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Allegato B
Seduta n. 261 del 19/12/2007
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BENI E ATTIVITÀ CULTURALI
Interrogazioni a risposta scritta:
GIOACCHINO ALFANO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il Ministero per i beni e le attività culturali è interessato da un processo di riordino secondo quanto previsto dal decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248;
a seguito di tale processo di riordino lo schema di decreto del Presidente della Repubblica attualmente all'esame della Corte dei conti all'articolo 15 prevede, a seguito di accorpamento, tra gli Istituti dotati di autonomia speciale, la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei;
l'accorpamento comporterà una diminuzione del ruolo e dell'azione della Soprintendenza Archeologica con un impoverimento di tutta l'area di Pompei nonché dei siti facenti parte della Soprintendenza Archeologica;
il comma 5 del medesimo articolo stabilisce che con decreti ministeriali gli istituti indicati come centrali e/o autonomi possono essere riordinati o soppressi e si possono costituire nuovi organismi dotati delle medesime forme di autonomia, nel rispetto dell'invarianza della spesa;
l'articolo 17 riferito alle Direzioni regionali stabilisce che i compiti degli uffici dirigenziali non generali, quali le Soprintendenze, gli Archivi, le Biblioteche sono definiti con decreto ministeriale di natura non regolamentare, adottato nel termine di sessanta giorni dall'emanazione del regolamento nell'ambito dei numeri indicati per ciascuna regione;
notizie di agenzie di stampa quali l'Ansa ma anche quotidiani come La Repubblica, l'Unità, l'Indipendente hanno pubblicato articoli in merito ad una imminente rivoluzione delle Strutture periferiche del Ministero quali Soprintendenze, Archivi e Biblioteche;
con tale rivoluzione annunciata si prevede la costituzione di nuove soprintendenze mediante lo sdoppiamento delle Soprintendenze per i beni architettonici, per il paesaggio e per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico in Soprintendenze per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e Soprintendenze per i beni architettonici e paesaggistici;
alla costituzione mediante sdoppiamento di nuove soprintendenze si aggiungono anche Soprintendenze di nuova istituzione come nel caso di Grosseto, Milano e Benevento;
nel caso di Benevento si tratterebbe di una Soprintendenza per i beni archeologici per le province di Benevento, Caserta e Avellino;
se il principio di riferimento nella riorganizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali è quello dell'invarianza della spesa non si comprende come nel momento in cui viene soppressa la Soprintendenza di Pompei contestualmente si istituiscono altre Soprintendenze e tra queste anche una per i Beni Archeologici -:
se non ritenga assolutamente contraddittoria e senza motivazione la soppressione della Soprintendenza di Pompei, istituita nel 1981 e confermata con legge n. 352/97, dotata di autonomia scientifica, organizzativa, amministrativa e finanziaria, mediante l'accorpamento con la Soprintendenza di settore di Napoli con la costituzione di altre Soprintendenze;
se l'accorpamento tra la Soprintendenza archeologica di Napoli e la Soprintendenza Archeologica di Pompei invece di rientrare in un piano logico-funzionale di rilancio delle due strutture dipenda solo dalla necessità di eliminare il contenzioso registratosi ai vertici della soprintendenza;
se tale accorpamento sia stato valutato ai fini delle conseguenze organizzative e funzionali affinché non vi siano ripercussioni negative nello svolgimento delle attività di tutela dell'area archeologica di Pompei nonché dei siti di Ercolano, Oplontis, Boscoreale, Stabia e di tutto il territorio ricadente nella giurisdizione della ex Soprintendenza di Pompei;
se con l'entrata in vigore della riorganizzazione del Ministero, la figura del City Manager sia destinata a rimanere o se invece venga soppressa anch'essa con la non conferma dell'attuale incarico.
(4-05940)
NESPOLI e CASTIELLO. - Al Ministro per i beni e le attività culturali, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
negli articoli riportati dalla stampa: Il Roma (venerdì 9 novembre); Napolipiù del 9 novembre 2007, i lavoratori della ALES hanno indirizzato al prefetto di Napoli, dottor Pansa, una denuncia su come venivano impegnati nello svolgimento della propria attività;
il Ministero per i beni e le attività culturali, con propria nota del 21 marzo ha inteso riaffermare che, il personale addetto alla vigilanza debba possedere il titolo di «agente di pubblica sicurezza» e pertanto nell'espletamento del proprio servizio, il personale addetto alla vigilanza dei beni custoditi obbligatoriamente debba possedere tale titolo;
il personale ALES impegnato nei siti dei beni culturali viene impegnato proprio nei servizi di vigilanza - con regolare servizio e cambio delle consegne - come avviene con il personale di ruolo;
proprio il personale ALES spa impegnato nei siti dei beni culturali come addetti alla vigilanza viene sottopagato rispetto al personale di ruolo;
al personale ALES impegnato nei siti dei beni culturali come addetti alla vigilanza viene applicato il contratto collettivo nazionale dei lavoratori del commercio;
la società ALES arte lavoro e servizi S.p.A. è una società mista, costituita nel 1998 per volontà e iniziativa del Ministero per i beni e le attività culturali, unitamente a Italia Lavoro S.p.A., con il duplice obiettivo della realizzazione di un inedito multi service, destinato al settore arte e della cultura, e della creazione di opportunità occupazionali, fra l'altro, per i lavoratori già impegnati nei lavori socialmente utili presso lo stesso Ministero;
