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Allegato B
Seduta n. 260 del 18/12/2007
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TRASPORTI
Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
secondo Trenitalia, come nella risposta del Ministero dei trasporti alla interrogazione
n. 5-01778 del primo firmatario del presente atto del 5 dicembre 2007 in Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni, l'offerta ferroviaria «ha assunto, progressivamente, una struttura basata su differenti tipologie di prodotti e servizi, con caratteristiche diverse in termini di percorrenza, comfort e servizi accessori. A tali caratteristiche corrispondono altrettanti livelli di prezzo, legati alle prestazioni qualitative offerte ed in coerenza con la domanda di mobilità espressa dal mercato»;
secondo sempre Trenitalia, il servizio Eurostar applicato alle tratte della cosiddetta fascia «bassa» quelle in altri termini - come ebbe a rilevare il medesimo interrogante - con partenza o destinazione città del sud, esige «un contenimento dei costi aziendali» -:
se, in questa politica di riorganizzazione e di economie adottata sui collegamenti da e per il sud, come dichiarato nella replica alla succitata interrogazione, oltre che l'abolizione del pur confortevole welkome drink, sia anche previsto, per un ulteriore risparmio, l'uso dei treni «fuori mercato» quali l'ETR 480 che nella notte tra sabato 15 e domenica 16 dicembre 2007 ha comportato un calvario di 19 ore per i passeggeri la cui unica colpa è stata quella di salire su un Eurostar in partenza da Lecce.
(2-00905) «Carra, Soro».
Interpellanza:
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che:
i trasporti marittimi sono vitali ed essenziali per le popolazioni che vivono nelle isole minori e che sopportano costantemente l'isolamento geografico del loro territorio;
il trasporto marittimo da e per l'Isola di La Maddalena rappresenta l'unico strumento per la continuità territoriale di passeggeri e merci, ed ha, quindi, un alto valore strategico, sociale ed economico, soprattutto dopo la svolta epocale, voluta e condivisa dall'intera popolazione, del definitivo allontanamento della base americana e della riduzione della presenza militare italiana;
il turismo, pertanto, diventa, in tutte le sue articolazioni, la scelta prioritaria del processo di sviluppo economico dell'intero arcipelago;
hanno usufruito, finora, del collegamento La Maddalena-Palau oltre un milione di passeggeri, dei quali ben 750 mila residenti e ben molto più alto sarebbe il numero dei viaggiatori, se fosse attiva una quantità adeguata di corse;
la Saremar, compagnia di navigazione, che appartiene al gruppo Tirrenia, garantisce, ormai, da moltissimi anni, i collegamenti tra l'isola di La Maddalena e Palau e viceversa, effettuando, in particolare, fino a poco tempo fa, ben 28 corse giornaliere, con l'impiego di quattro equipaggi, per complessive 60 unità lavorative, e di una riserva a terra, per turnazione, di altrettante unità;
a seguito dei tagli della sovvenzione, la Saremar ha ridotto le corse, portandole dalle attuali 28 a 21, con conseguente riduzione degli equipaggi;
ad aggravare la situazione vi è l'aumento delle tariffe, sia per il trasporto passeggeri, sia per il trasporto auto, di circa il 75 per cento, con conseguenze a dir poco preoccupanti, ed in netto contrasto con il principio della continuità territoriale -:
se, alla luce di quanto sopra, il Ministro interrogato non ritenga urgente e necessario intervenire, affinché il servizio di collegamento fra La Maddalena e Palau e viceversa sia non solo ripristinato nel numero delle 28 corse giornaliere, garantendo, in tal modo, il mantenimento degli originari livelli occupativi, ma ulteriormente potenziato, e sia rivisto il costo del collegamento, con la cancellazione degli ultimi aumenti.
(2-00904)«Satta».
Interrogazione a risposta immediata:
LEONE e STRADELLA. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
l'incredibile odissea che hanno vissuto i passeggeri dell'eurostar Lecce-Roma il 15 dicembre 2007 è assolutamente inammissibile per un Paese civile e tanto meno per un Paese come l'Italia che si fregia del titolo di settima potenza industriale del pianeta;
il fermo per oltre 8 ore in aperta campagna del convoglio, peraltro con l'impianto di riscaldamento guasto ed una temperatura esterna al di sotto dello zero, ha comportato disagi intollerabili per i passeggeri, che successivamente nella stazione di Capua sono stati trasbordati in un altro convoglio e sono arrivati alla stazione Termini dopo quasi 20 ore di viaggio complessive e con un ritardo di oltre 12 ore;
è inammissibile che il convoglio sia rimasto fermo per un tempo così lungo e che si sia aspettato tanto prima di provvedere alle esigenze dei passeggeri;
è stata, inoltre, assolutamente insufficiente l'assistenza e l'informazione fornita ai passeggeri da parte del personale viaggiante, il che ha accresciuto l'inquietudine e il disagio dei viaggiatori -:
quali siano state le cause che hanno determinato questo inescusabile disservizio e di chi siano le responsabilità e come si intenda evitare che si ripetano episodi come questi che sono assolutamente inammissibili.
(3-01512)
Interrogazione a risposta in Commissione:
ATTILI e BANDOLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
sabato 15 dicembre 2007 alle ore 12.17 è partito dalla stazione di Lecce il treno Eurostar diretto a Roma con arrivo previsto alle ore 18.22;
sul treno, viaggiavano circa 500 persone tra cui bambini ed anziani;
inspiegabilmente alle ore 17 il treno si è fermato, proprio nel punto di passaggio tra vecchia e nuova linea ferroviaria su un ponte in mezzo alla campagna, con una temperatura esterna di qualche grado sotto lo zero e impianto di riscaldamento fuori uso;
il capotreno spiegherà, solo dopo un'ora, che non era abilitato per passare dai 3.000 volt ai 25.000 volt a corrente alternata della TAV per cui bisognava aspettare una motrice che avrebbe trainato il treno fino alla vicina stazione di Capua e li ci sarebbe stato un altro Eurostar che avrebbe proseguito fino a Roma;
la protezione civile viene allertata solo alle ore 22 dai passeggeri, come pure le forze di polizia;
vari sono stati i tentativi di soccorso: è arrivata una prima motrice rompendo il gancio di traino; lo stesso è accaduto alla seconda motrice; finalmente alle ore 1.30, è giunto un terzo treno, i passeggeri sono stati fatti trasbordare; il treno ha percorso la linea TAV e nello stesso punto in cui si era fermato il precedente si è bloccato per lo stesso motivo;
tra i passeggeri costretti a rimanere nel treno, senza ricevere indicazioni da parte del personale di Trenitalia, senza alcuna assistenza, non sono mancate scene di panico e si sono verificati diversi malori;
alle ore 3 del mattino il treno è riuscito ad arrivare alla stazione di Capua, i passeggeri hanno ricevuto alcuni generi di conforto e sono stati rassicurati che sarebbe partito un terzo treno proveniente da Napoli che avrebbe portato tutti i malcapitati a destinazione;
finalmente alle 4.30 il treno è partito e i passeggeri, sono arrivati a Roma alle ore 7.00 del 16 dicembre, con oltre 12 ore di ritardo -:
quali strumenti intenda adottare per far sì che episodi del genere don debbano più verificarsi;
se non intenda istituire una Commissione di inchiesta ministeriale per verificare l'operato di Trenitalia in relazione agli incredibili ritardi dei soccorsi e alla scarsa assistenza fornita agli utenti.
(5-01867)