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Allegato B
Seduta n. 232 del 26/10/2007
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GIUSTIZIA
Interrogazione a risposta scritta:
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il 24 ottobre 2007, presso il Tribunale di Vibo Valentia era attesa la sentenza a carico di Pantaleone Mancuso, uno dei capi dell'omonima cosca della 'ndrangheta di Limbadi, accusato di usura ed estorsione aggravata con modalità mafiose, ai danni dell'imprenditore Giuseppe Grasso;
dopo oltre un'ora di camera di consiglio, il Tribunale di Vibo Valentia, anziché emanare la sentenza derivante dalle accuse del pubblico ministero e dalle denunzie del testimone di giustizia Giuseppe Grasso e della di lui moglie Francesca Franzè, ha disposto l'acquisizione di ulteriori atti;
l'acquisizione degli ulteriori atti da parte del Tribunale di Vibo Valentia è stata giustificata da un'ordinanza del Gip della DDA di Catanzaro con la quale era stato disposto l'arresto di Pantaleone Mancuso ed altri, perché accusati di estorsione ai danni dell'imprenditore vibonese Vincenzo Ceravolo; durante quel processo
Pantaleone Mancuso aveva già tentato di condizionare la testimonianza dell'imprenditore Giuseppe Grasso;
durante l'udienza di questo secondo processo contro Pantaleone Mancuso è stato ascoltato, come testimone, chiamato in causa dall'imprenditore Giuseppe Grasso, l'avvocato Gabriele D'Ottavio, difensore dello stesso Mancuso nel processo Ceravolo;
l'avvocato Gabriele D'Ottavio svolge oggi le funzioni di Giudice di Pace a Nicotera (Vibo Valentia), proprio comune di residenza di Pantaleone Mancuso;
il Comune di Nicotera è peraltro commissariato per infiltrazione mafiosa -:
se non ritengano necessario ed urgente assumere le opportune iniziative presso il Tribunale di Vibo Valentia per accertare le ragioni in base alle quali l'ufficio del Giudice di pace sia stato mantenuto in capo all'avvocato Gabriele D'Ottavio, coinvolto nel processo contro Pantaleone Mancuso.
(4-05434)