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Allegato B
Seduta n. 261 del 19/12/2007
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta in Commissione:
GHIZZONI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il 15 dicembre 2007, 450 passeggeri in viaggio da Lecce a Roma, a bordo dell'Eurostar 9354, sono state vittime di un'odissea durata quasi 20 ore;
l'Eurostar, partito in orario da Lecce, si è fermato alle 16,45 tra Capua e Pastorano in aperta campagna, senza più ripartire, con l'impianto di riscaldamento fuori uso nonostante le temperature esterne sotto zero;
i passeggeri, tra questi anziani e bambini, sono rimasti un'intera notte in una situazione di forte disagio dovuto al gelo, alla mancanza di cibo, all'impossibilità di usare i servizi igienici e senza alcuna comunicazione che li avvertisse dell'accaduto e della loro sorte;
dopo due interventi per trainare il locomotore, entrambi falliti (nel primo tentativo si è spezzato il gancio del convoglio, probabilmente a causa del fatto che i freni parevano innescati), solo all'una di notte è stato effettuato il trasbordo dei passeggeri su un nuovo treno che però, a causa di problemi tecnici, non è riuscito a proseguire speditamente verso Roma, ma si è fermato alla stazione di Capua, dove finalmente la Protezione civile ha distribuito qualche coperta, delle merendine e acqua minerale (nulla di caldo);
secondo la testimonianza di uno dei passeggeri coinvolti, così come riportata dagli organi di stampa, la Protezione civile pare essere stata informata dell'accaduto tardivamente e con scarse notizie, impedendo un intervento efficace e tempestivo: «dalla protezione civile dicono di essere stati allertati solo alle 22 e senza nessuna indicazione precisa su come dovessero intervenire e che Trenitalia gli avesse comunicato che il treno era in movimento, quando, invece, eravamo fermi da più di 5 ore»;
alle quattro e trenta i passeggeri salgono su un altro treno fatto arrivato da Napoli, in condizioni igieniche pessime, che finalmente arriva a Roma alle 7,15 del giorno successivo -:
secondo i dati a disposizione del Ministero, quali siano le dinamiche dei ripetuti guasti e degli interventi susseguenti posti in essere da Trenitalia, nonché le ragioni dei ritardi registrati nella soluzione dei problemi tecnici, ma anche nella diffusione delle informazioni e nell'organizzazione dell'assistenza ai passeggeri, i quali hanno sopportato disagi notevoli;
quali provvedimenti nell'ipotesi venissero confermate le circostanze evidenziate in premessa, intenda adottare nei confronti di Trenitalia, che non ha assicurato, come avrebbe dovuto, per il tramite di un tempestivo coinvolgimento della Protezione civile, la minima assistenza ai viaggiatori, ai quali non sono stati forniti addirittura i servizi essenziali.
(5-01877)
Interrogazioni a risposta scritta:
JANNONE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
secondo i dati di Cento Stazioni (società del Gruppo FS che gestisce le stazioni dei capoluoghi di provincia), la stazione di Bergamo vanta 10 milioni e 300 mila presenze all'anno, pari a 28 mila viaggiatori in media al giorno;
i pendolari in partenza da Bergamo per Milano sono 7-8 mila in media al giorno;
la domanda di trasporto ferroviario sulla linea è in continuo aumento in relazione alla congestione e pericolosità della autostrada A4 tra Brescia e Milano, e al traffico da e per l'aeroporto di Orio al Serio (5 milioni di presenze nel 2005). È facilmente prevedibile un ulteriore consistente incremento di passeggeri se il servizio offerto vedrà una riduzione significativa dei tempi di percorrenza (attualmente intorno ad un'ora) e una maggiore affidabilità (meno ritardi e soppressioni);
in uno dei periodici incontri (3 maggio 2005), presieduto dall'allora direttore regionale dottor Ewald Fischnaller, tra la Direzione Regionale di Trenitalia e il Comitato Pendolari Bergamaschi, il signor Alvaro Cantone di RFI aveva illustrato ai presenti il progetto di un cavalcavia per l'innesto sulla linea principale in direzione Milano (in gergo ferroviario «scavalco» o «salto di montone») allo scopo di evitare l'attraversamento «a raso» dei 4 binari della Milano-Venezia. Tale cavalcavia pareva costituire l'opera necessaria per il definitivo e naturale completamento del raddoppio della Bergamo-Treviglio con l'immissione nella MI-VE;
tale opera venne presentata nella sede citata senza alcun accenno a problemi di finanziamento;
tuttavia, il 5 luglio 2006 la Direzione Regionale di Trenitalia, nel corso di un'audizione presso la V Commissione Trasporti della Regione Lombardia, ha annunciato che non risultano fondi disponibili per la realizzazione del «salto di montone»;
i frequentatissimi treni diretti da Bergamo a Milano, se instradati sulla linea «tradizionale» senza usufruire del cosiddetto «salto del montone», potrebbero trovarsi in coda ai numerosi convogli che effettuano il servizio locale e suburbano tra Treviglio e Milano, con i conseguenti ritardi e rallentamenti;
quali misure il Ministro intenda intraprendere per risolvere, in via definitiva, l'atavico problema dell'efficienza del collegamento ferroviario tra Bergamo e Milano, con particolare riguardo alla citata questione del «salto del montone».
