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Allegato B
Seduta n. 246 del 20/11/2007
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COMUNICAZIONI
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle comunicazioni, per sapere - premesso che:
numerose istituzioni pubbliche e private del Friuli hanno manifestato un fortissimo
disagio riguardo alla mancata applicazione, in sede di sottoscrizione del nuovo contratto nazionale di servizio tra il Ministero delle comunicazioni e la RAI 2007-2009, di quanto previsto dalla legge 482/99 in tema di tutela delle minoranze linguistiche storiche, con particolare riferimento all'avvio delle trasmissioni radio-televisive in lingua friulana;
nel corso degli ultimi anni si sono susseguiti numerosi incontri con i Presidenti della RAI e con i Ministri delle comunicazioni ed importanti esponenti delle istituzioni locali su tale argomento e sono stati formulati numerosi appelli al riguardo da parte del Presidente della Regione, dal Presidente della Provincia di Udine, dal Sindaco di Udine, dal Presidente del Confemili, da autorevoli esponenti della Chiesa friulana, dalla stampa locale, dai sindacati dei giornalisti e da esponenti dell'associazionismo friulano;
negli appelli sopra citati si richiedeva che il contratto in parola recepisse i precisi adempimenti previsti dall'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica n. 345 del 2001, recante il Regolamento attuativo della legge 482/99, secondo cui «la convenzione tra il Ministero delle comunicazioni e la società concessionaria del servizio pubblico radio-televisivo, e il conseguente contratto di servizio individuano, di preferenza nel territorio di appartenenza di ciascuna minoranza, la sede della società stessa cui sono attribuite le attività di tutela della minoranza, nonché il contenuto minimo della tutela, attraverso la prevista attuazione per ciascuna lingua minoritaria di una delle misure oggetto delle previsioni di cui all'articolo 11, comma 1, lettera a) della Carta europea delle lingue regionali e minoritarie». La norma della Carta, europea prevede a sua volta tre livelli di tutela, a seconda della consistenza e diffusione delle minoranze linguistiche coinvolte: a) assicurare la creazione di almeno una emittente radiofonica e di un canale televisivo nelle lingue regionali o minoritarie, oppure; b) incoraggiare e/o facilitare la creazione di almeno una emittente radiofonica e di un canale televisivo nelle lingue regionali o minoritarie, oppure; c) prendere adeguati provvedimenti affinché gli enti radiotelevisivi programmino delle trasmissioni nelle lingue regionali o minoritarie;
solamente l'effettiva attuazione di quanto previsto dal Regolamento attuativo della legge n. 482 del 1999 può permettere il concreto avvio delle trasmissioni nelle lingue minoritarie riconosciute dallo Stato italiano e, in particolare la definizione di una programmazione stabile e strutturata in lingua friulana presso la sede regionale della RAI, come richiesto dalle citate istituzioni friulane e, soprattutto, da migliaia di cittadini;
al contrario nel nuovo contratto di servizio non viene data attuazione della citata normativa sul principio di tutela delle minoranze linguistiche. Tale decisione ha creato molto malcontento nell'opinione pubblica friulana non solo perché perpetua la completa disapplicazione della legge n. 482 del 1999 già verificatasi in occasione del precedente contratto di servizio, ma anche perché disattende completamente il parere formulato all'unanimità nella seduta del 14 febbraio 2007 dalla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi dove si richiedeva la piena attuazione della legge n. 482 del 1999 -:
quali iniziative il Ministro delle comunicazioni intenda avviare per concordare con le istituzioni di riferimento le misure da porre in essere al fine di garantire l'avvio delle trasmissioni radio-televisive in lingua friulana, giungendo finalmente alla piena attuazione della legge n. 482 del 1999.
(2-00851)
«Barani, Cirino Pomicino».
