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Allegato B
Seduta n. 251 del 28/11/2007
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TRASPORTI
Interrogazioni a risposta in Commissione:
MOTTA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il Gruppo Ferrovie dello Stato dichiara di voler garantire la piena accessibilità
e mobilità a tutti i servizi ferroviari ed in tutte le stazioni affidate alle propria gestione;
Trenitalia assicura il servizio di assistenza ai disabili dalla partenza all'arrivo, per stazioni e treni prestabiliti, fissandone tempi e modalità;
solo i treni Eurostar Italia e determinati treni Intercity-Eurocity sono provvisti di carrozze con posti attrezzati per il trasporto di passeggeri su sedie a rotelle;
il 7 novembre 2007, a Parma, ad una dipendente di una cooperativa sociale e formatrice della Caritas che doveva recarsi a Bologna per una importante riunione di lavoro tale diritto è stato negato;
la signora aveva regolarmente prenotato da dieci giorni il servizio di assistenza sul treno Eurostar che parte alle 8,20 dalla stazione di Parma, insieme ad una accompagnatrice ed una collega di lavoro, ed aveva ricevuto tramite sms conferma della prenotazione da Trenitalia;
la mattina del 7 novembre 2007 recatasi alla biglietteria per segnalare la sua presenza, ha dovuto attendere invano per oltre un'ora senza che nessuno si sia preoccupato di attivare l'assistenza ed accompagnarla sul treno;
dopo che l'Eurostar prenotato è ripartito senza di lei, alcuni addetti della stazione di Parma le hanno consigliato di prendere il treno successivo;
la signora ha perso la possibilità di partecipare alla riunione di lavoro e come unica giustificazione di tale grave negligenza le è stato rimborsato il biglietto;
per queste ragioni, in data 8 novembre 2007, è stata presentata a Trenitalia richiesta di risarcimento;
già in passato, come riportato sulla stampa locale, la signora è stata vittima in altre stazioni ferroviarie di simili ingiustizie -:
se il Governo sia a conoscenza di tale situazione;
se il Governo, per quanto di sua competenza, intenda assumere nei confronti del Gruppo delle Ferrovie dello Stato tutte le iniziative utili a garantire alle persone disabili il diritto alla piena accessibilità e fruibilità dei servizi ferroviari italiani.
(5-01822)
OLIVIERI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la «pianta organica» dell'impianto di Trenitalia della Spezia prevede, per quanto attiene al personale viaggiante, un organico di sessanta unità;
attualmente gli organici di personale viaggiante in forza all'impianto della Spezia risultano essere di cinquantasette unità, con un sottodimensionamento dunque di tre unità;
l'azienda copre questo sottodimensionamento ricorrendo alle prestazioni di alcuni lavoratori in forza al personale viaggiante di impianti toscani;
secondo informazioni in possesso dell'interrogante, nei prossimi mesi, anche a causa di alcuni pensionamenti, è prevedibile un'ulteriore riduzione degli organici del personale viaggiante in forza all'impianto spezzino;
appare dunque realistico ritenere che, in breve tempo, l'organico del personale viaggiante in forza all'impianto della Spezia possa attestarsi attorno alle cinquanta/quarantotto unità, con un sottodimensionamento di dieci/dodici unità rispetto a quanto previsto dalla «pianta organica»;
non apparirebbe congruo, a giudizio dell'interrogante, che l'azienda possa affrontare l'ipotizzato significativo sottodimensionamento degli organici del personale viaggiante in forza all'impianto della Spezia ricorrendo all'ausilio di lavoratori in forza ad altri impianti toscani e/o liguri;
ove l'azienda intendesse perseguire questa soluzione, infatti, si produrrebbe un'indubbia lievitazione dei costi, derivanti dagli oneri del pernottamento dei lavoratori in forza ad altri impianti, e dalla limitazione dell'orario giornaliero degli interessati a sette ore di prestazione lavorativa essendo «fuori sede»; in palese contraddizione dunque con la linea, più volte espressa dalla stessa azienda, di riduzione dei costi;
tale soluzione costituirebbe inoltre, un ingiusto ridimensionamento della funzione dell'impianto spezzino -:
se il Governo intenda sensibilizzare l'azienda affinché venga assicurato il rispetto di quanto previsto dalla «pianta organica» in relazione al personale viaggiante in forza all'impianto della Spezia.
(5-01823)
Interrogazione a risposta scritta:
CAPEZZONE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il 22 novembre scorso, l'Anfia ha presentato a Verona, in occasione della fiera Bus&Bus Businnes (Salone Internazionale del trasporto in autobus), il «Libro bianco dell'autobus in Italia 2007», redatto in collaborazione con il centro studi sistemi di trasporto e con le associazioni di settore Asstra e Anav;
dalle cifre contenute nel citato rapporto emerge come l'Italia detenga il non invidiabile primato della flotta autobus più obsoleta, con ben il 32 per cento dei mezzi in servizio «euro 0», che raggiungono il 50 per cento del parco vetture nelle isole;
sempre dal libro bianco si evince che i mezzi «euro 4» raggiungono a mala pena il 25 per cento su base nazionale;
in Italia il parco veicoli «euro 0» è responsabile per il 67 per cento delle emissioni inquinanti nell'extraurbano, fino a sfiorare il 76 per cento nel traffico urbano. Contestualmente, le emissioni di CO2 prodotte da flotte vecchie si attestano sul 48 per cento in aree urbane e sul 45,3 per cento in zone extraurbane;
in base a studi un rinnovamento della flotta che eliminasse i mezzi Euro 0 ed Euro I, sostituendoli con egual numero di Euro IV, permetterebbe, a parità di percorrenza realizzata, una riduzione significativa delle emissioni di CO2 e di PM;
l'adeguamento del parco veicoli agli standard europei - adeguato per volumi, moderno ed efficiente, con anzianità media di 7 anni - comporterebbe, sempre secondo quanto riportato nel libro bianco, l'immissione sul mercato, entro il 2014, di circa 26.000 nuovi autobus, con un impegno economico di circa 800 milioni di euro;
tuttavia, la riduzione di spesa pubblica destinata al trasporto urbano è stata di circa il 40 per cento dal 2006 al 2008 ed ha comportato una contrazione complessiva di risorse di 120,6 milioni di euro;
il comma 1031 dell'articolo 1 della Finanziaria 2007 autorizzava la spesa di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, destinandola a contributi nella misura massima del 75 per cento, fra l'altro, per l'acquisto di autobus a minor impatto ambientale o ad alimentazione non convenzionale;
i commi 1032 e 1033 della citata finanziaria hanno impegnato il Ministero dei trasporti, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, ad approvare di riparto dei fondi tra le regioni e le province autonome -:
come il Ministero commenti i dati riportati dal «Libro bianco dell'autobus in Italia 2007»;
se sia in possesso di dati preliminari dell'attuazione delle disposizioni contenute nella finanziaria 2007 e nei provvedimenti successivamente emanati in materia di adeguamento del parco vetture;
quali ulteriori azioni il governo, d'intesa con regioni e province autonome, voglia adottare al fine di portare l'Italia ad adeguarsi agli standard europei.
(4-05772)