(4-05942)
JANNONE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
in data 7 dicembre 2007, l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, in un'intervista a «Radio Anch'io» ha dichiarato che in Italia si applicano «tariffe polacche», con la pretesa da parte dei consumatori che il servizio sia efficiente come in Francia o in Germania;
ha annunciato quindi che nel 2008 i rincari delle tariffe dei treni non si fermeranno anzi, aumenteranno in media del 15 per cento;
rispetto all'anno passato le tariffe dei treni sono aumentate e, secondo quanto annunciato, aumenteranno ancora, risulta però che cresceranno di pari passo con i tempi di percorrenza che, invece di diminuire aumentano rispetto allo scorso anno;
a titolo esplicativo, si prenda ad esempio la tratta Roma-Napoli, dove è in servizio l'Alta Velocità e si noti come nell'ultimo anno sia aumentato il tempo di percorrenza degli Eurostar (da 1:40 a 1:53);
come dimostra la tabella presa dal sito delle Ferrovie dello Stato Orario 2007-2008:
categoria treno AV, partenza 09.25 Roma-Te, arrivo 10.52 Napoli centrale, durata totale 01.27;
categoria treno ES, partenza 09.45 Roma-Te, arrivo 11.38 Napoli-Mergellina durata totale 01.53;
mentre un anno fa, l'orario 2006-2007 prevedeva:
AV partenza 09.25 Roma-TE, arrivo 10.15 NA-C.LE durata totale 01.10;
ES partenza 09.45 Roma-TE, arrivo 11:25 NA-MERG durata totale 01.40;
tariffe: standard AV sono: Prima Classe 43 euro; Seconda classe 33 euro, standard ES sono: Prima Classe 36 euro (nel 2006 erano di 32,54 euro); seconda classe 25 euro (nel 2006 erano di 22,27 euro) -:
quali azioni il Ministro intenda intraprendere per assicurare ai cittadini, costretti a pagare un prezzo dei biglietti sempre più alto, un servizio efficiente e continuativo, in linea con la qualità del servizio offerto.
(4-05943)
JANNONE. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
in data 15 dicembre 2007, 450 passeggeri di un Eurostar, in viaggio da Lecce a Roma, sono rimasti bloccati per tutta la notte, al gelo, in provincia di Caserta, a causa di un'avaria;
il treno era partito da Lecce alle 12.17 e doveva arrivare a Roma intorno alle 18.30. Alle 17.15, tra Capua e Pastorano (Caserta), è rimasto bloccato in aperta campagna;
a complicare ulteriormente la situazione, il sistema di riscaldamento non funzionante mentre la temperatura esterna scendeva sotto lo zero;
tra le cause, secondo la Polfer e alcuni testimoni, un probabile guasto tecnico e il ghiaccio sui binari in un tratto particolarmente impervio che il treno ad alta velocità, già in panne, non è riuscito a oltrepassare;
dopo 7 ore, c'è stato il primo tentativo, vano, di trascinare il treno verso la più vicina stazione con un'altra locomotiva;
un ennesimo convoglio è stato fatto in seguito avvicinare all'Eurostar per consentire il trasbordo dei viaggiatori sul posto;
portato alla stazione di Capua, dove i soccorritori hanno potuto fornire i primi generi di conforto e coperte, il nuovo convoglio ha tentato invano di riprendere il cammino;
dopo un ennesimo trasbordo, i passeggeri hanno finalmente potuto lasciare Capua alle 4.30 del mattino con un treno interregionale, giungendo alla stazione Termini alle 7.30, dopo aver impiegato quasi 20 ore per percorrere circa 500 chilometri;
per quasi 12 ore i passeggeri, tra i quali erano presenti bambini molto piccoli e anziani, non hanno ricevuto nessun tipo di assistenza nonostante si trovassero al freddo, al buio, senza acqua e senza cibo -:
quali iniziative intenda assumere per verificare le responsabilità dell'accaduto e quali misure siano allo studio per evitare il ripetersi di tali gravi disservizi.
