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Allegato B
Seduta n. 223 del 15/10/2007
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GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta orale:
D'ALIA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
risale al novembre 2006 un duro scontro epistolare, divenuto ormai di pubblico dominio a causa di vicende giudiziarie parallele, tra il procuratore aggiunto Armando Spataro, capo del dipartimento antiterrorismo della Procura di Milano e il gip Clementina Forleo;
oggetto del singolare carteggio risulta essere la fissazione dell'udienza preliminare nei confronti di Farida Ben Bechir Bentawi, la prima donna coinvolta in Italia in indagini sul terrorismo islamico, come presunta fiancheggiatrice di una cellula italo-tedesca legata al gruppo di Ansar al Islam. La sovversiva avrebbe infatti prestato assistenza ad alcuni membri dell'associazione tra cui il capo, dato rifugio nella sua casa a Maher Bouyahia, il complice più vicino a Farida, effettuato rapine per un valore complessivo di 200.000 euro, nonché esibito falsi documenti;
la posizione della donna, arrestata nel 2003 e rinviata a giudizio il 3 agosto di quest'anno, era stata stralciata nel gennaio 2005 in vista del patteggiamento ma, ad oggi - lamenta il procuratore aggiunto - non è stata data comunicazione ufficiale della fissazione dell'udienza preliminare nei suoi confronti;
il fatto che in queste ore la Procura sia venuta a conoscenza in via del tutto informale (dal capo dell'ufficio gip milanese Filippo Grisolia) della fissazione dell'udienza tanto attesa per il prossimo 3 dicembre, non sminuisce minimamente l'abnorme ritardo, accompagnato da affermazioni definite «irrituali» da Spataro che arriva a chiedere al giudice sotto accusa di astenersi e al capo dell'ufficio gip di intervenire al riguardo;
nelle missive infatti, sottolineando che non c'è pericolo di fuga dell'imputata e che i termini di prescrizione scattano a maggio 2011, la Forleo sottolinea di ritenere doveroso oltre che opportuno, nell'evidente interesse della stessa, attendere la definitiva sentenza nei confronti dei coimputati, rinviati dalla Cassazione davanti ai giudici d'appello. Tra questi compare Mohamed Daki, il marocchino accusato di essere un pericoloso estremista, ma assolto al termine del rito abbreviato dal gip in virtù della celebre e controversa distinzione tra «guerriglieri» e «terroristi», quindi assolto di nuovo dai giudici dell'appello e infine rispedito in secondo grado dalla Suprema corte -:
se non intenda adottare iniziative di sua competenza circa il comportamento del gip Clementina Forleo, essendo del tutto inaccettabile - ad avviso dell'interrogante - che per rinviare a giudizio una presunta fiancheggiatrice di una cellula terroristica islamica debbano trascorrere oltre tre anni dal suo arresto.
(3-01335)
Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
II Commissione:
BUEMI e MELLANO. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
nell'agosto del 2006, per fronteggiare l'emergenza dovuta all'applicazione della legge di indulto, il Governo decise di impegnare 10.000.000 di euro del Ministero del lavoro, attraverso l'azione di Italialavoro, e 3.000.000 di euro del Ministero di giustizia;
i 3 milioni di euro del Ministero di giustizia sono stati recuperati dalla Cassa delle Ammende, in deroga al regolamento di attuazione del fondo;
la Cassa delle Ammende, nonostante i ripetuti interventi della Rosa nel Pugno, continua ad essere uno strumento sottoutilizzato a causa della sua lentezza operativa ed anche i progetti previsti a seguito dell'indulto sono in gran parte bloccati o in fase di prima attuazione -:
quanti e quali progetti per il reinserimento sociale e lavorati di detenuti beneficiari della legge di indulto e finanziati tramite la Cassa delle Ammende siano stati ad oggi conclusi, quanti e quali siano ad oggi iniziati, quanti e quali tempi siano previsti per la conclusione dell'intervento straordinario messo in campo dopo l'emergenza derivata dalle scarcerazioni concentrate nell'agosto-settembre 2006.
(5-01593)
MAZZONI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
nel mese di novembre del 2002 è stato bandito un concorso pubblico distrettuale per esami, per la copertura di 443 posti da Ufficiale Giudiziario, area funzionale C e nel novembre 2004 sono state pubblicate le relative graduatorie dalle quali risultavano 443 vincitori e circa 750 idonei;
nel luglio del 2004 veniva autorizzata l'assunzione di 102 idonei, divenuti 248 a settembre dello stesso anno; nel mese di agosto del 2005 il Consiglio dei Ministri autorizzava l'assunzione di 350 Ufficiali Giudiziari, per cui il Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria e del personale e dei servizi ha proceduto all'assunzione dei restanti 185 vincitori ed ha attinto alla graduatoria degli idonei per la copertura degli altri 165 posti che si erano resi disponibili;
tra i mesi di ottobre e dicembre del 2006 il Ministero della Giustizia, procedeva all'assunzione di ulteriori 124 unità utilmente collocate in graduatoria;
nel mese di agosto del 2006 il Ministro della Giustizia nel rispondere ad un'interrogazione presentata dall'on Raiti, circa il decreto del Presidente della Repubblica che autorizzava il dicastero della Giustizia a procedere all'assunzione di Ufficiali Giudiziari per l'anno 2006 per una spesa annua lorda a regime, di oltre 3.530.000 euro, aggiungeva che «il Dipartimento della Funzione Pubblica ha comunicato, con riferimento alle restanti unità risultate idonee nelle procedure di reclutamento, che, con l'articolo 1, commi 96 e 97 della legge n. 311 del 2004, è stata prevista, per l'anno 2007, un'ulteriore procedura di autorizzazione all'assunzione a tempo indeterminato di personale dell'amministrazione dello Stato per una spesa a regime, di 120 milioni di euro»;
non sembrano esservi ragioni per cui, nonostante la dichiarata previsione di spesa di 120 milioni di euro, non si sia ancora proceduto per l'anno 2007 all'assunzione degli idonei al concorso per 443 posti da Ufficiale Giudiziario -:
se ritenga, in considerazione dell'imminente scadenza delle graduatorie, di procedere entro l'anno all'assunzione delle restanti unità al fine di non vanificare le procedure concorsuali espletate e di rispondere alle legittime aspettative degli idonei in attesa di assegnazione.
