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Allegato B
Seduta n. 223 del 15/10/2007
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AFFARI ESTERI
Interrogazione a risposta orale:
ZACCHERA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
la situazione scolastica dei figli di genitori italiani in Germania è particolarmente
preoccupante perché questi ragazzi sono dominati da un generale insuccesso scolastico;
la scuola elementare e media in Germania è infatti molto selettiva ed è facile - per chi non parla bene il tedesco magari perché non parlato in famiglia - essere considerati in debito formativo e quindi avviati alla «scuola speciale-Forder Sonderschule» dove i figli dei nostri sono oltre il 10 per cento degli allievi. Purtroppo questa scelta viene imposta dalle autorità scolastiche verso i 9-10 anni quando la formazione dei ragazzi è minima e certo nota si sono ancora sviluppate le capacità di crescita e di apprendimento personali, soprattutto per chi non parla o comprende bene la lingua in cui si esprimono gli insegnanti;
di fatto l'inserimento obbligato nelle scuole speciali preclude il futuro scolastico perché sarà poi impossibile accedere ai ginnasi ed all'università dove infatti gli italiani presenti sono una percentuale minima, molto al di sotto della percentuale degli italiani residenti;
si impone quindi una azione parallela di supporto ai figli degli italiani e questo problema si è più volte posto con forza ricevendo attenzione da parte dei nostri consolati che in passato hanno cercato di organizzare strutture d'intesa con gli uffici scuola degli stessi consolati;
a Stoccarda, per esempio, dove la comunità italiana supera le 100.000 persone, era stata creata «l'Associazione Inter-Scuola e V.» con il preciso scopo di aiutare i ragazzi italiani ad affrontare meglio i loro problemi scolastici. Purtroppo se nel 2003 l'allora console d'Italia aveva quantificato in 712.000 euro la somma necessaria per attivare questi corsi integrativi, ad oggi il contributo ministeriale risulta di 110.000 euro l'anno ! Con questa somma nel Baden Württemberg per la scuola è stato possibile assistere 160 alunni italiani dei quali 38 negli asili (Kindergarten) impegnando 67 insegnanti, ma è la copertura di una minima parte delle obbiettive necessità. Grazie però a questi corsi solo a Stoccarda alcune decine di studenti italiani «scartati» e destinati alle scuole speciali hanno potuto essere reinseriti nelle scuole normali riaprendo le loro possibilità scolastiche;
se però i fondi disponibili per queste attività sono minimi appare sconcertante che nelle stesse zone il MAE non sembra lesinare i fondi ad altre iniziative legate a quel che consta all'interrogante ai sindacati CISL e ACLI che però non risultano essere effettivamente operanti sul territorio in proporzione a quanto da loro ricevuto a titolo di contributo -:
quale sia in generale la situazione degli studenti italiani in Germania nell'ottica del proseguimento scolastico;
se non si ritenga necessario destinare più fondi alla loro assistenza ed integrazione;
se, nello specifico, non si ritenga di dover verificare come effettivamente siano spesi i soldi concessi dal MAE ai richiamati organismi di Stoccarda procedendo ad una ripartizione dei fondi il più possibile corretta ed obbiettiva e soprattutto legata alle effettive iniziative portate avanti concretamente per il futuro scolastico dei figli dei nostri connazionali.
(3-01332)