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Allegato B
Seduta n. 232 del 26/10/2007
TESTO AGGIORNATO AL 29 OTTOBRE 2007
...
TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
ALBERTO GIORGETTI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'articolo 1 comma 1044 della legge 296/06 (legge Finanziaria 2007) recita: «Al fine del completamento della rete nazionale degli interporti, con particolare riferimento al Mezzogiorno, è autorizzata la spesa di 30 milioni di euro per il 2008. Il Ministro dei trasporti con proprio decreto definisce gli interventi immediatamente cantierabili, tendenti ad eliminare i "colli di bottiglia" del sistema logistico nazionale ed a realizzare le interconnessioni stradali e ferroviarie fra hub portuali e interporti.»;
il Consorzio ZAI - Interporto Quadrante Europa di Verona ha presentato nei primi giorni di ottobre il progetto per un nuovo terminal intermodale nell'interporto di Verona, snodo fondamentale per l'economia del Nord Italia, realizzabile in sei mesi e del costo di 6.000.000 di euro;
l'intervento sarà realizzato con un sistema innovativo, denominato Compact terminal che garantisce, rispetto agli altri, una maggiore capacità di movimentazione delle unità di carico ed un basso costo operativo per unità movimentata -:
in che tempi e con quali criteri intenda il Ministro valutare i progetti presentati e conseguentemente ripartire le risorse;
quale sia la valutazione del Ministro in merito all'interesse strategico del progetto di cui sopra detto.
(5-01672)
Interrogazione a risposta scritta:
GARAGNANI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - Premesso che:
la prassi di installare numerosissimi autovelox da parte dei Comuni cela, dietro la motivazione di migliorare la sicurezza del traffico, il vero obiettivo che è quello di rimpinguare le casse comunali;
l'uso spregiudicato e disinvolto degli apparecchi autovelox, sistemati (a differenza di altri Paesi europei) anche in punti stradali in cui non sussiste un reale pericolo di incidente, è diventato un fiorente sistema per fare cassa a danno dei malcapitati e già tartassati cittadini; si cita ad esempio il fatto che il comune di Bologna prevede di incassare quest'anno 46 milioni di euro con una politica che penalizza pesantemente i cittadini a fronte di rilevatori di velocità (Sirio e Rita) a volte difettosi;
si rammenta che l'articolo 7 del codice della strada obbliga le amministrazioni ad impiegare i proventi della sosta per realizzare nuovi parcheggi che a Bologna mancano in gran parte della città e questo crea notevoli disagi al traffico ed agli automobilisti;
in particolare il Comune di Bologna, a parere dell'interrogante punta sulla repressione piuttosto che sulla prevenzione e anche la Corte di cassazione ha recentemente censurato l'intento della sorpresa ingannevole dell'automobilista indisciplinato in una logica patrimoniale captatoria;
tutto ciò, come è stato detto, contraddice le finalità fisiologiche previste dal codice della strada (tutela della sicurezza) deformandole a fini fiscali;
si sono verificati in tutta Italia numerosi casi di malfunzionamento o cattiva taratura di tali strumenti, da cui sono poi scaturiti numerosi contenziosi relativi alla liceità di questi sistemi;
recentemente, è intervenuto il decreto-legge 3 agosto 2007, n. 117, recante misure urgenti per incrementare i livelli di sicurezza nella circolazione stradale, che ha l'obiettivo di contrastare il grave fenomeno dell'incidentalità sulle strade del nostro Paese, dove ogni anno avvengono circa 225 mila incidenti, con 5.426 morti ed oltre 300 mila feriti;
il citato decreto-legge, tra le misure adottate per contrastare l'elevato numero di incidenti mortali sulle nostre strade, prevede all'articolo 3, capoverso 6-bis, l'obbligo che le postazioni di controllo siano preventivamente segnalate attraverso l'utilizzo di cartelli e di dispositivi di segnalazione luminosi, le cui modalità di impiego sono stabilite con decreto ministeriale 15 agosto 2007, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 23 agosto 2007;
il Ministro dell'interno ha emanato due circolari rispettivamente in data 3 agosto e 20 agosto che intervengono entrambe per garantire l'immediata applicatone della normativa riguardante l'obbligo di visibilità degli autovelox; contrariamente a quanto avviene in altri Paesi, in cui gli autovelox sono posti dove esiste un pericolo di incidente reale e sono segnalati con cartelli visibili; recentemente è intervenuta anche la sentenza n. 12833/07, con cui la Seconda Sezione Civile della Corte di Cassazione ha precisato che deve essere data informazione agli automobilisti circa l'utilizzazione e l'installazione dei dispositivi di rilevamento elettronico della velocità pena la nullità della multa-:
quali misure i Ministri interrogati intendano adottare per il corretto utilizzo di questi autovelox solo a tutela della sicurezza del traffico e quindi della circolazione stradale e non per riempire le casse comunali;
se a tale proposito non ritengano opportuno prevedere opportune misure normative volte a rendere più trasparente questa pratica, obbligando i Comuni a destinare i proventi esclusivamente per opere relative, alla sicurezza stradale.
(4-05431)