(5-01594)
BALDUCCI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
da un servizio del giornale radio di Radio vaticana di mercoledì 10 ottobre 2007, è emerso che per l'Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), il Ministero della giustizia stanzi due euro giornalieri per il vitto degli internati e risulta che sia solo la benevolenza di un prete locale a provvedere al rifornimento del cibo nella struttura in questione -:
se risponda al vero quanto affermato in tale servizio del giornale radio di Radio vaticana di mercoledì 10 ottobre 2007 e se il ministro intenda modificare l'importo di due euro giornalieri.
(5-01595)
CONSOLO e GERMONTANI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
presso il Tribunale di Reggio Emilia sono presenti 22 magistrati su un organico di 22 oltre a undici magistrati onorari;
a fronte di una pianta organica del personale amministrativo che prevede complessivamente 67 unità nella sede centrale di Reggio Emilia e 5 unità nella sezione distaccata di Guastalla, ben 9 posti sono vacanti ed altri, pur risultando formalmente coperti, in realtà non lo sono (4 distacchi/comandi da molto tempo);
considerando che le assenze per malattia, maternità ed altri motivi - escluse le ferie - hanno superano nel 2005 il numero esorbitante di 4.000 giorni corrispondenti alle giornate lavorative di altri 15 dipendenti (come se altri 15 dipendenti fossero sempre assenti), la funzionalità delle cancellerie è affidata ad una quarantina di unità di personale amministrativo che, pur impegnandosi, non può assicurare la normale efficienza delle cancellerie della sede centrale e della sezione distaccata e che quindi concentra la propria attività solo sulle formalità urgenti;
il rapporto in concreto tra personale amministrativo e magistrati (anche onorari) è, tutti i giorni, pari a 1,5 quando dovrebbe essere più del doppio;
la dotazione organica è stata ulteriormente ridotta dall'ultima modifica effettuata dal Ministero in data 8 marzo 2007;
la produttività dei Magistrati è condizionata anche - in misura non trascurabile - dalla disponibilità di personale amministrativo in numero e preparazione adeguate con riflessi sulla tempestività del servizio Giustizia;
il fondo assegnato al Tribunale per le spese d'ufficio ammonta ad euro 6.750, neppure sufficiente per l'acquisto delle cartelle necessarie a formare i fascicoli e dei toner indispensabili per le stampanti;
la pianta organica dell'ufficio N.E.P., ridotta anch'essa nel marzo 2007, prevede 26 unità funzionali tra Tribunale di Reggio Emilia e sezione distaccata di Guastalla ma, di fatto, il personale in servizio è di 15 unità molti dei quali hanno usufruito di rilevanti periodi di assenza per malattia o altri motivi per cui si rende assolutamente urgente la copertura dei posti vacanti;
occorre infatti considerare il notevole carico di lavoro dell'ufficio N.E.P. che si aggira sulle 75.000 iscrizioni all'anno tanto che la maggior parte degli atti di notificazione avviene a mezzo del servizio postale e che nella sezione distaccata di Guastalla l'unica unità B3 è applicata da anni al Ministero per cui delle quattro unità in pianta organica c'è solo un operatore B2 in servizio, che da solo non può fare alcunché tanto che è stato applicato un ufficiale giudiziario da Parma per le esecuzioni mentre per le notifiche è competente l'ufficio N.E.P. di Reggio Emilia;
la Provincia di Reggio Emilia (sulla base dell'ultimo censimento) risulta essere la terza dell'Emilia Romagna (dopo Bologna e Modena) ma la pianta organica non rispetta affatto questa realtà né tiene in considerazione i carichi di lavoro più consistenti presso il Tribunale di Reggio
Emilia rispetto ad altri Tribunali della regione che hanno piante organiche di maggiori dimensioni;
sarebbe quindi necessario dotare il Tribunale di Reggio Emilia di maggiori fondi (in modo per esempio da consentire l'acquisto di lettori di codici a barre per velocizzare l'acquisizione dei dati di iscrizione a ruolo) e di maggior personale (in modo da istituire per esempio un punto informazione per filtrare l'accesso del pubblico) -:
se il Ministro della giustizia, che si dice attento alle esigenze degli Uffici Giudiziari, non intenda rivedere quanto prima la pianta organica degli addetti alla cancelleria e dell'Ufficio N.E.P. del Tribunale di Reggio Emilia, rivedendo altresì, ed in modo consistente, l'assegnazione di risorse materiali e di strumenti informatici di detto Tribunale.
(5-01596)