la Società ALES S.p.A. è una società a capitale pubblico costituita dal 70 per cento Italia lavoro e 30 per cento dal MiBAC, quindi a totale carico e costo da parte dello Stato;
annualmente la società ALES costa allo Stato circa 14 milioni di euro e gli stipendi pagati ai lavoratori sono di circa 10 milioni euro l'anno;
la Società ALES S.p.A. ha alle sue dipendenze solamente circa 400 lavoratori tra il Lazio e la Campania;
tra i vari contratti tra la Società Ales S.p.A. e il MiBAC e per esso la soprintendenza archeologica di Pompei ha stipulato un contratto nell'anno 2000;
la società ALES ha un numero secondo gli interroganti sproporzionato di sedi tra Roma e Napoli con dei costi sicuramente alti e ingiustificati, il tutto a carico dello Stato;
tra il personale ALES impegnato nei progetti in Campania, risulterebbe un numero sproporzionato di dipendenti con incarichi dirigenziali e che agli stessi verrebbero distribuiti emolumenti e premi elevati;
il personale attualmente impegnato dalla società ALES vive da anni la precarietà del posto di lavoro in quanto i contratti vengono annualmente rinnovati senza che il personale abbia la certezza e la tranquillità di un futuro e che l'assunzione a tempo indeterminato costerebbe allo Stato molto di meno di quanto oggi viene stanziato alla società ALES;
i costi di gestione della società ALES sono secondo gli interroganti spese ingiustificate per lo Stato e si renderebbe utile mettere in liquidazione tale società con l'assunzione del personale alle dirette dipendenze dello Stato;
la VII Commissione cultura della Camera nella seduta del 7 marzo 2007 ha dichiarato che la stabilizzazione del personale ALES risulti essere una priorità e che lo stesso, sicuramente gestito direttamente dal MiBAC ha un costo minore di quanto oggi viene assegnato all'ALES;
nell'ordine del giorno del 5 giugno 2007 il Consiglio regionale della Campania si è impegnato ad individuare strategie e risorse al fine di stabilizzare il personale ALES della Campania e/o al riconoscimento giuridico ed economico ad essi dovuto -:
se si convenga di accertare attraverso, l'esame della contabilità della società ALES, la veridicità di quanto indicato in premessa;
se si convenga di accertare le motivazioni in forza delle quali il personale assegnato a svolgere compiti di vigilanza, non viene retribuito al pari del personale di ruolo che svolge analoghe mansioni e del mancato riconoscimento della qualifica di Agente di pubblica sicurezza obbligatoria per svolgere le mansioni di sorvegliante in tale delicato comparto;
se si convenga di accertare anche attraverso l'utilizzo di tecnici specializzati, se il costo della gestione di detto personale, in forma diretta, risulta essere inferiore a quanto costa la gestione complessiva della Società ALES S.p.A, in modo da determinare una consistente economia di spesa tale da utilizzare le risorse disponibili in altri settori del Ministero.
(4-05951)
SPOSETTI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il parco Naturalistico Archeologico di Vulci rappresenta oggi una delle più importanti aree di interesse storico culturali presenti nel paese;
l'accordo stipulato nel 1999 tra il Ministero dei beni culturali e i Comuni di Montalto di Castro e Canino, in cui ricadono le aree archeologiche interessate, ha reso possibile l'affidamento della gestione delle attività di valorizzazione del patrimonio archeologico e monumentale alla società Mastarna Spa;
lo straordinario impegno del Comune di Montalto di Castro, socio di maggioranza della Società Mastarna, dimostratosi essenziale nel corso degli anni, è stato pubblicamente riconosciuto dal Ministro Francesco Rutelli e dal Sottosegretario Elena Montecchi nel corso delle loro recenti visite;
in conseguenza del mancato rinnovo della Convenzione il Parco corre il serio rischio di veder compromessi gli investimenti e i risultati raggiunti, ipotesi quest'ultima che sta suscitando grandi preoccupazioni per le sorti di questo importante sito;
nel corso degli ultimi anni si sono delineate nuove strategie operative e nuovi obiettivi finalizzati al raggiungimento di risultati in grado di garantire le migliori condizioni di fruibilità e la sopravvivenza stessa del parco. Tra questi occorre segnalare la realizzazione di un Museo tematico dedicato ai dipinti della Tomba François, il recupero e la valorizzazione delle Necropoli Orientali, la creazione di ulteriori percorsi destinati ai disabili ed agli anziani anche con il supporto di percorsi Navetta, il potenziamento del sito web, la dotazione delle strutture predisposte all'Accoglienza, della tecnologia informatica necessaria al visitatore per un ottimale fruizione del parco -:
se non ritenga necessario ed urgente aprire un tavolo di confronto con i comuni e le istituzioni interessate al fine di far fronte in tempi adeguati alle necessità organizzative e operative legate alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio archeologico e naturalistico del Parco di Vulci.
(4-05954)
MIGLIORI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
dal retro dei giardini di Boboli in Firenze sta per essere aperto un nuovo varco d'ingresso alle Scuderie Reali sede della Sovrintendenza e dell'Accademia d'arte italiana;
le suddette opere comportano l'abbattimento di un antico e pregevole muretto di delimitazione alle scuderie reali;
tale complesso storico ed artistico verrebbe «mutilato» da un nuovo cancello automatico che ne altererebbe il tradizionale aspetto monumentale;
i cittadini fiorentini direttamente interessati a tali lavori si sono costituiti in «Comitato del Bobolino» opportunamente denunciando anche i pericoli per la qualità della vita derivanti da un assoggettamento totale al traffico veicolare di una pregiata zona storica di Firenze -:
se non si reputi opportuno ed urgente invitare la locale Sovrintendenza a rinunciare a tale progetto pernicioso all'equilibrio storico ambientale di un quartiere fiorentino.
(4-05960)