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Allegato A
Seduta n. 230 del 24/10/2007
(Sezione 13 - Gestione della spesa all'interno dell'Inps e iniziative disciplinari della Direzione generale dell'ente)
LEOLUCA ORLANDO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
nel corso degli ultimi anni più parlamentari di diversa estrazione partitica hanno sollecitato atti ispettivi di competenza del ministero del lavoro e della previdenza sociale riguardo alla gestione della spesa all'interno dell'Inps e di alcune sue specifiche strutture direzionali e, inoltre, riguardo alla legittimità sindacale di certe scelte e comportamenti aziendali della direzione generale dello stesso ente previdenziale. Nello specifico si rimanda alle interrogazioni presentate dall'interrogante (nn. 4-02938, 4-03817 e 4-04538), all'interrogazione del senatore Giovanni Russo-Spena (n. 4-02466) ed all'interrogazione presentata nella XIV legislatura dall'onorevole Giuseppe Caldarola (n. 4-18455);
a seguito della richiesta avanzata, in più sedi ed in più forme, compresa quella della sollecitazione parlamentare, da parte di membri del comitato di redazione della direzione generale dell'istituto di maggior trasparenza verso il continuo ricorso alle esternalizzazioni ed agli appalti, nel servizio comunicazione e relazioni esterne della direzione generale dell'Inps, di una serie di attività (grafica, fotografia, attività redazionale ed altro), sempre espletate dagli operatori interni, e verso la spesa spropositata per pubblicizzare il logo dell'istituto, che come risaputo è l'unico ente di previdenza pubblico presso cui per legge è obbligatorio pagare i contributi (dopo il bilancio dello Stato viene quello dell'Inps), si sono determinati una serie di atti punitivi e censori mossi verso gli stessi membri del comitato di redazione, deferiti in ultimo alla commissione disciplinare;
appare singolare nel comportamento degli organi dirigenti dell'Inps un atteggiamento che si può configurare emblematico di una grave lesione del diritto dei cittadini, di invocare l'esercizio delle prerogative dei parlamentari e lesivo delle prerogative degli stessi. È singolare, difatti, registrare l'avvio di procedimenti disciplinari a carico dei giornalisti con l'espressa contestazione di essersi rivolti ad organi di stampa ed a parlamentari per la tutela della propria professionalità e del buon andamento dell'istituto -:
come su tali aspetti si ritenga di dover intervenire, non essendo inoltre ammissibile accettare e subire un tale comportamento, che finisce col risultare lesivo della stessa funzione ispettiva e di controllo del Parlamento. (3-01376)
(23 ottobre 2007)