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Allegato B
Seduta n. 251 del 28/11/2007
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ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:
l'Autorità di Bacino del fiume Po, nel 2003, ha proposto una variante al «Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico» (PAI) - fasce fluviali del fiume Lambro dal Lago di Pusiano alla confluenza con il Redefossi;
a seguito della conferenza programmatica dei Comuni di Cologno Monzese, Monza, Villasanta, Brugherio e Sesto San Giovanni, è scaturito un documento concernente
le osservazioni al PAI che sono state presentate dal Comune di Cologno Monzese, in data 26 novembre 2003, così come previsto dall'articolo 18, commi 7, 8 e 9 della legge n. 183 del 1989;
il 10 dicembre 2004, con decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, è stata approvata la Variante al «Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico» senza tener conto né delle osservazioni presentate dal Comune di Cologno Monzese, né di quelle presentate dai comuni limitrofi;
il 31 marzo 2005 con deliberazione della Giunta Comunale n. 182, il Comune di Monza stabiliva di impugnare avanti il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri 10 dicembre 2004 e di chiederne l'annullamento. Contestualmente chiedeva ai comuni firmatari del documento «Osservazioni generali al Progetto di Variante 2003 delle Fasce Fluviali PAI» di intervenire ad adjuvandum nel procedimento avviato;
una delle motivazione del ricorso nasceva dalla decisione di non accogliere nella variante al PAI la proposta di destinare l'area della Cascinazza a vasca di laminazione naturale Fiume Lambro a difesa della frazione di San Maurizio al Lambro di Cologno Monzese per i rischi di esondazione in caso di piena;
la Variante al «Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico» (PAI) approvata dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, prevede la costruzione di un canale scolmatore del Fiume Lambro, per il quale non è stata eseguita nessuna Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), così come previsto dalla UE anche per la realizzazione dei canali;
il 6 novembre 2007, si è riunita la Giunta Comunale del Comune di Monza che ha deliberato di abbandonare il giudizio presso il Tribunale Superiore delle Acque contro la Variante del PAI, motivando che, con l'intervenuta adozione del PGT e della sua imminente approvazione, è stato conferito un nuovo assetto urbanistico al territorio che ha tenuto conto delle indicazioni contenute nel PAI;
l'interrogante ritiene fortemente criticabile la rinuncia da parte del Comune di Monza che ha abbandonato il giudizio presso il Tribunale Superiore delle Acque, senza aver consultato i comuni firmatari del documento «Osservazioni generali al Progetto di Variante 2003 delle Fasce Fluviali PAI» intervenuti ad adjuvandum nel procedimento avviato, preferendo quindi sottoporre al vaglio del tribunale la validità di quanto proposto nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri -:
se non intenda resistere nel ricorso anche nonostante tale rinuncia, affinché un tribunle possa, su tale vicenda, comunque emanare una sentenza;
se non ritenga necessario attivarsi presso l'autorità di bacino perché sia avviata l'esecuzione di una Valutazione di Impatto Ambientale per la realizzazione dei canali previsti, al fine di evitare un'ulteriore procedura di infrazione da parte della UE nei confronti dello Stato italiano.
(2-00865) «Camillo Piazza».