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Allegato B
Seduta n. 24 del 12/7/2006
...
GIUSTIZIA
Interpellanza:
La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
sul quotidiano La Repubblica di martedì 11 luglio 2006, a pagina 25 è pubblicato l'articolo «Quella casa in via Nazionale era l'ufficio di Pollari»;
l'articolo è a firma dei giornalisti Carlo Bonini e Giuseppe D'Avanzo;
l'articolo, come indicato espressamente nei titoli propone la sintesi ed il contenuto dell'interrogatorio di Renato Farina;
tale interrogatorio è stato reso dal giornalista Farina in data 7 luglio dinanzi all'autorità giudiziaria di Milano;
tale interrogatorio risulterebbe segretato;
la particolare delicatezza della materia oggetto dell'inchiesta rende ancora più grave l'arbitraria pubblicazione giornalistica -:
quale sia il giudizio del Ministro rispetto alle reiterate fughe di notizie rispetto alle indagini giudiziarie;
se risulti al Governo se sia stata avviata un'indagine da parte dell'autorità giudiziaria sulla fuga di notizie;
quali iniziative il Ministro intenda assumere in relazione ai fatti indicati in oggetto.
(2-00063) «Santelli».
Interrogazioni a risposta scritta:
ZACCHERA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
da numerose carceri del Piemonte - e soprattutto dalle Case Circondariali di Alessandria e Cuneo - vengono segnalazioni di stati di tensione da parte delle organizzazioni sindacali degli agenti di polizia penitenziaria nei confronti delle direzioni delle stesse strutture e specificatamente vengono segnalate carenze nel rispetto dei contratti di lavoro e dei diritti sindacali;
le proteste riguardano soprattutto aspetti disciplinari, turni di ferie e festività, difficoltà nella traduzione dei detenuti e - più in generale - vengono sollevate riserve nei confronti della Direzione Regionale -:
quale sia la effettiva situazione dei rapporti tra organizzazioni sindacali del personale e la direzione regionale del Piemonte e se le problematiche sollevate dalle rappresentanze sindacali degli agenti - in particolare quelle autonome - abbiano fondatezza ed in questo caso quali interventi siano stati intrapresi al fine di superare e risolvere i problemi segnalati, da ultimo, in una lunga lettera del 4 luglio 2006 all'attenzione dello stesso ministro della giustizia.
(4-00523)
ANGELA NAPOLI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
il tribunale di Rossano (Cosenza), nato nel lontano 1862, si è rilevato, nel tempo, di notevole importanza per l'attività
processuale svolta ed ha garantito, nel contempo, all'intero territorio funzionalità ed efficacia;
nei giorni scorsi è rimbalzata alla cronaca la notizia di un possibile rischio di chiusura o accorpamento del tribunale di Rossano nell'ambito di un riordino degli uffici giudiziari italiani;
sembrerebbe, infatti, emergere la volontà dell'onorevole Ministro della giustizia di decretare la soppressione o l'accorpamento dei tribunali i cui organici risultino inferiori alle quattordici unità;
il tribunale di Rossano ha attualmente un organico di tredici magistrati, compreso il presidente ed un presidente di sezione, il che, nell'ambito del nuovo riordino, comporterebbe la sua soppressione o aggregazione con altre strutture giudiziarie: il tutto con grave nocumento per l'utenza dell'intero territorio;
la Calabria tutta è permeata da un alto indice di criminalità organizzata e dalla microcriminalità, per cui le soppressioni di organismi giudiziari appaiono decisamente inopportuni -:
se non ritenga indispensabile, nell'ambito del nuovo riassetto degli uffici giudiziari italiani, mantenere l'autonomia del tribunale di Rossano (Cosenza).
(4-00525)