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Allegato B
Seduta n. 246 del 20/11/2007
...
PUBBLICA ISTRUZIONE
Interrogazione a risposta scritta:
CIRIELLI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
da quanto si evince dalla lettera inviata al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania ed al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Salerno e sottoscritta da alcuni docenti e da alcuni genitori degli alunni dell'istituto superiore «P. Comite» di Amalfi, sembrerebbe che, da diversi mesi, si sia venuto a creare un difficile rapporto di tipo relazionale tra il prof. Michele Cefola, Dirigente Scolastico del predetto istituto, e gli stessi alunni, le famiglie ed il personale scolastico;
da quanto lamentato nel testo della lettera sembrerebbe che la situazione sia diventata insostenibile in seguito «alla proposta dell'organico per l'anno 2007/2008 effettuata dal Dirigente Scolastico che prevede la soppressione di due classi (una prima ed una quarta) presso l'istituto Professionale per i servizi commerciali e turistici di Amalfi senza aver, preventivamente,
condiviso la stessa con la R.S.U. operante nella scuola, con i suoi più stretti collaboratori e con i docenti...»;
la situazione che si è venuta a creare rischierebbe di danneggiare l'immagine che la scuola aveva tanto faticosamente conquistato nel tempo, tanto che sembrerebbe profilarsi un'incomprensibile operazione finalizzata a ridurre al massimo gli ambiti di operatività scolastica, con il fine evidente di ridurre al minimo l'«offerta di istruzione specifica»;
secondo quanto riportato dagli organi di stampa sembrerebbe che la soppressione, delle classi «... comporterà il soprannumero di quattro insegnanti, la perdita di ore per i docenti in organico e l'impossibilità per i ragazzi di terza di proseguire gli studi presso la loro scuola...» con l'ovvia conseguenza di doversi iscrivere agli istituti scolastici delle città di Cava o di Salerno con evidenti disagi per quanti vivono nella distante Amalfi;
da quanto riportato dagli articoli di stampa e dalla predetta lettera, sembra che «... il preside Michele Cefola sia reo, a detta di alunni e genitori, di non essersi prodigato molto per gli interessi dell'istituto e di aver avvertito gli interessati solo a giochi fatti...»;
da quanto si evince dalla predetta lettera, sembra che i comportamenti incomprensibili del prof. Michele Cefola siano finalizzati a dissuadere piuttosto che ad attirare i giovani che intendono iscriversi all'istituto. Tutto ciò sta determinando un clima di tensione che preoccupa non solo gli alunni e le loro famiglie ma anche il personale docente e non docente;
la situazione ha generato alcune manifestazioni di protesta nel corso delle quali, così come riportato dalla stampa, gli alunni lamentavano la difficoltà di raggiungere le distanti città di Cava e di Salerno per raggiungere gli istituti scolastici e soprattutto i disagi causati ai sette alunni disabili attualmente iscritti all'istituto «P. Comite» di Amalfi;
il 19 maggio 2007 è stata inviata una nota al Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, e al Direttore dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Salerno, per impugnare il verbale del collegio dei docenti dell'I.P.S.C.T. relativo alla riunione del 17 aprile 2007 alla quale era presente anche il preside Michele Cefola, in quanto sembrerebbe che siano stati omessi specifici e significativi interventi, finalizzati a conoscere le ragioni di quella che appariva come un'autentica operazione di mobbing ai danni della scuola, delle famiglie e dei docenti. Tutto ciò, nonostante fosse stata espressamente richiesta la verbalizzazione della riunione, ricorrendo addirittura alla dettatura;
di tutto quanto sopra venivano edotti sia il Dirigente scolastico regionale che quello provinciale, affinché valutassero l'opportunità di trasmettere gli atti relativi alle autorità competenti;
il verbale del consiglio di classe della V A del 16 maggio 2007 sembrerebbe recare delle alterazioni, e cioè non si può escludere che sia stato sostituito il prospetto riassuntivo delle assenze degli alunni frequentanti i corsi dell'area di professionalizzazione;
da quanto si apprende dai giornali, il prof. Cefola non sembra nuovo a comportamenti irriguardosi, tant'è che risulta essere rinviato a giudizio per violenza privata, molestie ed abuso in atti d'ufficio -:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se gli stessi corrispondano al vero ed in tal caso quali iniziative di propria competenza intenda adottare.
(4-05707)