(4-05946)
GENTILI. - Al Ministro dei trasporti, al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che:
la legge quadro 447/95, prevedeva, all'articolo 3, comma 1, lettera f), che il Ministro dei lavori pubblici, di concerto con il Ministro dell'ambiente ed il Ministro dei trasporti, indicasse i «criteri per la progettazione, l'esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture dei trasporti, ai fini della tutela dall'inquinamento acustico»;
tali decreti erano stati ritenuti necessari dal legislatore, per fornire un supporto tecnico ai progettisti ed agli operatori del settore edile;
gli operatori e gli acquirenti di immobili, stante che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 1997 è attuato in modo disomogeneo nel territorio nazionale, potrebbero essere disorientati dall'incompletezza della normativa -:
se il Ministero dell'ambiente abbia inviato a codesti ministeri una bozza di lavoro per procedere alla redazione di tali decreti;
quali siano le ragioni che impediscono la pubblicazione dei detti decreti;
se risulti che l'Assemblea del consiglio superiore dei Lavori pubblici abbia mai espresso parere contrario a ipotesi di decreto;
se risulti al Ministro che sia in corso di elaborazione una nuova bozza, senza però sostituirla e procedere nell'elaborazione.
se il Ministro ritenga ora adeguata la sede dell'Assemblea per l'elaborazione dei decreti mancanti;
se il Ministro non ritenga adeguato proporre un decreto che valuti e riassuma le norme tecniche UNI-EN, venendo periodicamente adeguato, seguendo i miglioramenti tecnici e scientifici della ricerca nel settore.
(4-05950)
VICO, BELLANOVA, CARBONELLA, GRASSI, BORDO, SERVODIO e TOMASELLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
il principio dell'universalità della mobilità nazionale ha purtroppo segnato sabato 15 dicembre scorso una pagina nera della sua storia. Il treno Eurostar Lecce-Roma, partito dal capoluogo pugliese alle 12,17 sarebbe dovuto giungere nella capitale dopo circa sei ore (alle 18,20);
il treno partito in perfetto orario dalla stazione di Lecce, intorno alle cinque e un quarto del pomeriggio, tra le stazioni di Caserta e Capua, si è fermato bruscamente su un viadotto;
il blocco, malgrado i tentativi messi in atto dalle Ferrovie dello Stato, attraverso
il traino di un locomotore fatto arrivare sul posto dopo circa due ore, è proseguito fino a tarda notte;
l'odissea del treno Eurostar Lecce-Roma è terminata soltanto alle sette e mezza del giorno dopo;
le dieci carrozze dell'Eurostar Lecce-Roma trasportavano 450 persone e tra loro molti bambini e persone anziane che a causa del disservizio hanno dovuto patire la fame e il freddo a bordo di un treno che in aperta campagna è rimasto sprovvisto di rifornimenti per le derrate alimentari, senza riscaldamento e senza servizi igienici adeguati all'emergenza. Una condizione che impone una seria riflessione sul grado di qualità ed efficienza di una rete nazionale di trasporti che si reputi moderna. Il convoglio, infatti, lasciato in aperta campagna non è stato raggiunto né da un servizio accessorio o sostitutivo di Trenitalia, né dal servizio di Protezione civile allertato esclusivamente dopo molte ore dall'avvenuto guasto;
il Codacons ha già annunciato una class action contro Trenitalia invitando i passeggeri a rivolgersi alla Magistratura per chiedere il risarcimento danni -:
se il Ministro intenda assumere tutte le informazioni necessarie per capire quale disguido tecnico o logistico sia intervenuto sulla tratta Lecce-Roma o a bordo del locomotore interessato, facendosi inoltre promotore di una verifica sull'inefficienza, registrata sull'Eurostar in viaggio lo scorso 15 dicembre, del servizio di riscaldamento e di approvvigionamento delle derrate alimentari, al fine di individuare eventuali responsabilità o inadempienze.
(4-05962)