che si accingevano lentamente ad allontanarsi dalla piazza;
intanto la manifestazione di Forza Nuova si concludeva in Piazza Matteotti tra l'incredulità degli astanti, che in quel momento passeggiavano lungo il Corso Garibaldi arteria principale del centro storico della cittadina -:
in che modo, con quali atti e in che tempi s'intenda fare luce e serena chiarezza su quanto accaduto, in primo luogo sulla decisione del vice-questore vicario di consentire ugualmente lo svolgimento della fiaccolata in Piazza Matteotti nonostante quest'ultima fosse teatro di un assembramento spontaneo di cittadini che, richiamandosi al valore costituzionale dell'antifascismo, esprimevano il proprio sdegno per la parata neonazista in corso, decisione che, come hanno dimostrano i fatti, ha messo in pericolo la sicurezza dei passanti e dei commercianti e soprattutto ha generato incoscientemente un clima di disordine e di violenza gratuita quanto inutile;
in secondo luogo, in che modo, con quali atti e in che tempi s'intenda fare luce e serena chiarezza su quanto accaduto in una città come quella di Benevento che non aveva mai assistito prima dell'8 ottobre 2007 ad una manifestazione di gratuita violenza da parte delle forze dell'ordine, esercitata su cittadini che non opponevano resistenza ma che si accingevano lentamente a rispettare l'ordine intimato dal vice questore vicario responsabile della Pubblica Sicurezza in quel momento;
quali misure il Ministro intenda porre in essere affinché si solleciti le autorità territorialmente preposte affinché in futuro si presti maggior precauzione e attenzione, coinvolgendo eventualmente nella decisione anche il comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza, di autorizzare manifestazioni indette da organizzazioni eversive di matrice fascista, xenofoba e razzista.
(4-05239)