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Allegato B
Seduta n. 232 del 26/10/2007
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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Interrogazioni a risposta scritta:
BONELLI e FRANCESCATO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
a Paliano (Roma) si trova una importante area di pregio naturalistico, denominata «Selva di Paliano», che in passato era stata adibita ad oasi artificiale e ospitava circa 200 specie di volatili, alcune delle quali molto rare o in via di estinzione;
l'area ha un'estensione di circa 450 ettari, un terzo dei quali coperti da 13 laghetti alimentati da un'antica fonte romana; un'accurata ricerca dell'aspetto botanico aveva permesso la creazione di un habitat adatto alle molte specie di uccelli che vi dimoravano;
attualmente l'area vive in uno stato di abbandono e il patrimonio faunistico è andato pressoché completamente disperso, ma rimane intatto il valore ambientale della zona che potrebbe essere opportunamente riqualificata e valorizzata;
al momento l'intera area dell'ex parco uccelli è andata all'asta suddivisa in 31 lotti per un valore richiesto totale di circa 25 milioni di euro;
la prima asta è andata deserta e a breve dovrebbe svolgersi la seconda ed è ipotizzabile un ulteriore ribasso, tenuto conto del significativo impegno finanziario che l'acquisto dell'area comporta;
l'eventuale vendita separata dei singoli lotti che compongono l'intera area
non solo renderebbe più facile l'acquisto, ma agevolerebbe anche eventuali manovre speculative e il rischio di totale stravolgimento della zona, che potrebbe essere gravemente compromessa sotto il profilo ambientale;
è evidente che un'area a vocazione naturalistica come quella della Selva di Paliano potrebbe essere compatibile solo con una fruizione di tipo turistico a basso impatto e qualunque intervento di tipo speculativo mal si concilierebbe con questo indirizzo;
l'unica concreta possibilità di tutela dell'area è chiaramente un intervento pubblico per il recupero e la valorizzazione dell'intera zona, sottraendola ad interventi speculativi e ad un uso non conforme con le sue caratteristiche ambientali -:
in che modo intenda agire il Ministro dell'ambiente per impedire un'irreparabile compromissione di un territorio di grande pregio naturalistico;
quali iniziative intenda adottare il Ministro dell'ambiente per promuovere il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione della Selva di Paliano, che potrebbe diventare anche un'opportunità di sviluppo di un turismo ambientale la cui domanda nel nostro paese è in continuo aumento.
(4-05423)
MELLANO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che:
quella ternana rappresenta l'unica realtà in Europa in cui risultano operanti ben tre inceneritori, precisamente l'impianto dell'Azienda Servizi Municipalizzati, della Printer e di Terni Ena;
tutti e tre sono attivi nel raggio di pochi metri, nella zona denominata Maratta, cuore dell'area industriale;
da dieci mesi sono in corso indagini sul funzionamento dell'inceneritore dell'ASM dove, sotto il coordinamento del magistrato inquirente, oltre al vaglio di oltre duemila documenti, sono stati effettuati diversi blitz da parte del Corpo Forestale dello Stato con prelievi di campioni di polveri, acqua, emissioni varie nonché è stato sequestrato un carico di rifiuti ospedalieri provenienti da fuori regione;
la Giunta regionale, stravolgendo il concetto di «prossimità» (smaltimento dei rifiuti speciali in luoghi prossimi a quelli di produzione) rispetto al Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali approvato con deliberazione del Consiglio Regionale il 20 dicembre 2004, n. 437, ha deliberato l'ingresso nei luoghi di smaltimento di Terni e Orvieto di rifiuti speciali e pericolosi da tutto il territorio nazionale ed europeo;
questa decisione aggraverà ulteriormente una situazione già critica e compromessa che registra nella sola zona ternana di Prisciano una concentrazione di ben 71,1 mcg/mc di polveri sottili ben al di sopra del valore limite di 50 mcg/mc;
gli abitanti nutrono forti timori per un ulteriore nocumento alla salute a causa dell'insostenibile situazione venutasi a creare;
occorre precisare che gli impianti operanti sul territorio sono ampiamente sovradimensionati rispetto all'effettivo fabbisogno anche tenuto conto dell'auspicabile riduzione dei rifiuti prodotti e dell'ulteriore potenziamento della raccolta differenziata;
questo sovradimensionamento ha costituito un oggettivo incentivo all'«adozione» di rifiuti speciali e pericolosi da tutto il territorio nazionale con i citati effetti sui livelli di polveri sottili e sulla salute dei cittadini;
stando a quanto riportato dalla stampa, sono state trovate nei giorni scorsi nei sanitari da bruciare (pannoloni e provette) evidenti tracce di radioattività;
l'ASM di Terni non ha ancora dotato l'impianto di controllo rifiuti di un presidio fisso per la verifica della radioattività;
è in corso da parte della magistratura un'inchiesta sul traffico illegale di rifiuti che avrebbe avuto come epicentro la discarica Le Crete di Orvieto e vedrebbe coinvolti alcuni esponenti politici umbri ai vertici regionali nella scorsa legislatura accusati di avere favorito l'appalto per il trasporto e lo smaltimento di rifiuti, anche di natura tossica e pericolosa, provenienti dalla Campania-:
se il Ministro non intenda acquisire dal Commissario per l'emergenza dei rifiuti in Campania ogni infrazione su eventuali traduzioni di rifiuti dalla Campania all'Umbria;
qualora tali episodi si siano verificati, quali iniziative intenda assumere per rafforzare i controlli sui trasporti di rifiuti tra Regioni diverse;
se la normativa nazionale consenta la pratica di «adozione» descritta in premessa e, in caso positivo, se non intenda assumere iniziative normative volte a precisare i limiti di tale attività o, qualora ritenga che tale pratica non sia consentita, se non intenda chiarire, con un'apposita circolare, le ragioni di tale impossibilità.
(4-05432)