Interrogazione a risposta immediata:
LONGHI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
la Corte costituzionale, con la sentenza n. 466 del 2002, aveva stabilito che Retequattro avrebbe dovuto dismettere le trasmissioni su frequenze terrestri in tecnica analogica entro il 31 dicembre 2003;
il 24 dicembre 2003 il Governo Berlusconi approvava un decreto-legge per superare tale termine;
ancora il Governo Berlusconi, nell'aprile del 2004, approvava la cosiddetta «legge Gasparri», la quale, senza alcuna considerazione della sentenza della Corte costituzionale, consentiva sostanzialmente a Retequattro di continuare a trasmettere nonostante non avesse la concessione;
il Parlamento europeo nel maggio del 2004 aveva approvato una relazione nella quale esprimeva preoccupazione rispetto alla possibilità che l'anomalia italiana si estendesse ad altri Paesi dell'Unione europea ed aveva invitato la Commissione europea ad assumersi le sue responsabilità;
sono passati diversi anni dalla pronuncia della Corte costituzionale e nonostante ciò la situazione relativa al passaggio della terza rete Rai e di Retequattro di Mediaset sul satellite non ha ancora trovato una soluzione definitiva;
il termine ultimo per la soluzione della problematica, che era stato fissato dall'articolo 2-bis, comma 5, del decreto-legge 23 gennaio 2001, n. 5, all'anno 2006 è stato poi differito al 2008 dall'articolo 19 del decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 273;
nell'imminenza della scadenza, con decreto-legge in materia fiscale n. 159 del 2007, tale termine è stato ulteriormente differito al 2012, con una norma la cui formulazione appare all'interrogante criptica;
così facendo sono stati sostanzialmente regalati a Mediaset altri quattro anni di emittenza e pubblicità, eludendo ancora una volta la pronuncia della Corte costituzionale -:
per quale motivo sia stato fatto quello che all'interrogante appare come un vero e proprio regalo a Mediaset, per quale motivo la norma che ha stabilito tale proroga sia stata scritta in maniera così criptica e quali iniziative il Governo intenda assumere per evitare di disattendere ancora una volta la citata pronunzia della Corte costituzionale.
(3-01453)
Interrogazione a risposta scritta:
CARUSO. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che:
l'accordo nazionale sul recapito del 15 settembre 2006, attraverso lo strumento della generalizzazione dello scorporo del recapito dagli uffici postali, riduce sul territorio nazionale da 8441 a 712 la rete degli uffici di recapito e distribuzione della corrispondenza non recapitata;
tale accordo assegna alla provincia di Benevento, per la copertura di 78 comuni e 2071 kmq 4 Centri Primari di Distribuzione ed un Centro Secondario di Distribuzione:
Centro Primario di Distribuzione di Benevento costituito da 74 zone di recapito;
Centro Primario di Distribuzione di Molinara costituito da 40 zone di recapito;
Centro Primario di Distribuzione di Montesarchio costituito da 40 zone di recapito;
Centro Primario di Distribuzione di Ponte delegato a servire 18 comuni e 435,4 kmq con 42 zone di recapito;
Centro Secondario di Distribuzione di Telese Terme delegato a servire 14 comuni e 339 kmq con 33 zone di recapito;
nell'ambito della contrattazione regionale, Poste Italiane e le Organizzazioni
Sindacali di categoria hanno arbitrariamente soppresso e accorpato il Centro Secondario di Distribuzione di Telese Terme al Centro Primario di Distribuzione di Ponte con la conseguenza che i residenti nei comuni di Cusano Mutri, Pietraroia, Cerreto Sannita, San Lorenzello, Faicchio, Castelvenere, San Salvatore Telesino, Puglianello, Amorosi, Telese Terme, Solopaca, Frasso Telesino, Melizzano e Dugenta saranno costretti, per recuperare la posta non recapitata, a recarsi al Centro Primario di Distribuzione di Ponte anziché al più vicino Centro di Telese Terme e al tempo stesso gli addetti al servizio di recapito per recarsi sul posto di lavoro dovranno percorrere maggiori distanze -:
se intenda intervenire sulla società per imporre il rispetto dell'accordo nazionale con conseguente ripristino del Centro Secondario di Distribuzione di Telese Terme.
(4-05701)